Olimpiadi dell’Inclusione 2025
di Davide Tommasi
Quando lo sport diventa casa per tutti
San Donato di Lecce, 6 giugno 2025 – Una giornata da ricordare. Non solo per lo sport, ma per l’emozione. Perché ieri, tra gli impianti sportivi di San Donato di Lecce e le vie della frazione Galugnano, si è accesa una fiamma che va oltre quella simbolica: la fiamma dell’inclusione, del rispetto, della partecipazione.
Sono ufficialmente partite le Olimpiadi dell’Inclusione 2025, e lo hanno fatto nel modo più bello: camminando insieme. Centinaia di persone – ragazzi, famiglie, atleti con e senza disabilità – hanno preso parte alla passeggiata collettiva che ha attraversato il territorio, creando un unico, grande corteo fatto di sorrisi, mani che si stringono e passi che battono lo stesso ritmo.
Una fiamma accesa con il cuore
Il momento più toccante è arrivato all’arrivo, quando è stata accesa la fiamma olimpica dell’inclusione. A compiere questo gesto sono stati Nadia, giovane atleta paralimpica salentina, e Carlo Calcagni, tenente colonnello e campione olimpico, tornato apposta per esserci. Non servono tante parole per descrivere l’applauso che li ha accolti. Bastava guardare negli occhi la gente per capire: quel fuoco è di tutti.
“Lo sport deve essere di tutti, senza eccezioni” è stato ribadito più volte dagli speaker sul palco. E il pubblico, senza farsi pregare, ha risposto con applausi e cori.
Emozioni tra musica e voci del territorio
La cerimonia non è stata solo sport. C’è stata anche musica, canto, arte, curata con amore da giovani salentini, che hanno regalato momenti intensi e genuini. A dare il tocco magico è stata l’Orchestra “Ascanio Grandi”: 80 musicisti, ragazzi e ragazze uniti in un grande abbraccio musicale che ha aperto e chiuso l’evento con brani emozionanti, culminati nell’esecuzione dell’Inno di Mameli. Un momento da brividi, vissuto con il cuore in gola da tutti i presenti.
Sport per tutti, davvero
Negli impianti sportivi allestiti per l’occasione si è potuto provare di tutto: skate, pallavolo, atletica, giochi e attività inclusive, accessibili e ben organizzate. Non servivano livelli o prestazioni: bastava esserci. L’obiettivo era uno solo: giocare insieme, conoscersi, sentirsi parte di qualcosa.
I bambini correvano da un’attività all’altra, i volontari guidavano con pazienza e passione, gli adulti si lasciavano andare a una giornata di leggerezza e autenticità. Tutto ha funzionato perché tutto era mosso dallo stesso motore: l’entusiasmo di essere lì, insieme.
E non è finita qui…
Le Olimpiadi dell’Inclusione continueranno anche oggi, sabato 7 giugno, e si concluderanno domani, domenica 8 giugno, con un calendario pieno di appuntamenti tra le piazze di San Donato e l’anfiteatro di via Roma. In particolare, ci sarà spazio per la danza, con esibizioni di scuole locali, che porteranno in scena il corpo e il movimento come linguaggio universale.
Un territorio che risponde presente
Tante anche le istituzioni presenti all’apertura, tra cui i sindaci di Martano, Cavallino, San Cesario, Caprarica di Lecce e altri Comuni. La loro presenza non è stata solo formale: è stata un segnale chiaro che il territorio crede in queste iniziative, le sostiene e vuole continuare a farne parte.
Le Olimpiadi dell’Inclusione 2025 non sono solo un evento sportivo: sono un esempio. Un piccolo grande specchio di come potrebbe essere ogni giorno se mettessimo al centro l’umanità, prima ancora della competizione.
Un luogo dove nessuno resta indietro. Dove ogni passo, ogni sguardo, ogni sorriso... conta davvero.