Galatina riscopre le origini: “Galatina dall’Antichità al Medioevo”

di Davide Tommasi

Un viaggio nel tempo tra epigrafi, documenti rari e nuove scoperte storiche, grazie al contributo di studiosi, istituzioni e artisti locali

Il 28 maggio 2025, il cortile del chiostro dei Domenicani di Galatina si è trasformato in un vero e proprio salotto della cultura per la presentazione del libro Galatina dall’Antichità al Medioevo, e oltre (Mario Congedo Editore, 2025), firmato dagli studiosi Pietro Giannini e Biagio Virgilio. Un evento che ha visto un pubblico numeroso, uniti dalla curiosità di riscoprire le radici storiche della città.

L’incontro, promosso dal Club per l’Unesco della Grecìa Salentina con il patrocinio del Comune di Galatina, si è aperto con il saluto del dott. Salvatore Coluccia, past president del Club, che ha ricordato il valore della cultura come strumento di dialogo e di pace, soprattutto in tempi di divisioni e conflitti.

Il sindaco di Galatina, dott. Fabio Vergine, ha espresso con entusiasmo quanto sia importante valorizzare la bellezza e la storia della città: “Galatina è bella, ma va scoperta e compresa fino in fondo”, ha sottolineato.

A dare un tocco di ironia e leggerezza è stato l’editore Mario Congedo, che ha raccontato la nascita quasi casuale del progetto, grazie all’incontro con Giuseppe Serra e con lo stesso sindaco: “Secondo voi, potevo mai dire di no a un libro su Galatina? È sempre un onore parlare di questa città!”.

Il prof. Rosario Coluccia, dell’Accademia della Crusca, ha moderato con garbo e competenza, evidenziando come il volume sia frutto di una rigorosa ricerca su epigrafi, manoscritti e documenti d’archivio, offrendo al lettore un nuovo sguardo sull’identità storica galatinese.

Uno dei momenti più attesi è stato l’intervento della prof.ssa Maria Harvey, dell’University of Virginia, che ha raccontato con passione la storia della basilica di Santa Caterina d’Alessandria, autentico simbolo della città. Il prof. Giancarlo Vallone, dell’Università del Salento, ha poi approfondito le vicende del Casale di San Pietro e delle antiche popolazioni che hanno plasmato l’anima galatinese, mostrando come la chiesa abbia contribuito a costruire l’identità della comunità.

Gli autori Biagio Virgilio e Pietro Giannini hanno condiviso i risultati della loro ricerca: Virgilio ha raccontato il significato delle epigrafi custodite nella basilica di Santa Caterina, mentre Giannini ha offerto una nuova lettura di un’immagine significativa della navata centrale, arricchendo il racconto con interpretazioni inedite.

Durante l’evento, a impreziosire ulteriormente il clima culturale, sono stati letti versi, poesie e racconti dedicati a Galatina dal poeta Marco Graziuso, che ha saputo regalare emozioni e riflessioni sul legame profondo con la propria terra.

Il volume, con le sue oltre 300 pagine di testi e immagini, offre un viaggio nel tempo attraverso cinque iscrizioni (tre in greco e due in latino) provenienti da luoghi simbolici come il Museo Cavoti, la basilica di Santa Caterina e case private. Un patrimonio che smentisce l’ipotesi di una fondazione greca e racconta invece un passato di influenze messapiche e latine.

Un capitolo è dedicato al Casale di San Pietro, documentato in un atto del 1188 e trasformato in centro urbano grazie al principe Raimondo Del Balzo nel 1355 e ai privilegi concessi nel 1375 e ampliati da Nicola Orsini. Il libro riproduce due rari documenti originali del 1375 e del 1449 custoditi al Museo Cavoti.

Non manca un affondo sulla vivacità culturale del XIII e XIV secolo, con lo scriptorium greco testimoniato dal Parisino greco 2089 e il contributo del filosofo rinascimentale Marcantonio Zimara. Un intero capitolo è dedicato alla basilica di Santa Caterina, edificata nel 1385 con l’autorizzazione di papa Urbano VI, simbolo della progressiva latinizzazione religiosa della Terra d’Otranto.

A chiudere il volume, tre iscrizioni più recenti, databili tra il XVI e il XVII secolo, che confermano la continuità della cultura epigrafica e il riuso di spazi sacri.

Questa importante pubblicazione è stata possibile grazie al sostegno del Comune di Galatina e del Club per l’Unesco della Grecìa Salentina, da sempre impegnati nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale locale.

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