Rompere il silenzio: uniti contro il bullismo e l’omobullismo
di Davide Tommasi
Un grido collettivo per dire basta alla violenza, all’indifferenza e alla discriminazione.
“Stop al Bullismo”: a Calimera il Primo Memorial in ricordo di Federico Creti “Stop al Bullismo”: a Calimera il Primo Memorial in ricordo di Federico Creti
CALIMERA – 22 dicembre 2024. Una piazza gremita, un silenzio carico di emozione e un messaggio forte: “Stop al Bullismo”. Così si è svolto il Primo Memorial “Federico Creti”, organizzato dall’associazione La Voce di Federico in Piazza del Sole, a sei mesi dalla prematura scomparsa del giovane calimerese, avvenuta il 13 giugno.
Un evento intenso e partecipato, in cui si sono intrecciati testimonianze, musica, arte e parole per ricordare Federico e lanciare un appello chiaro contro ogni forma di violenza, isolamento e sopraffazione.
Un palco per il ricordo e la denuncia
A inaugurare la serata, un monologo scritto dal prof. Bruno Paolo Nicorlardi, che ha saputo toccare le corde più profonde del pubblico. Sul palco, guidati dalla conduzione sensibile della presentatrice Luna Fiore, si sono susseguiti familiari, amici, artisti e rappresentanti istituzionali.
Il Sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, ha ricordato Federico come un ragazzo pieno di vita, simbolo di una gioventù che non deve mai essere lasciata sola. Un messaggio rafforzato dall’intervento del dott. Brizio Maggiore, vicepresidente dell’associazione, che ha ribadito l’impegno nel creare spazi di ascolto e supporto:
“La solitudine è una minaccia silenziosa, ma possiamo combatterla con la rete giusta e persone competenti.”
L’abbraccio di una madre, la voce di una comunità
Con grande dignità e commozione, è salita sul palco Anna Colella, madre di Federico, che ha voluto ringraziare quanti hanno reso possibile la serata – sponsor, istituzioni, associazioni e cittadini:
“Il dolore può diventare forza. Ma solo se riusciamo davvero ad arrivare al cuore di ognuno. Perché il cambiamento non nasce dalle parole, ma dall’ascolto e dalla consapevolezza. Solo così possiamo sperare che quanto accaduto a Federico non capiti mai più a nessun altro.”
La musica che racconta
Tra i momenti più toccanti, le esibizioni musicali e artistiche curate da Tony Frassanito, vocal coach e mentore di giovani talenti salentini:
Mattia Mazzotta, cugino di Federico, ha interpretato il brano “Il Mare”, scritto da lui stesso.
Bianca Perrone, Alfiere della Repubblica, ha emozionato il pubblico con “True Colors”.
Azzurra Galasso, 12 anni, da Francavilla Fontana, ha cantato “Ho amato tutto” di Tosca.
Antonio Corrado ha firmato una coreografia intensa, trasformando il dolore in gesto danzato.
Ainda Palma Marullo ha regalato un momento di profonda intimità, cantando la ninna nanna che la madre di Federico gli dedicava da piccolo.
Testimonianze e riflessioni
Apprezzato l’intervento dell’avv. Nunzia Ciarfera, che ha presentato un video-testimonianza di un giovane vittima di bullismo, documentato con l’associazione.
A seguire, il sociologo Angelo Donno ha dialogato con Matteo Renna, Francesco De Carlo e Alessandro Aprile, amici di Federico, su temi delicati come l’alienazione digitale e la dipendenza da gioco.
Cristian Carpino ha condiviso con coraggio la propria esperienza di discriminazione per orientamento sessuale, invitando a riflettere sull’omobullismo e sul diritto di amare liberamente.
A chiudere, il rapper Francesco De Carlo (Deca) ha eseguito “Due Mondi”, brano dedicato a Federico, accompagnato da una coreografia del giovane Jacopo Tommasi
Gesti simbolici e impegno futuro
Nel corso della serata, si è svolto un sorteggio solidale di opere d’arte donate da amici dell’associazione per finanziare le attività future. In contemporanea, è stato avviato il tesseramento a La Voce di Federico, accolto con entusiasmo.
A tutti gli intervenuti è stata donata la classica “stella-lampione” di Calimera, simbolo di luce, memoria e identità, per tenere accesa la speranza contro il buio dell’indifferenza.
Il momento finale ha visto il lancio in cielo di palloncini bianchi, con le parole di Luna Fiore a chiudere:
“Ciao Federico. Questi palloncini sono per te. Proteggi chi ti ama, veglia su tutti noi. Non ti dimenticheremo mai.”
Un Memorial che diventa missione
L’associazione La Voce di Federico ha annunciato che il Memorial diventerà un appuntamento annuale, volto a tenere viva la memoria di Federico e trasformare il dolore in azioni concrete contro il bullismo, l’omobullismo e ogni forma di esclusione.
Un seme di cambiamento è stato piantato. Perché nessun ragazzo debba sentirsi più solo. Mai più.