“InsegnAmi@Sorridere”: comunità e giovani al centro
di Davide Tommasi
Una mattinata intensa, fatta di musica, testimonianze e riflessioni condivise: è quanto si è vissuto il 7 maggio presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento in occasione della terza edizione di “InsegnAmi@Sorridere”, evento promosso dall’associazione Il Sorriso di Pierandrea O.d.V., con il patrocinio dell’Università del Salento e del DiSUS.
Tema centrale dell’edizione 2025 è stato: “Disagio giovanile. Quale ruolo per la comunità?”. Un interrogativo urgente e attuale, che ha dato vita a un confronto partecipato tra accademici, operatori sociali, associazioni, istituzioni e studenti, con l’obiettivo di decifrare il malessere dei giovani e immaginare risposte collettive.
L’evento si è aperto con un momento musicale particolarmente suggestivo: l’Orchestra del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce ha regalato al pubblico un’esecuzione coinvolgente, mettendo al centro il talento e la sensibilità dei ragazzi.
A introdurre i lavori è stata Antonella De Blasi, psicologa e volontaria dell’associazione promotrice, che ha evidenziato la necessità di costruire reti educative e affettive solide: “Non possiamo affrontare il disagio giovanile da soli: servono comunità capaci di ascolto, accoglienza e prevenzione”, ha dichiarato.
Di grande spessore anche gli interventi del mondo accademico. La prof.ssa Tiziana Marinaci, docente di Psicologia Clinica, ha invitato a riflettere sulla complessità del disagio giovanile, sottolineando l’importanza di riconoscere le nuove forme del malessere, spesso silenziose ma profonde. La prof.ssa Terri Mannarini, docente di Psicologia di Comunità, ha invece rimarcato il valore della dimensione associativa: “Le associazioni sono spazi di appartenenza e rigenerazione. Il senso di comunità può fare la differenza”.
Tra i momenti più toccanti, le testimonianze di Lisa Perillo e Marco Gianfreda dell’associazione Io Sono ENEA APS (Latina), che hanno condiviso il messaggio di speranza lasciato dal figlio Fabio, scomparso a 19 anni: “Meritiamo di tornare a splendere”.
Ugualmente intensa la riflessione di Paola Medici, sociologa e consigliera della Casa delle Agricolture Tullia e Gino di Castiglione d’Otranto, che ha parlato della necessità di ricostruire i legami sociali attraverso la terra, il lavoro condiviso e la partecipazione attiva.
Con emozione, Simone Longo, presidente de Il Sorriso di Pierandrea, ha annunciato l’istituzione di un premio di studio dedicato a tesi magistrali sul tema del disagio giovanile, in memoria di Pierandrea Longo, il giovane al quale è dedicata l’associazione. “Questo premio vuole essere un segno di continuità e impegno – ha spiegato – affinché il dolore si trasformi in occasione di crescita collettiva”.
A chiudere simbolicamente la mattinata è stato il secondo intervento musicale dell’Orchestra del “De Giorgi”, che ha restituito leggerezza e armonia a una giornata densa di emozioni.
Moderato da Emanuela Tommasi, social media manager dell’associazione, l’evento ha saputo unire rigore scientifico e calore umano, testimoniando come il disagio giovanile sia uno specchio della salute collettiva e non solo un’emergenza individuale.
“InsegnAmi@Sorridere” si conferma così uno spazio di confronto autentico, capace di chiamare ogni cittadino, operatore e istituzione a un ruolo attivo nella costruzione di contesti di cura, appartenenza e dignità.