Presentato il Festival Città delle Distillerie:

di Davide Tommasi

A San Cesario di Lecce due giorni di cultura, gusto e identità



San Cesario di Lecce si prepara ad accendere i riflettori sulla sua storia con la prima edizione del Festival Città delle Distillerie, in programma sabato 10 e domenica 11 maggio 2025. L’evento, presentato ufficialmente nei giorni scorsi presso Spazio Collabo, nasce con l’obiettivo di valorizzare l’identità produttiva e culturale del territorio, legata a doppio filo alla tradizione della distillazione.

Organizzato da Faraway Service Srl con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di San Cesario di Lecce, il festival si inserisce in un più ampio progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio archeologico-industriale delle antiche distillerie cittadine, in particolare la storica Distilleria De Giorgi.

Due giorni ricchi di iniziative, che coniugano cultura, enogastronomia, intrattenimento e turismo esperienziale, con un programma pensato per coinvolgere grandi e piccoli. Spazio infatti a laboratori per bambini, talk tematici, degustazioni, musica dal vivo, spettacoli e visite guidate tra le vestigia industriali del paese.

Il programma del Festival

La giornata di sabato 10 maggio si aprirà alle ore 8:30 con una cicloescursione da Lecce, seguita dall’accoglienza e dal saluto istituzionale alle 9:30. Dopo il taglio del nastro (ore 9:45), si susseguiranno momenti di grande interesse: dalla Barman Open Session con Sartoria degli Spiriti, ai laboratori per bambini curati da Teste di Legno, dal brunch in distilleria alle interviste in diretta radio con ospiti, a cura di Radio Collabo APS.

Il pomeriggio sarà animato da talk con degustazioni, in particolare quello dedicato alla “Tradizione e passione cubana” con Leggendario Rum e Mangianastri, seguito da una apericena a km 0, uno spettacolo di burattini e, in serata, il concerto della Municipal in via Angelo Russo.

Domenica 11 maggio si aprirà alle 11:30 con una visita guidata alla Distilleria De Giorgi, seguita dal brunch e da nuove interviste radiofoniche. Il pomeriggio sarà dedicato alla Festa della Mamma, con attività speciali firmate “Solletico”: spettacoli, baby dance, caccia al tesoro, talk sul gin con Spiritosa Festival e Fish & Gin, e un DJ set con Andrea Capoluogo.

A chiudere la manifestazione, alle 19:30, lo spettacolo di mimo “C’est la vie” a cura di Elena Costa, e alle 20:30 il concerto di Pianobox con Toni Tarantino, in distilleria.

Un progetto identitario e inclusivo

Il Festival Città delle Distillerie rappresenta una nuova forma di narrazione del territorio, che intreccia il passato industriale alla contemporaneità delle produzioni artigianali e culturali. L’evento è pensato non solo per i cittadini, ma per turisti, appassionati, famiglie e operatori del settore, diventando una piattaforma di incontro tra tradizione e innovazione.

«Non è facile amministrare un territorio alle porte di una città più grande, ma il modo migliore per farlo è valorizzare la propria storia, facendolo in modo contemporaneo e coinvolgendo le nuove generazioni come protagonisti – ha dichiarato Alessandro Delli Noci, assessore regionale –. Il tema delle distillerie nasce proprio da questa volontà: quella traccia di storia deve essere presa, rilanciata e trasformata in un’opportunità per costruire una nuova narrazione».

«Stiamo assistendo a un ritorno delle distillerie, che possono generare nuove dinamiche economiche e culturali. Oggi i turisti non vanno via dal Salento solo con i taralli e le friselle, ma portano a casa anche l’artigianato e i prodotti distillati, contribuendo a un processo meno industrializzato e più territoriale, che sta rinascendo. La sfida del futuro è proprio questa: rigenerare i luoghi e farlo valorizzando la storia del territorio. La rigenerazione urbana deve essere vista come un’opportunità per cogliere appieno l’identità locale e trasformarla in una nuova destinazione, capace di attrarre e coinvolgere».

A fare eco alle parole dell’assessore è stato il sindaco di San Cesario:

«Voglio ringraziare l’assessore Delli Noci per la sua presenza e il suo supporto, che non ci fa mancare mai – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Distante –. Teniamo molto a questo festival perché San Cesario merita di essere riconosciuto per le sue bellezze, la sua storia, le sue tradizioni. Il nostro territorio ospita ben cinque distillerie, e con questi festival vogliamo farle conoscere tutte, dalla Distilleria De Giorgi alle altre realtà locali».

«Questa è un’occasione importante, un progetto strategico per il rilancio dell’immagine della nostra città, un invito a riscoprirla nella sua complessità. La Distilleria De Giorgi, ad esempio, nasce grazie alla politica portata avanti dalle amministrazioni precedenti, che hanno posto un vincolo su quell’area, garantendo continuità e tutela. È un esempio di come la politica buona possa contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del territorio».

«Il festival rappresenta un momento fondamentale per far conoscere la storia e il patrimonio presente sul nostro territorio, che si sviluppa negli ultimi 100 anni; è un’opportunità per mettere in luce tutto ciò e per rafforzare il senso di identità e di orgoglio del nostro territorio».

Infine, l’intervento dell’assessora alla cultura ha sottolineato il valore simbolico e collettivo del festival:

«Questo festival è un atto di consapevolezza identitaria, perché tutta la comunità ha visto crescere e prosperare la tradizione della distillazione nel nostro territorio – ha dichiarato Anna Luperto, assessora alla cultura –. La distilleria, infatti, non era solo un luogo di lavoro, ma si intrecciava anche con un’economia collettiva che coinvolgeva tutta la comunità».

«Oggi, anche se la produzione non c’è più, il suo significato rimane vivo e forte. La Distilleria De Giorgi rappresenta un esempio di best practice: un bene che, da privato, è diventato pubblico e ora si configura come un centro di produzione culturale. Il festival, quindi, non è una semplice rievocazione nostalgica della memoria, ma un modo per trasportare questa memoria nel futuro, in un futuro ricco, dinamico e giovane».

«Questo evento non è solo culturale, ma anche un omaggio alla storia delle persone che hanno vissuto e contribuito a scrivere quella storia, fatta di distillerie e tradizioni. È un’occasione per accendere i riflettori su questo patrimonio e trasformarlo in motore di un turismo culturale sostenibile e autentico. Turismo industriale, ma anche esperienziale»

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