Libertà è donna: laboratorio Tracce di metallo il 28 novembre alla Galleria MAiDE di Lecce

Venerdì 28 novembre 2025 alle ore 18:00, la Galleria d'Arte MAiDE presenta "Libertà è donna. Tracce di metallo – donne, lavoro e materia”, laboratorio condotto dall’artista Laura Di Donfrancesco.

 

L’evento, rivolto a un pubblico intergenerazionale, offre un’esperienza manuale e simbolica in cui la materia si fa linguaggio di espressione, memoria e consapevolezza.


Le tecniche di base – martellatura, piegatura, incisione e assemblaggio – diventano strumenti di riflessione sul rapporto tra donna, lavoro e creatività, restituendo valore alla dimensione del fare come gesto di libertà e appartenenza. A partire dal metallo – materiale forte, resistente e simbolico – i partecipanti saranno guidati in un percorso che attraversa le storie e i mestieri femminili legati alla lavorazione dei metalli: dalle fabbriche alle botteghe artigiane, dalla gioielleria all’arte contemporanea.

 

Durante le attività pratiche, si apprenderanno semplici tecniche di lavorazione – martellatura, piegatura, incisione e assemblaggio – per realizzare piccoli manufatti simbolici: amuleti, utensili, gioielli o elementi decorativi. Il processo creativo sarà accompagnato da racconti, immagini e testimonianze di donne che hanno trasformato il lavoro manuale e artistico in un linguaggio di emancipazione, resistenza e identità.

 

Rilevanza per la Parità di Genere

Questo evento è realizzato con il contributo del Consiglio regionale della Puglia, nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità – 3ª edizione”, volto alla promozione di progetti culturali finalizzati alla sensibilizzazione sul tema della parità di genere. Attraverso questa esperienza condivisa, il laboratorio mira a valorizzare la memoria del lavoro femminile, introducendo tecniche di lavorazione del metallo in chiave espressiva e promuovendo una riflessione sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro manuale e creativo. Allo stesso tempo, incoraggia la manualità, l’autoproduzione e il riuso consapevole dei materiali, restituendo dignità e senso alla relazione tra corpo, gesto e materia.

L’unione tra arte visiva e arte del fare diventa così motore di trasformazione culturale e sociale, nel segno della libertà, della partecipazione e della parità di genere.

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