La carezza invisibile contro le onde – La speranza si chiama EcoSil Tech

di Antonio Bruno

C’è un’epoca in cui la parola “spiaggia” non evoca più solo ombrelloni e costumi anni Sessanta. Oggi le spiagge scompaiono, divorate dal destino di ogni cosa fragile: l’erosione. In questa Italia dove il mare arretra come una timida signorina, ogni granello di sabbia perso è un piccolo lutto per chi rimane. Sembrava una battaglia destinata alla resa. Ma una mattina, nel cuore della Puglia, i sogni hanno messo i pantaloni lunghi, anzi: un camice bianco.

Alberica, Simona e Giovanni sono tre ragazzi che la spiaggia ce l’hanno dentro. Non volevano soltanto laurearsi, volevano restituire qualcosa alla loro terra. Così, in laboratorio, hanno pensato a un supereroe che non fa rumore e non lascia traccia, ma protegge. Hanno mescolato ciò che la natura ha già creato: acqua, sale, silicio, biopolimero marino. È nato un gel: trasparente come una promessa, discreto come una carezza.

Il gel di EcoSil Tech – così l’hanno battezzato, come si dà un nome a una creatura a cui si vuole bene – protegge la sabbia dall’erosione con la delicatezza di un abbraccio materno. Niente barriere grigie e rumorose. Solo un reticolo invisibile, come certi legami che non vedi ma tengono in piedi le cose belle.

La scienza mondiale lo sognava: progetti simili sono sbocciati a Singapore, in Australia, negli Emirati, ma sembravano sempre esperimenti lontani, imprigionati tra le pagine di riviste specialistiche. Questi pugliesi, invece, hanno vinto la Start Cup e portato il loro barattolo magico nelle mani della gente e dei sindaci. Oggi puntano alle finali nazionali, e chissà dove arriveranno domani.

Se tutto andrà come deve, il mare – per una volta – perderà la sua sfida quotidiana contro la terra. È la vittoria dell’ingegno, certo. Ma soprattutto la vittoria della gentilezza: quella che non urla, non sporca, ma lascia un segno silenzioso nei giorni che verranno.

Perché difendere una spiaggia, alla fine, significa difendere la nostra infanzia, le corse sulla battigia, i castelli che pensavamo eterni. E il bello è che oggi, grazie a un gel inventato con ingredienti semplici e tanta ostinazione, quei castelli potrebbero resistere davvero un’estate in più.

 

 

 

L’idea di EcoSil Tech rappresenta una frontiera molto promettente nella gestione naturale dell’erosione costiera. Di seguito trovi un’esposizione organizzata in tre parti:

1.    Riferimenti scientifici e casi di studio internazionali

2.    Descrizione tecnico-scientifica del progetto EcoSil

3.    Business plan sintetico

1. Riferimenti scientifici e casi di studio internazionali

Soluzioni naturali e biomateriali anti-erosione

Diversi studi nel mondo hanno analizzato materiali naturali o biopolimeri per stabilizzare sabbie e limitare l’erosione:

·         Biopolimeri marini e polisaccaridi naturali

·         Chen et al. (2021), Journal of Cleaner Production: uso di biopolimeri a base di alginato e chitina per legare particelle sabbiose e formare un film superficiale permeabile ma resistente all’azione dell’acqua.

·         Singh & Mishra (2018), Environmental Geotechnics: studio sui geopolimeri naturali come stabilizzanti del suolo sabbioso.

·         Silicio colloidale e soluzioni eco-sostenibili

·         Yin et al. (2020), Construction and Building Materials: impiego di silice colloidale per il consolidamento dei terreni costieri con basso impatto ambientale.

·         Rao et al. (2017), Coastal Engineering Journal: sperimentazione di film sottili in gel di silicio per ridurre la perdita di sabbia in spiagge artificiali.

·         Esperienze pilota internazionali

·         Singapore (2020–2023): uso di spray colloidali “bio-cement” per stabilizzare sabbie nei resort costieri di Sentosa; risultati: -40% perdita sabbia in 12 mesi.

