Appuntamento dal Fisioterapista
di Davide Tommasi – Con il contributo del dott. Stefano Tommasi
Bentornati all’appuntamento del mercoledì con Appuntamento dal Fisioterapista, lo spazio settimanale in cui parliamo di movimento, prevenzione e salute muscolo-scheletrica con un linguaggio semplice ma rigoroso.
Questa settimana affrontiamo un tema che riguarda milioni di persone e che, con l’avanzare dell’età, diventa sempre più frequente: l’artrosi di ginocchio. Una condizione comune, spesso sottovalutata nei primi stadi, che può però essere gestita con successo quando si conoscono i meccanismi che la provocano e gli strumenti davvero utili per prevenirla e trattarla.
Nell’articolo di oggi scopriremo insieme perché questa patologia è così diffusa, quali sono i fattori di rischio più importanti e, soprattutto, quale ruolo fondamentale ha la fisioterapia nel restituire mobilità, ridurre il dolore e migliorare la qualità di vita.
Artrosi di ginocchio: capire, prevenire e trattare una delle patologie più diffuse
L’artrosi di ginocchio è una delle condizioni muscolo-scheletriche più comuni, soprattutto dopo i 50 anni. È una patologia degenerativa che colpisce la cartilagine articolare, quel tessuto liscio e resistente che permette alle ossa di scorrere l’una sull’altra senza attrito. Quando questa “copertura” si assottiglia e perde elasticità, i movimenti diventano meno fluidi, compaiono dolore e rigidità e, con il tempo, anche limitazioni nella vita quotidiana.
A livello internazionale si stima che il 20–25% degli adulti sopra i 60 anni presenti sintomi riconducibili all’artrosi di ginocchio. È una condizione più frequente nelle donne dopo la menopausa, probabilmente per una combinazione di fattori ormonali e biomeccanici. Da ricordare che segni radiografici possono comparire anche molto prima dei sintomi: l’artrosi può rimanere silente per anni.
Perché compare? I principali fattori di rischio
Sovrappeso e obesità
Lavori pesanti o attività ripetitive
Traumi o infortuni pregressi
Alterazioni dell’asse (varo/valgo)
Stile di vita sedentario
Familiarità genetica
L’artrosi non è quindi una semplice conseguenza dell’età, ma il risultato di diversi fattori che, combinandosi, favoriscono l’usura articolare.
Si può prevenire? Sì, più di quanto si pensi
La prevenzione si fonda su quattro pilastri:
mantenere un peso corporeo adeguato,
svolgere attività fisica regolare,
curare la mobilità,
evitare lunghi periodi di immobilità.
Costanza e gradualità rimangono gli elementi più importanti.
Trattamenti disponibili: dai farmaci alla chirurgia
Farmaci e infiltrazioni
Utile nelle fasi acute, sempre sotto supervisione medica.
Chirurgia
Da valutare solo quando dolore e limitazioni diventano importanti e persistenti, nonostante un percorso conservativo adeguato.
Il cuore del trattamento conservativo: la fisioterapia
La fisioterapia è considerata una delle strategie più efficaci per gestire l’artrosi di ginocchio.
I suoi obiettivi: ridurre dolore, migliorare funzione, rallentare la progressione della malattia.
1. Esercizio terapeutico
Il rinforzo di quadricipiti, glutei e muscoli stabilizzatori è la base di tutto.
2. Mobilità articolare
Stretching e tecniche manuali riducono rigidità e migliorano la fluidità del movimento.
3. Attività aerobica a basso impatto
Cyclette, ellittica e camminate veloci aiutano anche nel controllo del peso.
4. Educazione del paziente
Fondamentale per prevenire recidive e migliorare l’autogestione dei sintomi.
Un percorso davvero personalizzato
Ogni persona vive l’artrosi in modo diverso: c’è chi necessita soprattutto di rinforzo, chi deve lavorare sulla mobilità, chi deve imparare a gestire il dolore e chi deve riorganizzare le attività quotidiane.
Un fisioterapista può costruire un programma su misura, regolare progressivamente l’intensità degli esercizi e monitorare i risultati nel tempo.
L’artrosi di ginocchio non è una condanna.
È una condizione che si può comprendere, prevenire e gestire in modo efficace, soprattutto attraverso un intervento fisioterapico mirato.
La combinazione di esercizio terapeutico, terapia manuale ed educazione permette alla maggior parte delle persone di migliorare dolore, mobilità e qualità della vita.