Lecce, Comune: scintille tra Salvemini e Monticelli “Presidenza scadente”

Di Davide Tommasi

LECCE – Si alzano i toni a Palazzo Carafa. Il Consiglio comunale di Lecce, che dovrebbe essere il luogo del confronto democratico e della rappresentanza cittadina, diventa teatro di uno scontro a distanza tra l’ex sindaco e consigliere di opposizione Carlo Salvemini e il presidente del Consiglio Bernardo Monticelli Cuggiò.

Tutto è cominciato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, quando Salvemini ha criticato apertamente la gestione dei lavori da parte del presidente, accusandolo di non garantire un’equa distribuzione del diritto di parola tra maggioranza e opposizione. Nel mirino dell’ex sindaco anche il modo in cui Monticelli avrebbe gestito le repliche alle dichiarazioni della sindaca Adriana Poli Bortone, in particolare su questioni riguardanti i comitati di quartiere, tema caro alle istanze della minoranza.

La polemica, però, non si è fermata in aula. Salvemini ha rincarato la dose sui social, definendo la conduzione di Monticelli “scadente” e poco rispettosa delle regole democratiche.

La replica del presidente del Consiglio non si è fatta attendere. Monticelli Cuggiò ha risposto con fermezza alle accuse, sostenendo che Salvemini utilizza in maniera strumentale il “fatto personale” per riaprire discussioni già concluse e per prolungare oltre misura gli interventi. Ha anche sottolineato come, da regolamento, solo al sindaco sia concesso il diritto di andare oltre i tempi previsti.

Questa frattura interna al Consiglio comunale riflette un clima politico che fatica a ritrovare equilibrio e collaborazione. La tensione crescente tra le istituzioni rischia di minare la serenità dei lavori e, in ultima istanza, di penalizzare la cittadinanza che si aspetta risposte concrete alle proprie istanze.

La querelle Salvemini-Monticelli non è che l’ultimo episodio di una stagione politica caratterizzata da confronti accesi e da un’opposizione sempre più agguerrita, decisa a far valere le proprie ragioni anche a costo di scontri verbali. Resta da vedere se nei prossimi giorni le acque si calmeranno o se il confronto continuerà a infiammare le aule e i social.

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