di Davide Tommasi

Una giornata che trasforma l’emozione in responsabilità e la comunità in futuro.

Lecce ha vissuto una delle sue giornate più dense di significato civico e umano. Il 5 dicembre 2024, il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi si è trasformato nel luogo simbolo di un territorio che guarda al futuro con occhi coraggiosi e consapevoli.
La Giornata Internazionale del Volontariato, organizzata dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS, è stata resa possibile grazie alla collaborazione fondamentale di Tria Corda ODV, Legacoop, Coop Alleanza 3.0 ed EnergAS, che hanno creduto nella forza di un evento costruito per e con i giovani.

L’appuntamento si inserisce nel più ampio percorso verso SITO – Salone dell’Innovazione, della Tecnologia e dell’Orientamento (4–7 dicembre 2025), un grande contenitore formativo che sta già trasformando Lecce in un punto di riferimento per innovazione, creatività e orientamento professionale.

SITO: uno spazio in cui la tecnologia incontra i sogni dei giovani

SITO non è una semplice fiera o un salone espositivo: è un ecosistema.
Un luogo in cui centinaia di giovani possono confrontarsi con aziende, formatori, professionisti, istituzioni e progettisti del futuro.
Qui la tecnologia non è un fine, ma uno strumento: un ponte che collega competenze, aspirazioni e nuove economie.

Investire in SITO significa investire nelle persone.
Significa credere nella capacità dei giovani di immaginare nuove strade, e nella possibilità concreta che il Salento diventi un polo di innovazione sociale, culturale e tecnologica.
Un obiettivo condiviso da Legacoop, Tria Corda, Fondazione di Comunità del Salento ed EnergAS, che hanno scelto di sostenere un progetto lontano dalla retorica e vicino alla realtà.

GenV – Generazione Volontariato: le storie che accendono il cambiamento

Dentro questo contesto così dinamico, GenV – Generazione Volontariato è diventato il cuore pulsante della giornata.
Una sala gremita, decine di associazioni, centinaia di ragazzi.
Non un evento formale, ma una vera esperienza di comunità, in cui emozioni, testimonianze e riflessioni hanno raccontato il volto vivo del volontariato.

GenV ha rappresentato un passaggio generazionale simbolico: come i tedofori che tramandavano il fuoco sacro, oggi l’impegno sociale passa nelle mani delle nuove generazioni, pronte a farsene carico con coraggio e creatività.

Le testimonianze che hanno toccato la sala: Nandu Popu e Mirko Cazzato

La voce poetica della comunità – Nandu Popu

Nandu Popu, frontman dei Sud Sound System, ha regalato uno dei momenti più intensi della mattinata:
«Il volontariato è come un ritmo che tiene viva una comunità. È un battito. Se smettiamo di ascoltarci, se smettiamo di aiutarci, la nostra terra perde la sua armonia. E allora non siamo più comunità, ma solo persone che vivono accanto senza toccarsi. Tornare a fare volontariato significa tornare a sentirci parte della stessa musica».

Parole che hanno evocato un senso di appartenenza profonda.

Il richiamo all’azione – Mirko Cazzato (Mabasta)

Con tono deciso e diretto, Mirko Cazzato ha ricordato la responsabilità delle nuove generazioni:
«I giovani sono già protagonisti. Devono solo accorgersene. Fare volontariato è il primo passo per scoprire che si può cambiare qualcosa, anche con un gesto piccolo. Ogni volta che scegliamo il bene, cambiamo il clima attorno a noi. E quello cambia tutto».

Un messaggio che ha toccato nel vivo tanti ragazzi presenti.

Il messaggio delle istituzioni: l’intervento dell’Assessora Margiotta

La Città di Lecce ha partecipato all’iniziativa con la presenza dell’Assessora alle Politiche Giovanili, Maria Gabriella Margiotta, che ha offerto un contributo prezioso e attuale.
Con tono concreto, si è rivolta direttamente ai giovani:

«Il cyberbullismo oggi è un’emergenza sociale. Colpisce, ferisce, distrugge relazioni e fiducia. E troppo spesso i ragazzi ne sono vittime o autori inconsapevoli. Dobbiamo parlarne, educare, fermare questa spirale. Il volontariato insegna che l’altro è parte di noi: dobbiamo portare questo principio anche online. Perché un territorio forte nasce da relazioni sane».

Un messaggio accolto con maturità e partecipazione.

