Regionali, Brizio Maggiore (Lega): “Decaro–Emiliano, una guerra tra poteri.
Di Davide Tommasi
Il centrodestra reagisca con forze giovani
Calimera (LE), 22 agosto 2025 — In un’estate politica pugliese già infuocata dalle prime indiscrezioni sulle candidature per le prossime elezioni regionali, le parole di Antonio Decaro — che questa mattina ha ufficialmente aperto all’ipotesi di una sua discesa in campo per la Presidenza della Regione Puglia — hanno scatenato reazioni immediate nel mondo politico locale. Tra le voci più critiche, spicca quella di Brizio Maggiore, Consigliere provinciale e Assessore comunale di Calimera, esponente della Lega, che con una dichiarazione netta e articolata attacca il sistema di potere che, a suo avviso, domina da anni la scena pugliese.
“Non provo alcuno stupore nel leggere quanto dichiarato da Antonio Decaro”, afferma Maggiore. “Tutto rientra in un disegno ben noto e consolidato, figlio di un ventennio di gestione politica targata centrosinistra, prima con Vendola e poi con Emiliano. Si tratta di un sistema che ha prodotto una rete fitta di relazioni, scambi e consolidamenti interni, che oggi viene difeso con ogni mezzo, anche a costo di mascherare le spaccature interne come slanci di rinnovamento.”
Parole dure, che puntano il dito non solo contro Decaro, ma contro un’intera classe dirigente regionale. “Oggi Decaro si presenta come l’uomo del cambiamento, in rottura con il presidente Emiliano. Ma è bene ricordare che è stato proprio lui uno degli ingranaggi fondamentali di questo sistema, fin dal suo esordio come sindaco di Bari. Ora tenta di costruire un nuovo potere, personale, in contrapposizione a quello da cui proviene. È evidente che siamo davanti a una guerra interna tra cerchi magici, tra gruppi di potere in lotta per mantenere il controllo, non certo a una reale apertura democratica.”
Maggiore dipinge quindi un quadro preoccupante del panorama politico regionale, dove le logiche interne e le faide personali rischiano di mettere in secondo piano i reali bisogni dei cittadini: “In questo contesto degradante, i pugliesi vengono ridotti a comparse. Le loro istanze, i loro problemi, le sfide che il nostro territorio affronta quotidianamente – dalla sanità all’agricoltura, dal lavoro alla mobilità – vengono completamente oscurate da giochi di palazzo autoreferenziali.”
A fronte di questo scenario, l’assessore leghista lancia un appello diretto al centrodestra pugliese: “Non possiamo limitarci a guardare. Abbiamo il dovere morale e politico di costruire un’alternativa vera, che rompa con il passato. Serve una proposta concreta, capace di coinvolgere il territorio e di restituire centralità ai cittadini. Dobbiamo puntare su chi conosce i problemi delle comunità e li affronta ogni giorno, come i tanti amministratori locali e sindaci che con passione e spirito di servizio lavorano sul campo.”
Una linea che guarda al rinnovamento non solo programmatico, ma anche generazionale. “Occorre mettere in campo forze giovani, volenterose e competenti, che abbiano il coraggio di immaginare una Puglia diversa. Non si tratta solo di un’opzione politica, ma di un dovere verso i cittadini pugliesi. Non possiamo continuare a riproporre gli stessi volti, le stesse logiche, gli stessi meccanismi che hanno portato alla stagnazione e alla sfiducia diffusa.”
Maggiore conclude con una riflessione sul futuro della regione: “Abbiamo una straordinaria occasione davanti a noi: quella di restituire alla Puglia una guida limpida, trasparente, libera da vincoli e da compromessi interni. Ma questo richiede coraggio, coerenza e la capacità di ascoltare davvero le persone. Non è il momento dei compromessi, è il momento delle scelte nette.”
Con le elezioni regionali sempre più vicine, lo scontro tra i poli si fa via via più marcato. Se da un lato il centrosinistra deve fare i conti con divisioni interne e sfide di successione, dall’altro il centrodestra è chiamato a costruire una proposta solida, credibile, capace di intercettare il desiderio diffuso di cambiamento. In questo contesto, le parole di Brizio Maggiore rappresentano un segnale chiaro: la battaglia è appena iniziata.