L'Orchestra popolare suona per l'Italia a Expo2025
Continua la serie dei grandi eventi musicali del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. L’8 ottobre alle 18, all’Arena Matsuri appuntamento con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, nucleo musicale di uno dei più importanti festival di musica popolare in Europa che ogni estate anima la Puglia. Dopo il grande successo ottenuto in maggio al Padiglione Italia che ha fatto ballare il numeroso pubblico di Piazza Italia, l’ensemble con i suoi danzatori torna nuovamente a Expo per portare in Giappone la pizzica pizzica, la danza tipica del Salento dal ritmo ipnotico e dalla tradizione secolare per un grande concerto che si trasforma in una festa collettiva.
La Fondazione La Notte della Taranta è da sempre aperta all’incontro con le musiche del mondo e fa della ricerca e della creatività l’elemento principale per dare nuova forma alla tradizione, alle radici un futuro. In questa prospettiva, il concerto a Expo 2025 Osaka si arricchisce della partecipazione della KURAGE BAND di Sachiko Nakajima, producer del Jellyfish Pavilion, con cui il Padiglione Italia, coerentemente allo spirito e ai valori promossi dal BIE, ha sviluppato numerose collaborazioni artistiche e musicali. Il concerto è parte del calendario eventi del Padiglione Italia.
“Continua il grande successo della musica italiana a Expo 2025 Osaka con La Notte della Taranta, che porta all’Arena Matsuri la straordinaria tradizione e i suoni della Puglia” ha dichiarato Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. “La Notte della Taranta è una delle eccellenze regionali che presentiamo sul grande palcoscenico internazionale dell’Expo: testimonia la centralità dei territori, veri protagonisti del nostro racconto e delle iniziative di promozione culturale, e non solo, organizzate dal Padiglione Italia”.
“La Notte della Taranta ritorna a Expo 2025 Osaka, dopo la partecipazione di maggio nella cornice del Padiglione Italia con la Regione Puglia e l’emozione del Concertone di Melpignano Sotto lo stesso cielo, per proseguire un percorso che unisce le radici del Salento al respiro del mondo. Il concerto all’Arena Matsuri rappresenta non soltanto un riconoscimento del valore artistico dell’Orchestra Popolare, ma anche la testimonianza di come una comunità possa trasformare la propria tradizione in un linguaggio universale. Dalla piazza gremita di Melpignano, dove la direzione di David Krakauer e le coreografie di Fredy Franzutti hanno intrecciato memorie e nuove visioni, alla cornice internazionale di Expo, ritrovare la nostra musica significa rinnovare un messaggio di speranza e di pace. La pizzica che raggiunge il Giappone - conclude il Presidente della Fondazione La Notte della Taranta, Massimo Bray - porta con sé un’idea di comunità, di rispetto e di dialogo: è la prova che le culture popolari, quando sono vive, sanno attraversare i confini e diventare linguaggi condivisi. Per la Fondazione è un momento di grande significato, perché testimonia il valore di un lavoro corale che, da quasi trent’anni, restituisce voce, dignità e futuro al patrimonio immateriale del Salento”.
Sul palcoscenico dell’Arena Matsuri l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, composta da: Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo De Pascali (tamburelli), Nico Berardi (fiati), Giuseppe Astore (violino), Antonio Marra (batteria), Mario Esposito (basso), Alessandro Ferrari (mandola), Ernesto Seclì (fisarmonica), Attilio Turrisi (chitarra), Consuelo Alfieri, Piero Balsamo, Salvatore Galeanda, Stefania Morciano (voci e tamburello). E i danzatori popolari: Cristina Frassanito, Fabrizio Nigro, Serena Pellegrino, Mattia Politi, Stefano Campagna, Lucia Scarabino.
L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, formata da musicisti di musica tradizionale provenienti da tutto il Salento, porta la propria energia sui palchi italiani e internazionali. Ogni anno l’Orchestra è diretta da un Maestro Concertatore scelto tra i più autorevoli compositori e musicisti del panorama mondiale, chiamato a reinventare il repertorio della pizzica contaminandolo con il linguaggio della musica classica, del rock, del jazz, del pop, dell’elettronica e della world music. Il Festival Itinerante della Notte della Taranta che durante l’estate anima piazze e borghi con concerti, danze e incontri culmina nel Concertone di Melpignano.
Tra i nomi più importanti che hanno diretto l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta ricordiamo Ambrogio Sparagna, Stewart Copeland, Ludovico Einaudi, Goran Bregović, Giovanni Sollima, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Dardust, fino all’edizione 2025 con David Krakauer. Insieme all’Orchestra Popolare sono saliti sul palco grandi nomi della musica italiana – da Luciano Ligabue a Lucio Dalla, da Francesco De Gregori a Gianna Nannini, da Emma a Elisa, da Caparezza a Max Gazzè – e voci internazionali come Stromae, Suzanne Vega, LP, Noa, Salif Keita, Buena Vista Social Club, Diego El Cigala, Angélique Kidjo, Bombino.
La scaletta del concerto ripercorrerà gli arrangiamenti dei Maestri Concertatori che negli anni hanno lasciato il segno sul palcoscenico di Melpignano, restituendo la ricchezza e la varietà di ventotto edizioni. Dal repertorio firmato da Ludovico Einaudi arriva Mamma la rondinella, in cui la tradizione incontra le atmosfere minimali del compositore torinese; dalla direzione di Carmen Consoli Fimmine fimmine, manifesto di forza e identità femminile; e ancora, con Dardust, la pizzica si tinge di elettronica in brani come Rirollalà. Non mancherà, come tradizione vuole, Kalìnifta, autentico inno collettivo del Salento, nella versione arrangiata nel 2021. La danza che accompagna il concerto di Osaka rielabora le connotazioni visive della pizzica pizzica e del fenomeno di cui è espressione. Un linguaggio che conserva la memoria del rito e si nutre degli studi antropologici più autorevoli, per restituire oggi un’immagine attuale, capace di rispettare e valorizzare il suo significato storico.
Dopo il successo del Concertone di Melpignano dello scorso 23 agosto, la Notte della Taranta prosegue il suo percorso internazionale tornando a Expo 2025 Osaka nella grande cornice dell’Arena Matsuri. Prosegue così il suo progetto di valorizzazione del patrimonio immateriale del Salento: una cultura popolare che si rinnova, attingendo alla tradizione per parlare il linguaggio del presente.
La pizzica pizzica, forma musicale e coreutica nata come espressione rituale e terapeutica del tarantismo, ha nel tempo assunto una nuova funzione artistica, trasformandosi in un fenomeno musicale capace di unire l’intensità dei suoi ritmi alla forza narrativa delle sue origini. Lo strumento principe di questo repertorio, il tamburello salentino, insieme al violino e all’organetto, guida un’architettura musicale che ha conquistato le nuove generazioni e oggi affascina i pubblici internazionali. La pizzica pizzica non cura più il morso della tarantola – come accadeva nei riti documentati tra Medioevo e Novecento – ma continua a esercitare un potere attrattivo e liberatorio, evocando identità, comunità e memoria.
Ormai trent'anni di studio delle fonti, di restituzione della loro forza antica e di confronto con la contemporaneità della creazione musicale, hanno consentito ai musicisti della Notte della Taranta di raggiungere piena consapevolezza della propria identità e del proprio valore e di venire internazionalmente apprezzati.