“L’ora dell’amore” non finisce mai: addio a Livio Macchia dei Camaleonti

di Davide Tommasi

Si è spento a 83 anni a Melendugno, in Salento, dove viveva da tempo. Era nato ad Acquaviva delle Fonti.

La musica italiana dice addio a Livio Macchia, bassista e volto storico dei Camaleonti, una delle band simbolo del beat anni Sessanta e Settanta. Aveva 83 anni e da anni viveva a Melendugno, in provincia di Lecce, luogo a cui era profondamente legato. Era nato ad Acquaviva delle Fonti, nel Barese, e non aveva mai dimenticato le sue radici pugliesi.

Con lui se ne va un pezzo importante della storia della musica leggera italiana, un testimone diretto di quella stagione irripetibile che cambiò il volto del pop tricolore.

I Camaleonti nacquero a Milano nei primi anni Sessanta, fondati da Macchia insieme a Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi. Dopo i primi passi nei locali milanesi, il successo arrivò nel 1965 grazie al contratto con l’etichetta Kansas, vicina al Clan Celentano. Fu l’inizio di una lunga serie di hit, a partire da “Sha la la la la” e “Portami tante rose”.

Ma l’anno d’oro fu il 1968, con due canzoni entrate nella memoria collettiva: “L’ora dell’amore”, che vendette oltre 1 milione e mezzo di copie, e “Applausi”, entrambe in vetta alle classifiche. A questi successi seguirono brani come “Mamma mia” (scritta da Mogol e Lucio Battisti), “Viso d’angelo” ed “Eternità”, presentata al Festival di Sanremo in coppia con Ornella Vanoni.

Negli ultimi anni, Macchia aveva scelto di ritirarsi a Melendugno, dove continuava a coltivare la passione per la musica e dove, solo lo scorso giugno, aveva celebrato i 60 anni di carriera dei Camaleonti con un concerto a Roca Nuova, accolto da una comunità che lo considerava ormai uno di casa.

A ricordarlo, tra i tanti messaggi di cordoglio, anche quello affettuoso del sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, che ha scritto sul suo profilo social :

“Ciao Livio, voglio ricordarti così: felice e pieno di speranza, nel Nuovo Cinema Paradiso, alla fine dello spettacolo di Sebastiano Somma dedicato a Lucio Dalla e Lucio Battisti. Voglio ricordarti mentre cantavi, entusiasta e pieno di vita, circondato dall’affetto dei Melendugnesi.”

Con la scomparsa di Livio Macchia se ne va un artista discreto ma fondamentale, un musicista che ha attraversato generazioni senza mai perdere la sua autenticità. La sua musica resta, viva nei dischi e nei ricordi di chi ha cantato con lui per oltre mezzo secolo.

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