Il silenzio gelido dell’Alaska tra potere e assenza
di Antonio Bruno
Esistono momenti nella storia che sembrano sospesi, come se il mondo trattasse il respiro, in attesa che due potenze decidano il destino di molti. Il vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump, tenutosi il 15 agosto 2025 nella gelida solitudine dell’Alaska, è stato uno di questi. Un incontro avvolto in cerimonia, spettacolo e silenziosi significati; una danza tra il potere e la diplomazia che ha esibito ombre più che luci.
Come sarebbe stato tacere in quella stanza, attraverso i sorrisi studiatamente posati dei due leader. Eppure, nella notte di Anchorage, non è il silenzio a parlare, quanto piuttosto il vuoto lasciato dalle parole non pronunciate. Trump parla di "produttività" e "progressi", ma non emergono promesse concrete. Putin ribadisce la necessità di affrontare le "cause profonde" del conflitto, ma non concede tregua né concessioni. Sono battute di un copione noto: la pace come miraggio, evocato a parole ma eluso nei fatti.
In questa liturgia del potere si muovono stanze dorate e limousine presidenziali. Il tappeto rosso, l'auto blindata, la stretta di mano fotografata in pose da copertina. Il senso sembra essere dire: ”Ecco, io posso guardarlo in faccia”. Ma chi è più solo allora? Colui che ha il terreno, ma teme la condanna internazionale (Putin), o colui che usa l’ospitalità come gesto di potere, senza riuscire a ritagliare un risultato tangibile (Trump)?
Il vero assente è il silenzio di Zelenskyy. Il suo nome scivola tra le righe, citato solo come ipotesi futura. Egli rimane spettatore, non interlocutore. E forse in questo discorso che sgomita tra le grandi potenze, è lui, con il suo popolo, il vero oggetto del vertice – ma non il soggetto.
E cosa resta, infine, di questo incontro? L’assenza. Il cessate il fuoco resta una promessa vaga. Lo spettro della guerra continua a vagare sui campi d’Ucraina, sui corpi spezzati dalle bombe e dalle frontiere sancite dal potere. Il summit di Anchorage somiglia a una fotografia in posa in una casa vuota: sembra grande, sembra solenne, ma non contiene vita.
Ecco due uomini, sul ciglio del mondo, parlano con le mani prestanti ma il cuore lontano. Guardano l’altro come un possibile alleato o rivale, ma restano sospesi, tra ciò che non dicono e ciò che non osa dirsi. Il gelo dell’Alaska, allora, è il gelo dell’attesa sull’orlo di una tregua che non arriva. Rimane la domanda: quanto basta un incontro per cambiare il corso della storia? Qui, la risposta è nel non detto, nel patto senza firma, nella speranza fragile di un domani che si affaccia ancora spaventato.
Dettagli dell’incontro
Il summit si è tenuto il 15 agosto 2025, presso la struttura militare congiunta aereo-esercito Elmendorf-Richardson a Anchorage, Alaska WikipediaFanpageAlaska Public MediaDefense News.
È stata la prima visita di Putin negli Stati Uniti da oltre un decennio e il primo incontro in terreno americano con un presidente russo dal 1988 WikipediaLa StampaWikipédia.
All’incontro hanno partecipato anche figure come il segretario di Stato USA Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, oltre ad altri consiglieri e collaboratori WikipediaFanpagePBS.
Contesto e simbolismo
Grande attenzione diplomatica e scenografica: tappeto rosso, incontri sullo sfondo del motto "Pursuing Peace", sorvoli militari e – in particolare – un breve tratto in limousine presidenziale (“The Beast”) condiviso dai due leader The Times of Indiartl.itIl TempoWall Street Journal.
Trump ha descritto la conversazione come "produttiva" e che ci sono stati “grandi progressi”, ma non sono stati raggiunti accordi formali, soprattutto riguardo a un cessate il fuoco in Ucraina Reuters+1AP Newsrtl.itIl Post.
Putin ha richiamato la necessità di risolvere le “cause profonde” del conflitto e ha mantenuto ferme le sue posizioni sui territori occupati e sulle richieste di demilitarizzazione dell’Ucraina Reuters+1The GuardianThe TimesWall Street Journal.
La conferenza stampa post-vertice è stata breve e senza domande da parte dei media, segno di un atteggiamento riservato e attentamente gestito AP NewsThe TimesReuters.
Trump ha menzionato l’intenzione di convocare un incontro con Zelenskyy e i leader della NATO, ma Putin non ha confermato nulla. Il conflitto ha continuato ad intensificarsi durante e dopo l’incontro ReutersAP NewsNew York PostThe Guardian.
Infine, Putin ha rivolto un invito a Trump per un futuro incontro a Mosca, al quale Trump ha risposto cautamente favorevole ReutersThe TimesMoney.itRaiNews.