SALENTO IN FIAMME

SERVIZIO ANTINCENDIO SENZA MEZZI AEREI

Il Salento è nuovamente teatro di un’emergenza incendi che sta mettendo a dura prova l’intera comunità locale. Le devastanti fiamme che hanno interessato una vasta area tra Torre Chianca e Torre Rinalda, marine di Lecce, hanno distrutto ettari di territorio, minacciato abitazioni, spiagge e strutture ricettive, costringendo all’evacuazione di almeno trecento persone. Una situazione drammatica che rischia di ripetersi ogni anno, aggravata dalla mancanza di un servizio antincendio adeguato e, soprattutto, dall’assenza di mezzi aerei sul territorio.

A denunciare questa grave criticità è Paolo Pagliaro, consigliere regionale della Puglia, che non ha esitato a definire questa condizione come un «incubo affrontato a mani nude». Pagliaro sottolinea come, mentre vigili del fuoco e volontari combattevano senza tregua contro le fiamme, per ben tre ore si è dovuto aspettare l’arrivo di due Canadair provenienti da Lamezia Terme, un ritardo che ha permesso alle fiamme di espandersi in modo incontrollato e di devastare anche il prezioso Parco naturale del Rauccio. Quest’area protetta, che si estende per 1600 ettari lungo la costa adriatica a nord di Lecce, rappresenta una delle meraviglie naturalistiche della regione e dovrebbe essere rigorosamente tutelata.

Pagliaro evidenzia come un intervento tempestivo avrebbe potuto circoscrivere e domare l’incendio prima che si trasformasse in un disastro ambientale e sociale. «Se l’intervento fosse stato tempestivo – spiega – il rogo si sarebbe potuto limitare, riducendo enormemente i danni. Invece, come accade ogni anno, ci troviamo a dover denunciare il lassismo della Regione nella gestione dell’emergenza incendi».

La situazione di grave carenza risale ormai al 2023, da quando la ditta fornitrice dei velivoli antincendio ha lasciato l’incarico, aprendo un contenzioso ancora irrisolto con la Regione Puglia. Questo ha lasciato la regione senza mezzi aerei propri per la lotta agli incendi. Solo il 24 aprile scorso la sezione Protezione Civile della Regione ha pubblicato un nuovo bando di gara, in ritardo rispetto alla stagione estiva, concedendo soltanto un mese per la presentazione delle offerte. Nonostante lo stanziamento di 10 milioni di euro per il triennio 2025-2028 destinato a dotare la Puglia di una flotta autonoma di velivoli antincendio, le prime due gare sono andate deserte e la situazione è rimasta bloccata.

«Come sempre – denuncia Pagliaro – si naviga a vista, senza una pianificazione adeguata e senza la volontà di mettere in sicurezza davvero il territorio». Il consigliere ha presentato un’interrogazione urgente a luglio scorso per chiedere chiarimenti e sollecitare l’azione della Regione, ma la sua richiesta è rimasta senza risposta.

Nel frattempo, la Puglia è costretta a dipendere dal centro operativo aereo della Protezione civile nazionale, che dispone di soli 30 mezzi distribuiti in 21 postazioni sul territorio italiano e che devono garantire il servizio a tutte le regioni. Questa situazione limita fortemente la tempestività e l’efficacia degli interventi, soprattutto in una regione come la Puglia, con vaste aree a rischio incendi.

Un altro elemento critico riguarda l’assenza di una base aerea antincendio nel Salento, nonostante la presenza di aeroporti strategici come quelli di Galatina e Lecce-Lepore, che potrebbero garantire interventi rapidi ed efficaci. «È assurdo – sottolinea Pagliaro – che non si sia ancora provveduto a utilizzare queste infrastrutture, lasciando il territorio scoperto e i cittadini esposti a rischi evitabili».

Oltre alla carenza dei mezzi aerei, il consigliere denuncia anche la cronica mancanza di uomini e mezzi terrestri adeguati per affrontare il rischio incendi. Nel giugno del 2022 Pagliaro presentò una mozione in Consiglio regionale per impegnare la Giunta ad assegnare ai vigili del fuoco e alle associazioni antincendio i fuoristrada e i mezzi speciali già acquistati dalla Protezione Civile regionale, ma rimasti inutilizzati, parcheggiati nei garage della Provincia di Lecce e in altre autorimesse della regione.

«Questi mezzi – spiega – potrebbero fare la differenza negli interventi sul territorio, ma continuano a raccogliere polvere mentre il Salento brucia». Una denuncia forte che mette in luce l’inefficienza nella gestione delle risorse pubbliche e la scarsa attenzione verso un problema che ogni estate assume dimensioni drammatiche.

L’appello di Paolo Pagliaro è chiaro e urgente: servono interventi concreti e immediati, una programmazione seria e una gestione trasparente delle risorse per garantire la sicurezza del territorio e la protezione dei cittadini. «Non possiamo più permetterci di affrontare l’emergenza incendi come se fosse un evento normale e inevitabile – conclude – dobbiamo agire con responsabilità e determinazione per tutelare l’ambiente, la vita e il futuro del Salento».

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