“Michael Capirola, da Lecce agli USA: la Latte Art come strumento di rinascita e professione
“Delle volte i sogni non sono solo pensieri che sprofondano sui cuscini delle persone”. Lo ha detto Michael Capirola, primo Examiner di Lecce del circuito internazionale “Latte Art Grading System”, che lavora nel capoluogo leccese presso la “Caffetteria Ariosto”.
“Sono arrivato oltre oceano senza rendermene conto - spiega - mentre uscivo da un brutto periodo personale caratterizzato da forti attacchi di panico“. Quasi con un pizzico di emozione Michael ha rivelato tre anni della sua vita in balia delle onde. Un periodo oscuro con un punto luce: l’arte di preparare il caffè tra estro e creatività. Perché per Capirola miscelare latte e caffè non è solo un lavoro, ma anche un momento di condivisione emotiva con il mondo. “Come un sogno sono arrivato in America con la passione che coltivavo da anni per la Latte Art e sono rientrato in Italia con la voglia di motivare chi come me cerca un modo per esprimersi in questo settore”.
Un semplice caffè in tazza non diventa solo una tela sulla quale disegnare, ma si conferma un base solida su cui degustare un’esperienza. È l’emozione che si vuole esternare in quell’istante”. La Latte Art è una delle espressioni più affascinanti e creative nel mondo del caffè. Questa tecnica trasforma una semplice tazza di cappuccino in una vera e propria tela, sulla quale i baristi creano disegni, dai più semplici ai più elaborati, utilizzando esclusivamente latte e caffè. Michael è il primo leccese a far parte del circuito internazionale “Lags” Latte Art Grading System, circuito basato su 6 livelli, che ha visto il salentino piazzarsi ad un livello avanzato, contraddistinto da versaggi più complessi e una maggiore coerenza nelle figure in tazza (livello verde).
“Dopo essere entrato nel Circuito Lags - racconta - il mio sogno era anche gareggiare per i campionati Nazionali/Mondiali, ma soprattutto cambiare il concetto del sacrificio dietro un bancone di un bar. Quindi mi sono specializzato Examiner Lags, che mi consente di proporre e avvicinare altri potenziali appassionati a questa specialità”. Focus e cambiamento sono i concetti chiave che Michael mantiene saldi. Spinto dall’esigenza di evadere dagli schemi tradizionali di questo settore, Capirola lavora alacremente sul piazzamento di un ruolo col fine di consolidarlo. “Le cose nella vita accadono sempre per una ragione - prosegue - e nei momenti difficili ho capito cosa volevo. Se non avessi attraversato quel periodo così delicato, non sarei diventata la persona che sono oggi e, soprattutto, non avrei esportato la mia passione negli Usa. Perché essere professionisti non è soltanto lavoro e dedizione, ma sopratutto avere umiltà, aggiornarsi costantemente e mettersi sempre in discussione per abbracciare nuove sfide. Per la fiducia ripostami in questi anni - conclude Capirola - ringrazio di cuore Moira Piconese, Stefano Mazzotta, Claudio Cantarini e Gabriele Reggio”. Un giovane talentuoso che ci ha fatto vivere un’esperienza visiva e sensoriale meravigliosa alla scoperta di questo fantastico mondo chiamato Latte Art, dove la voglia di mettersi in gioco e la crescita personale sono al primo posto.