Successo travolgente per la 2ª edizione di “Tutti insieme su un campo di calcio”
Una giornata memorabile tra sport, musica, solidarietà e comunità: il Salento risponde con il cuore
Una giornata da incorniciare, in cui sport, emozioni e solidarietà si sono fusi in un'unica, grande festa di comunità. È questo il bilancio della seconda edizione della manifestazione “Tutti insieme su un campo di calcio”, che ha trasformato il Messapia Sport Village a Botrugno in un palcoscenico di valori autentici e di emozioni condivise, grazie alla passione, alla visione e all’impegno instancabile di Massimo Palma e Silvio Allegro, ideatori e veri motori dell’iniziativa.
Fin dalle prime ore della mattina, l’atmosfera respirata tra i campi di gioco è stata quella delle grandi occasioni: spalti gremiti, entusiasmo tangibile, sorrisi sinceri e tanta voglia di stare insieme. In campo, a contendersi la vittoria del torneo, le vecchie glorie dell’US Lecce, che hanno scritto pagine indimenticabili della storia calcistica salentina, si sono confrontate con rappresentative del calcio dilettantistico locale e nazionale, dando vita a un torneo ricco di emozioni, fair play e soprattutto di rispetto reciproco.
Tra i presenti anche volti noti del mondo dello spettacolo e dello sport, come Giovanni Conversano, apprezzato personaggio televisivo, e Lorenzo Stovini, storico difensore giallorosso, che con la loro presenza hanno testimoniato quanto il connubio tra sport e solidarietà sia sempre più capace di unire mondi apparentemente lontani.
Ma "Tutti insieme su un campo di calcio" non è mai stato solo un evento sportivo: è, prima di tutto, un’occasione di incontro, di riflessione e di impegno civile. È la dimostrazione concreta che quando la comunità si stringe attorno a una causa nobile, nulla è impossibile. Lo dimostra il fatto che l’intero ricavato della manifestazione è stato devoluto alla “Bimbulanza”, il prezioso servizio di ambulanza pediatrica che ogni giorno si mette in viaggio per portare speranza, cura e sollievo a tanti bambini che lottano contro malattie difficili e complesse, spesso lontani da casa e dai propri affetti.
Musica, cultura e riconoscimenti nel cuore di Piazza Indipendenza
Il pomeriggio ha visto poi trasferirsi l’evento nel cuore della città, in una Piazza Indipendenza trasformata in un teatro a cielo aperto, dove si è svolto un concerto dal forte impatto emotivo e artistico. Sul palco si sono alternati artisti del calibro di Beniamino Capoccia, il cantautore romano Franco Califano, il maestro Giampiero Perrone, apprezzato musicista salentino sassofonista di grande talento, accompagnato da Angelo Conte al basso , regalando al pubblico esibizioni cariche di emozione, intensità e orgoglio territoriale.
Premiazioni, istituzioni e gratitudine: un momento di riconoscimento collettivo
A rendere ancora più significativa la serata è stata la cerimonia di premiazione, guidata con eleganza, sensibilità e professionalità da Manuela Sparapano, volto amatissimo del programma “In Famiglia” in onda su Telerama. Il suo tocco garbato ha accompagnato la consegna dei riconoscimenti a coloro che, con dedizione e passione, hanno contribuito in modo determinante alla riuscita della manifestazione.
Tra i premiati, una delegazione dell’US Lecce guidata dai giovani Kaba e Koussie, che ha colpito tutti con la sua sincerità e il suo attaccamento ai colori giallorossi:
“Mi trovo bene a Lecce, una città che mi ha accolto come una famiglia. Do sempre il massimo, perché ogni partita è una nuova occasione per onorare questa maglia e raggiungere traguardi importanti con il gruppo”.
A nome dell’amministrazione comunale è intervenuto il consigliere Massimo Santese, che ha voluto esprimere pubblicamente la profonda gratitudine dell’istituzione cittadina verso gli organizzatori, sottolineando come eventi di questo tipo rappresentino un esempio virtuoso di come lo sport, la cultura e la solidarietà possano e debbano camminare insieme, diventando guida per le nuove generazioni.
Presenti anche Salvatore De Lorenzis e il dott. Antonio Raone, il cui intervento ha rafforzato il messaggio di coesione e responsabilità collettiva, ricordando che solo uniti si possono affrontare con successo le sfide più importanti del nostro tempo.
A rendere ancora più suggestivo il momento della premiazione, le splendide luminarie artigianali realizzate a mano dalla prestigiosa Print Service di Calimera, eccellenza salentina del settore, che ha saputo coniugare tradizione, arte e innovazione in un allestimento che ha incantato i presenti.
Enzo Petrachi: un finale in giallorosso tra emozione e memoria
A chiudere la manifestazione, l’esibizione attesissima di Enzo Petrachi, figlio dell’indimenticato Bruno Petrachi, vero simbolo della musica popolare salentina. Con grande carisma e intensità, Petrachi ha saputo unire passato e presente in un'esibizione coinvolgente, eseguendo brani che hanno segnato la storia della musica locale e proponendo nuovi inediti, tra cui il sentito “Te ogghiu bene”, che ha scatenato l’entusiasmo della folla e colorato la piazza di giallorosso passione.
Il valore del ricordo, l’importanza della memoria condivisa
Non è mancato un momento dedicato al ricordo di chi ha lasciato un segno indelebile nella comunità, come Enzo Mortari, Fabio Serra e altri amici scomparsi prematuramente. Un pensiero sentito, accompagnato da parole silenziose e occhi lucidi, che ha riaffermato come lo sport possa essere anche strumento di memoria, di crescita, di elaborazione del dolore e di rinascita collettiva.
Le parole di Silvio Allegro e Massimo Palma: un messaggio dal cuore alla comunità
Nel momento più intenso e toccante della giornata, Silvio Allegro, visibilmente emozionato, ha preso il microfono per condividere con tutti i presenti un messaggio carico di verità, di gratitudine e di amore per la propria terra:
“Quando io e Massimo abbiamo dato vita a questo progetto, non immaginavamo quanto profondo potesse diventare il legame con la comunità. Non si tratta semplicemente di organizzare una partita o un evento, ma di mettere insieme le persone, unire i cuori, dare senso a ogni gesto e a ogni parola. Vedere bambini sorridere, genitori che si abbracciano, anziani che applaudono: questo è il vero miracolo, la vera vittoria.”
“Ogni sacrificio, ogni notte trascorsa a programmare ogni dettaglio ha senso solo se riesce a regalare speranza, ad alleggerire il peso di chi soffre, a far sentire meno solo chi combatte ogni giorno battaglie invisibili. Questo evento è un inno alla vita, alla comunità, alla capacità di tendere la mano. Vi chiedo di portare questo spirito con voi, ogni giorno, ovunque andiate. Perché è solo amando, accogliendo e donando che possiamo rendere grande il nostro Salento”
Il suo discorso si è concluso tra lacrime di commozione, abbracci spontanei e un lungo applauso collettivo, che ha suggellato il senso profondo dell’intera giornata: la forza dell’insieme, il coraggio della solidarietà, il valore incalcolabile dell’umanità.
“Tutti insieme su un campo di calcio” ha confermato ancora una volta di essere molto più di una manifestazione sportiva. È un ponte tra generazioni, un laboratorio di civiltà, un abbraccio collettivo che unisce persone, storie, vissuti e sogni. E finché ci sarà chi crede nel potere dell’unione, del bene e del fare insieme, il Salento continuerà a brillare non solo per la sua bellezza, ma soprattutto per il suo cuore.