I premi: chi costruisce valore nel territorio

Ambiente e Cultura – Eleusi APS

Eleusi APS rappresenta una delle realtà culturali emergenti più interessanti del panorama salentino, capace di coniugare con rara delicatezza la tutela del paesaggio con la produzione artistica di alto livello. Il riconoscimento assegnato alla giovane associazione premia non soltanto un progetto, ma una visione: quella di un territorio che trova nella bellezza un motore di crescita sociale.

Il loro Festival Cameristico del Capo di Leuca, ormai appuntamento riconosciuto a livello regionale, è un vero laboratorio di cultura diffusa. Eleusi unisce musica colta, valorizzazione dei luoghi storici, tutela ambientale e coinvolgimento delle comunità locali, trasformando gli spazi in palcoscenici naturali e invitando il pubblico a guardare il territorio con occhi nuovi.

Ma ciò che colpisce è il modo in cui Eleusi APS lavora con i giovani: laboratori, prove aperte, incontri con musicisti professionisti, percorsi formativi dedicati alle nuove generazioni.
È un’associazione che educa al bello e alla responsabilità, che dimostra come l’arte possa diventare cura, presidio, attenzione.
Premiarla significa riconoscere la cultura come strumento fondamentale per custodire l’identità di un territorio e per promuovere una partecipazione civica sensibile, consapevole e inclusiva.

Diritti Civili – YouthMed • Youth Mediterranean Network

YouthMed è più di un’associazione: è un ponte che unisce sponde, esperienze e culture diverse del Mediterraneo. Il premio assegnato alla rete euro-mediterranea riconosce anni di lavoro silenzioso, determinato e coraggioso, nel segno dell’inclusione e del rispetto della dignità umana.

La loro missione è chiara e complessa: promuovere i diritti civili, il dialogo interculturale e la cooperazione internazionale attraverso il protagonismo dei giovani.
Lo fanno costruendo percorsi di formazione, scambi, laboratori di cittadinanza attiva, missioni internazionali e progetti che coinvolgono ragazze e ragazzi provenienti da Paesi spesso segnati da fragilità politiche, conflitti o disuguaglianze.

YouthMed opera come una vera scuola di cosmopolitismo: educa a guardare il mondo senza confini, a comprendere le differenze come risorsa, a promuovere la pace attraverso il dialogo quotidiano.
In un’epoca segnata da tensioni globali e da fratture culturali, la loro azione rappresenta un antidoto potente contro l’indifferenza e la chiusura.

Il riconoscimento al loro lavoro è anche un tributo all’eredità dell’associazione Popoli e Culture ODV, con cui YouthMed condivide la storia, la visione e l’impegno nel costruire relazioni di solidarietà nel Mediterraneo.

Premiare YouthMed significa celebrare chi, con coraggio e competenza, “costruisce ponti dove altri vedono muri”.

Socio-Sanitario – Michela l’Angelo Farfalla ODV

Il premio a Michela l’Angelo Farfalla ODV racconta una storia che attraversa il dolore, ma lo trasforma in un dono collettivo. L’associazione nasce dalla perdita della piccola Michela, un lutto che avrebbe potuto generare chiusura, ma che invece è diventato un motore di amore, solidarietà e impegno civile.
Da quella ferita è nata una missione chiara: sostenere i reparti pediatrici, accompagnare le famiglie che vivono momenti di fragilità, informare e sensibilizzare sulla Sindrome Emolitico Uremica.

Il loro lavoro è costante e tangibile: raccolte fondi, donazioni di attrezzature mediche, iniziative di supporto psicologico, campagne informative nelle scuole, eventi benefici, accompagnamento alle famiglie. È il volontariato che si fa cura, che entra negli ospedali con delicatezza e vicinanza, che porta colore dove a volte prevale la paura.

Molto toccante è stato l’intervento della presidente Veronica Montefusco, salutato da un’emozione palpabile in tutta la sala:
«Michela è il nostro generale. Lei ci guida. Il volontariato è un atto di ‘egoismo positivo’: fa bene agli altri, ma fa bene soprattutto a noi. È la forza che ci tiene in piedi».

Queste parole, semplici e potentissime, hanno ricordato a tutti che il volontariato non è un gesto eroico, ma una scelta quotidiana che ricostruisce, che restituisce senso, che illumina anche le notti più difficili.
Premiare l’associazione significa riconoscere il potere trasformativo dell’amore e della memoria.

