“ONE STEP OUTSIDE”, LO SPORT COME STRUMENTO DI RIEDUCAZIONE

di Antonio Bruno

Lecce – Ci sono storie che nascono lontano dai riflettori, ma che meritano tutta la nostra attenzione perché raccontano il lato più umano, e forse più autentico, dello sport. Oggi Giovedì 11 settembre, alle 10.30, le porte di Palazzo Adorno si apriranno per dare spazio a una di queste storie: la presentazione di “One Step Outside”, un progetto che prova a restituire dignità e futuro a chi vive recluso tra le mura del carcere di Borgo San Nicola.

Non si tratta di un semplice programma di attività fisica. È, piuttosto, un modo per dire che lo sport non è solo agonismo o spettacolo televisivo, ma anche strumento di rieducazione, di reinserimento, di rinascita. “One Step Outside” – un passo fuori – suona come una promessa: offrire ai detenuti, uomini e donne tra i 20 e i 45 anni, un’occasione per allenare non solo il corpo, ma anche la speranza.

Il progetto è promosso da Asd Rinascita Refugees insieme a un fitto network di associazioni, scuole e cooperative sociali, e gode del patrocinio della Provincia di Lecce. È finanziato grazie alla misura Sport di tutti – Carceri, iniziativa del Ministro per lo Sport e i Giovani e realizzata in collaborazione con Sport e Salute Spa. Una sinergia che dimostra come, quando le istituzioni si mettono in ascolto, qualcosa può cambiare davvero.

Alla conferenza stampa interverranno rappresentanti di tutte le realtà coinvolte: il presidente della Provincia Stefano Minerva, la direttrice del carcere Maria Teresa Susca, educatori, garanti dei diritti dei detenuti e i responsabili delle società sportive. Insieme illustreranno i dettagli di un percorso che prevede attività sportive strutturate, con allenatori qualificati, e soprattutto l’idea che la pratica sportiva possa essere un argine al disagio sociale, una prevenzione contro la recidiva, un’occasione per ricostruire autostima e disciplina.

Non è un sogno romantico, ma un progetto concreto: nel campo di calcio, nella pista di atletica o in una semplice palestra, un detenuto può imparare a rispettare regole, a riconoscere l’avversario come compagno, a scoprire che esiste un traguardo che si può tagliare senza scorciatoie.

In un tempo in cui lo sport viene spesso raccontato solo come business, ricordare il suo potere sociale è quasi rivoluzionario. “One Step Outside” ci ricorda che la rieducazione passa anche dal movimento, dalla fatica condivisa, da una palla che rimbalza tra le mani.

Un passo fuori, per tornare un giorno dentro la società, da cittadini.

 

Indietro
Indietro

Inaugurazione dell'88esima Campionaria del Levante con il Ministro Musumeci

Avanti
Avanti

FIMMINE – DONNE DEL SALENTO TRA VITA E RESISTENZA