Protesta dei commercianti per l’ampliamento strisce blu

Da via Leuca a via Merine, da Piazza dei Partigiani a via De Pace, dal rione Salesiani a viale Taranto, vetrine tappezzate di centinaia di messaggi.

Da via Leuca a via Merine, da Piazza dei Partigiani a via De Pace, dal rione Salesiani a viale Taranto, vetrine tappezzate di centinaia di messaggi. No, non è affatto un’iniziativa natalizia nè un annuncio di saldi anticipati, ma una protesta dilagante in vista del Consiglio comunale che dovrebbe esaminare il piano della mobilità sostenibile con l’aumento di nuovi stalli a pagamento nelle zone, per l’appunto, di via Leuca, via Merine, via De Pace, piazza dei partigiani e limitrofe, rione Salesiani e via Taranto. Gli stessi commercianti che avevano aderito alla petizione contro l’estensione dei parcheggi a pagamento organizzata dal comitato “Stop alle strisce blu!” nella scorsa estate, ora sono tornati all’attacco con una più forte iniziativa tappezzando le proprie vetrine con cartelli in cui si esprime il più fermo dissenso contro ogni ulteriore tassa o esborso che graverà sui cittadini e sugli esercenti e che rischia di dare un altro duro colpo alle attività commerciali. I messaggi presenti sulle locandine di protesta sono svariati: “Stop ai parcheggi a pagamento”; “Questo esercizio non vuole le strisce blu!”; “Strisce blu no grazie!”; “Sindaco mantieni gli impegni elettorali. No ai parcheggi a pagamento”, quest’ultimo con l’implicito riferimento alle dichiarazioni del sindaco Adriana Poli Bortone che in sede di campagna elettorale aveva promesso di reperire ulteriori 4-5mila parcheggi nuovi di zecca e non certamente di trasformare i posteggi con le strisce bianche in blu.

Unitamente alla protesta i commercianti hanno anche intensificato l’apposita raccolta di firme che in questi ultimi giorni prosegue alacramente tant’è che centinaia di leccesi si sono recati presso gli esercizi commerciali della propria zona per firmare nella speranza che l’amministrazione comunale ripensi il provvedimento.  In seguito alla prima fase della petizione, infatti, il Comitato Cittadino “Stop alle strisce blu!” nel luglio scorso, unitamente alle osservazioni al PUMS nel quale espresso la più netta contrarietà ad ulteriori stalli a pagamento, fece giungere al sindaco e all’assessore al traffico, tramite protocollo comunale, oltre 1500 firme di residenti e lavoratori leccesi che convinsero l’amministrazione a compiere una parziale marcia indietro escludendo dalle aree tariffarie le zone di San Pio e una parte del quartiere Leuca.

Ma ora le zone al di fuori dalla circonvallazione (per l’appunto, Piazza Partigiani, Salesiani, via Leuca, via Merine e dintorni) fanno sentire la propria voce con questa colorita e ben visibile protesta. “É un provvedimento inaccettabile per tutti i cittadini e i lavoratori che oggi si ritrovano a vivere in un momento difficile. – spiega il portavoce del comitato “Stop alle strisce blu!” Giovanni Manzo – A ciò c’è da aggiungere un aspetto che a qualcuno sfugge, ossia che la strada è uno spazio pubblico, un bene comune costruito e mantenuto con i soldi delle nostre tasse che dovrebbe appartenere alla comunità e non certamente a qualche società privata o partecipata che lo utilizzerebbe per fare cassa. Infine, colgo l’occasione per esprimere la mia amarezza e la mia delusione nel constatare che il sindaco non ha inteso mantenere gli impegni presi in campagna elettorale relativi alla creazione di 5000 nuovi posti auto gratuiti ma ha invece deciso di eliminare altrettante strisce bianche per trasformarle in posti a pagamento. Infine, avevamo chiesto più volte di incontrare l’amministrazione comunale con una delegazione di commercianti, ma non abbiamo mai avuto risposta. Ora, sulla scorta della chiara ed inequivocabile volontà espressa dai commercianti, ci auguriamo di poterci confrontare per un dialogo costruttivo".

A proposito di viabilità, un’altra situazione di disagio viene segnalata dai residenti di via Balduini, ai margini della circonvallazione interna, che a seguito dei recenti interventi urbanistici, è ulteriormente peggiorata. I residenti, spesso persone anziane o con disabilità, pur muniti di permesso, lamentano l’impossibilità di parcheggiare nelle vicinanze delle proprie abitazioni. E ciò perché sono stati ridotti drasticamente gli spazi destinati alla sosta, privilegiando aree verdi e piste ciclabili. La situazione è aggravata dalla rimozione dei cestini pubblici, con conseguente incuria delle nuove aiuole; frequenti danneggiamenti alle autovetture in sosta, colpite da auto in transito, a causa delle strade eccessivamente strette e soprattutto insufficienza dei posti disponibili rispetto all’elevata densità abitativa della zona, composta da numerose unità condominiali e case popolari, ciascuna con almeno due autovetture per nucleo familiare. Nonostante il permesso “gratuito” per i residenti, la mancanza di spazi regolamentati costringe molti cittadini a parcheggiare lontano dalle proprie abitazioni o in aree non segnalate, con il rischio di sanzioni. I residenti chiedono che l’amministrazione Comunale istituisca nuovi parcheggi regolamentati per i residenti e di valutare la riconversione di spazi pedonali non essenziali e piazzole inutilizzate in aree di sosta; regolamentare inoltre la strada chiusa adiacente al cortile condominiale, già utilizzata dai residenti senza intralcio alla circolazione.

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Città di Cavallino