Menzione Speciale – Maria Giovanna Majo (Popoli e Culture ODV)

La Menzione Speciale a Maria Giovanna Majo è un tributo a una vita intera dedicata agli altri. Una “maestra dell’accoglienza”, come molti l’hanno definita, capace di incarnare con autenticità il valore più puro del volontariato: quello che non cerca visibilità, ma costruisce vicinanza, relazione, fiducia.

Per anni, Maria Giovanna ha rappresentato il volto umano di Popoli e Culture ODV, diventando un punto di riferimento per decine di persone migranti che, arrivando nel Salento, trovavano in lei non solo un aiuto concreto, ma uno sguardo che non giudica e che accoglie.
Ha dedicato tempo, energie e cuore a chi portava con sé storie difficili, traumi, speranze fragili. Ha insegnato che l’integrazione non è un processo burocratico, ma un incontro tra persone.
Ha costruito ponti, cucito legami, ascoltato voci che spesso non trovano spazio.

Questa Menzione Speciale premia la sua discrezione, perseveranza, umanità, premiando non un singolo gesto, ma una vita di gesti quotidiani, costanti, profondi. Un’eredità morale che continuerà a ispirare l’intera comunità.

La voce di Legacoop: la visione di Ilaria Calò

Tra gli interventi più significativi, quello di Ilaria Calò, consigliera di Legacoop, che ha parlato con intensità e chiarezza:

«Il volontariato non è un settore accessorio della società, è la sua spina dorsale. Dove c’è un volontario, c’è una comunità che non si arrende. I giovani che vediamo qui oggi non rappresentano una speranza: rappresentano una certezza. E Legacoop crede in loro, perché il futuro si costruisce solo cooperando, mai da soli».

Il suo intervento ha ribadito con forza il valore della rete, della cooperazione e della responsabilità condivisa.

Le parole del presidente del CSV: il messaggio di Luigi Conte

Uno dei momenti più intensi della giornata è stato l’intervento del presidente del CSV Brindisi Lecce, Luigi Conte, che ha offerto una riflessione profonda sul ruolo del volontariato:

«Il volontariato non è un accessorio della comunità: è un atto di cittadinanza attiva. È scegliere di esserci. Oggi ho visto una generazione che si assume responsabilità, che non ha paura di mettersi in gioco. Questa è la generazione che può cambiare davvero le cose. E noi saremo lì, accanto a loro, ogni giorno».

La sala ha risposto con un applauso caldo e spontaneo.

Il richiamo alla responsabilità personale – le parole del Prof. Manni

Durante la mattinata, il Prof. Manni, docente e studioso, ha offerto un momento di riflessione di grande profondità, richiamando il pensiero di Mahatma Gandhi:

«La trasformazione del mondo non avviene dall’alto, ma dentro ciascuno di noi. Gandhi ci ricorda che il cambiamento deve partire da noi stessi: essere cittadini attivi significa prima di tutto essere persone consapevoli, responsabili e pronte a dare il buon esempio. Ogni gesto, ogni scelta quotidiana, anche piccola, ha il potere di generare un impatto positivo intorno a noi».

Con queste parole, Manni ha sottolineato l’importanza di interiorizzare il senso di responsabilità, evidenziando come il volontariato non sia solo un impegno verso gli altri, ma un percorso di crescita personale e civica. Il suo intervento ha arricchito il dibattito con una prospettiva etica e filosofica, rafforzando l’idea che la “Generazione del Cambiamento” deve prima costruire dentro di sé la forza e la coerenza necessarie per trasformare la comunità in cui vive.

Una città che sceglie la partecipazione

L’iniziativa, patrocinata da Prefettura di Lecce, Provincia di Lecce – Salento d’Amare, Comune di Lecce, Confindustria, Confcommercio, Conservatorio “Tito Schipa” e Polo Biblio-Museale, si è conclusa con il concerto “Esperienza Condivisa” dell’Orchestra Giovanile SMA presso il Convitto Palmieri: un ultimo gesto simbolico che ha intrecciato arte, musica e comunità.

Una risposta semplice e radicale

In questa Giornata Internazionale del Volontariato, Lecce ha mostrato la sua vera essenza:
una comunità che sceglie di partecipare, condividere, crescere insieme.

GenV e SITO dimostrano che la generazione del volontariato non è un progetto futuro, ma una realtà già presente: viva, forte, luminosa.
E il futuro – come hanno ricordato gli organizzatori – non si aspetta: si costruisce. Insieme

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