Voli di Versi

di Antonio Bruno

C’è qualcosa di miracoloso nei giardini: non solo fiori, piante, profumi, ma anche parole che sbocciano come petali. Sabato 30 agosto, al Giardino del Vescovo di Copertino, sotto lo sguardo della Madonna della Grottella, non germoglieranno soltanto rosai e gelsomini. Ci sarà un raccolto di versi, di voci, di storie.

Il Premio “Voli di Versi”, introdotto dal professor Carlo Alberto Augieri e condotto da Maria Antonietta Vacca e Ivan Raganato, non è la solita passerella di riconoscimenti: è un invito a ricordare che la cultura non è un lusso da salotto, ma un atto civile. Le personalità premiate non vengono scelte per le medaglie appuntate sul petto, ma per avere acceso fiammiferi di comunità: chi con il lavoro, chi con la cultura, chi con il senso civico.

In un’epoca in cui la parola dialogo sembra essere diventata un optional, il Salento prova a restituirle dignità. Lo fa con la poesia, che da sempre vola sopra i muri e li dissolve. E così, in una sera d’estate, fra muretti a secco e vento di mare, Copertino ricorderà che i versi non sono un passatempo, ma un modo di stare insieme.

Perché i premi passano, i trofei impolverano, ma resta ciò che ci fa più umani: la capacità di riconoscerci nell’altro. Volando, ognuno con le proprie ali, dentro lo stesso cielo.


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