·         Emirati Arabi Uniti: progetti presso le isole artificiali (“Palm Jumeirah”) che utilizzano polimeri biodegradabili per limitare il movimento dei sedimenti.

·         Australia (Queensland Coastal Management, 2019): test di biopolimeri marini per formare legami naturali tra granuli sabbiosi nelle dune costiere.

Questi progetti dimostrano la crescente attenzione globale verso stabilizzanti naturali e tecniche biomimetiche per proteggere coste e spiagge senza opere rigide.

2. Descrizione tecnico-scientifica di EcoSil

Composizione proposta:

·         Acqua

·         Cloruro di sodio (sale marino)

·         Silicio colloidale (estratto dalla sabbia)

·         Biopolimero marino organico biodegradabile

Principio di funzionamento:
Il gel, una volta applicato alla sabbia, crea un reticolo ionico e silicio-polimerico che aumenta l’adesione tra i granuli di sabbia. Ciò riduce il moto superficiale delle particelle indotto da vento e onde, ma lascia traspirare l’acqua, mantenendo la permeabilità naturale.

Punti di forza:

·         Completamente naturale e biodegradabile

·         Invisibile e non invasivo

·         Riduzione significativa del trasporto solido costiero

·         Potenziale integrazione con progetti di Nature-Based Solutions (NbS) finanziabili a livello europeo (es. LIFE, Horizon Europe – Climate Adaptation Missions)

3. Business Plan sintetico di EcoSil Tech

Voce

Descrizione

Stima iniziale (2025–2027)

Obiettivo

Commercializzare il gel EcoSil come soluzione di stabilizzazione sabbiosa per spiagge pubbliche, resort e porti; avviare sperimentazioni in Puglia e regioni costiere europee.

Mercato target

Enti pubblici (Comuni costieri), gestori di stabilimenti balneari, società di ingegneria ambientale, resort privati.

Investimento iniziale

Laboratorio R&D, registrazione marchio, test certificativi, impianto di produzione pilota.

€250.000 – €400.000

Costo unitario stimato

1 litro di gel copre circa 2 m² di sabbia; costo di produzione previsto: 2,5 €/litro.

Prezzo di vendita: 6–8 €/litro

Ricavi previsti (anno 3)

Installazioni su spiagge pilota e convenzioni con enti locali.

€1,2 milioni

Struttura aziendale

Società di capitali innovativa (SRL o SRL innovativa). Fondatori: Alberica Brancasi, Simona Martano, Giovanni De Salve.

Fonti di finanziamento

Premi ARTI Puglia (€10.000), fondi regionali e nazionali, crowdfunding green, venture capital ambientali (es. EIT Climate-KIC).

Impatto ambientale

Riduzione erosione costiera fino al 60% nei test pilota, zero emissioni tossiche, materiale completamente biodegradabile entro 24 mesi.

Fasi operative:

1.    TRL 4–5 (Prototipo di laboratorio) – già completata in UniSalento.

2.    TRL 6–7 (Sperimentazione in spiagge pilota in Puglia, 2026)

3.    TRL 8–9 (Industrializzazione e internazionalizzazione, 2027–2028)

Proiezione economica a 5 anni:

·         Break-even point previsto entro il 3° anno.

·         ROI stimato: 65–70% a fine 2029.

·         Espansione verso mercati mediterranei e tropicali vulnerabili (Italia, Grecia, Spagna, Tunisia, Indonesia).

Conclusione:
EcoSil Tech può posizionarsi come pioniere globale nella difesa costiera naturale, allineandosi con gli obiettivi ONU 2030 (SDG 13 e 14). Il successo dipenderà dalla validazione scientifica sul campo e da partnership pubblico-private per la produzione su scala industriale.

 

Indietro
Indietro

SIRACUSA – CASARANO

Avanti
Avanti

UNA SETTIMANA CON L’ALTRO PASOLINI