Puglia 2030, a Lizzanello il dibattito su lavoro e povertà
di Davide Tommasi
Ripensare l’occupazione alla luce del pensiero di Federico Caffè
Lizzanello, 5 maggio 2025 – Nell’ambito della Conferenza Programmatica “Puglia 2030”, si è svolto presso Lizzanello il Tavolo Tematico 2 – Lavoro e Povertà, con un focus sul tema:
“Politiche per l’occupazione e vincolo di bilancio nell’Unione Monetaria Europea – rileggere Federico Caffè”.
L’iniziativa è stata promossa dal Circolo PD di Lizzanello e Merine, con l’obiettivo di stimolare una riflessione collettiva sulle politiche occupazionali e sulle criticità del sistema economico, prendendo spunto dalle idee del celebre economista Federico Caffè (1914–1987), uno dei principali interpreti della visione keynesiana e critico del neoliberismo.
Le analisi accademiche
Protagonisti del dibattito sono stati i Professori Guglielmo Forges Davanzati e Maurizio G. Giuranno dell’Università del Salento, che hanno illustrato le fondamenta del pensiero economico di Caffè, rifacendosi ai suoi maestri Keynes e Beveridge, e concentrandosi sui principi dell’economia del benessere.
Ampio spazio è stato dato alle problematiche legate alle diseguaglianze, ai dazi commerciali e agli effetti dei vincoli europei di bilancio. Particolare attenzione è stata riservata alla perdita di potere d’acquisto di salari e stipendi a causa dell’inflazione degli ultimi anni, in un contesto economico nazionale segnato da un tessuto produttivo debole, costituito in gran parte da micro e piccole imprese incapaci di innovare e formare adeguatamente la forza lavoro.
Il rischio dell’impoverimento del Sud
I relatori hanno evidenziato il rischio di ulteriore impoverimento del Mezzogiorno, colpito da disoccupazione, lavoro precario e sottopagato, difficoltà di accesso al credito e spopolamento dei centri urbani. Tutti elementi che compromettono il futuro dei giovani e la sostenibilità dei servizi pubblici locali, erosi dalla riduzione del gettito fiscale.
Il contributo della CGIL e il richiamo alla pianificazione territoriale
Alla discussione ha partecipato anche Tommaso Moscara, Segretario Generale CGIL Lecce, che ha contribuito con un approfondimento sui temi oggetto del Referendum dell’8-9 giugno, evidenziando il legame tra diritto al lavoro e politiche strutturali.
Da più parti è emersa la proposta di orientare l’azione politica verso una nuova pianificazione territoriale, mediante l’aggiornamento dei Piani Urbanistici Comunali o, meglio, la predisposizione di Piani Intercomunali, per favorire la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, l’ampliamento dell’offerta abitativa e la rigenerazione urbana.
Verso una nuova legge regionale sul territorio
Questi spunti si inseriscono nei percorsi partecipativi avviati dalla Regione Puglia per la stesura della nuova Legge di Governo del Territorio, destinata a sostituire la L.R. n. 20/2001, e per l’aggiornamento del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) del 2015.
In conclusione, il dibattito ha rappresentato un importante momento di confronto tra politica, accademia, sindacato e cittadinanza, per immaginare una Puglia più giusta, solidale e capace di contrastare l’impoverimento strutturale che rischia di compromettere il futuro del lavoro e della coesione sociale nel territorio