Galatina, il Premio Isabella 2025 è un inno all’inclusione

L’impegno delle Giubbe Verdi Salento trasforma il Teatro Cavallino Bianco

di Davide Tommasi

Galatina, 12 settembre 2025 – Una serata di quelle che non si dimenticano. Il Teatro Cavallino Bianco ha ospitato ieri la IV edizione del Premio Isabella – Le Incredibili Eccellenze, un evento che ha dato voce e luce a storie di vita straordinarie, ma che soprattutto ha messo al centro la forza dell’organizzazione, la passione dietro le quinte, la visione che rende possibile tutto questo: quella dell’Associazione Giubbe Verdi Salento, guidata dal presidente Gianluca Calò.

Non è un semplice premio, quello celebrato ieri. È una dichiarazione pubblica di fiducia nell’umano, una celebrazione della diversità come risorsa. Ma è anche e soprattutto il risultato di un lavoro silenzioso e costante, portato avanti da un gruppo di persone che crede, ogni giorno, nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.

Gianluca Calò e le Giubbe Verdi: cuore operativo dell’evento

Se l’atmosfera è stata magica, è merito di chi ha saputo immaginarla e renderla concreta. Le Giubbe Verdi Salento, attive da anni nel territorio con progetti sociali, educativi e inclusivi, hanno saputo costruire un evento che va ben oltre la celebrazione. Gianluca Calò, presidente e motore dell’iniziativa, ha ricordato come il Premio Isabella sia nato non per celebrare la disabilità, ma per dare spazio alla possibilità, al talento e alla dignità di chi ha trasformato ostacoli in orizzonti.

“Questo premio è per chi ci insegna ogni giorno che non esiste disabilità più grande dell’indifferenza”, ha detto Calò, emozionato, aprendo la serata.

Sei storie di chi ha saputo cambiare la prospettiva

I sei premiati hanno raccontato con la loro presenza molto più di quanto le parole riescano a esprimere. Ecco chi sono:

  • Christian Ciccarese – Recordman mondiale di apnea in movimento, ha mostrato come la forza mentale possa spingersi dove il corpo sembra non poter arrivare.

  • Nadia Lauricella – Influencer e tiktoker amatissima, ha dimostrato che la bellezza è uno stato dell’anima, che si riflette in chi ha imparato ad accettarsi profondamente.

  • Simone Andrani – Plurilaureato e oggi giornalista, esempio concreto che la cultura non conosce limiti quando è sostenuta dalla passione.

  • Sabrina Papa – Prima pilota non vedente d’Italia, un traguardo che sembrava impossibile e che invece ora vola alto.

  • Bianca Perrone – Cantante, pianista e Alfiere della Repubblica: la sua musica è emozione pura, capace di superare ogni barriera.

  • Giuseppe Primicerio – Nella categoria genitori, è stato premiato per il progetto sociale “Le orecchiette che vorrei”, che fonde tradizione, inclusione e lavoro.

Non solo premiati: storie che insegnano

Durante la serata, ogni premiato ha portato sul palco un messaggio, un ricordo, una speranza. Ma soprattutto, ha offerto al pubblico un nuovo punto di vista: quello di chi sceglie ogni giorno di non arrendersi, di reinventarsi, di contribuire al cambiamento.

Gli applausi più forti sono arrivati nei momenti di silenzio, quelli in cui gli sguardi parlavano più delle parole. E poi i sorrisi, i gesti, gli abbracci: ogni emozione era reale, condivisa.

Un evento costruito con amore e competenza

A condurre la serata con naturalezza e calore, Maria Antonietta Vacca, volto conosciuto e apprezzato per la sua empatia e professionalità.
Accanto a lei, l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, madrina dell’evento e figlia della compianta Isabella – a cui il premio è dedicato – ha portato la sua testimonianza toccante e piena di memoria.

L’atmosfera del Teatro Cavallino Bianco era densa di significato, resa possibile dal lavoro instancabile di decine di volontari, coordinati con rigore e passione dalle Giubbe Verdi.

Un team che ha saputo curare ogni dettaglio: dall’accoglienza alla logistica, dalla regia agli allestimenti, dimostrando che inclusione significa anche organizzazione, competenza e visione.

Premio Genitoriale: lo sguardo al 2026

Annunciato con grande emozione anche il Premio Speciale 2026, che sarà dedicato ai genitori. Un riconoscimento dovuto a chi, ogni giorno, accompagna con amore e forza il cammino dei propri figli, sostenendoli anche nelle sfide più complesse.

Galatina, capitale dell’inclusione

Il sindaco Fabio Vergine, presente in sala, ha voluto sottolineare il valore di eventi come questo per l’intera comunità galatinese: “Non celebriamo la diversità, celebriamo il talento. La nostra città oggi è più ricca, più consapevole, più unita.”

Un ringraziamento doveroso è andato anche a Francesca, Francesco e a tutti i volontari, i tecnici, gli operatori culturali e sociali che hanno reso possibile questa serata, con professionalità e, soprattutto, con cuore.

Un modello da seguire

Il Premio Isabella, ormai alla sua quarta edizione, si conferma come una delle iniziative più significative nel panorama nazionale dedicato all’inclusione e alla valorizzazione delle eccellenze “diverse”.

Ma a renderlo davvero speciale è l’anima di chi lo organizza. Le Giubbe Verdi Salento non si limitano a premiare: costruiscono relazioni, generano valore, aprono strade.
Lo fanno con passione, concretezza e una visione che guarda lontano, sotto la guida determinata e sensibile di Gianluca Calò.

In un tempo in cui l’inclusione è spesso solo una parola di moda, qui è diventata realtà. E ieri sera, a Galatina, quella realtà si è fatta festa, testimonianza, e speranza.


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