FRIGOLE, “ACQUA COL CONTAGOCCE E TORBIDA
FRIGOLE, SOPRALLUOGO PAGLIARO: “ACQUA COL CONTAGOCCE E TORBIDA, TUBAZIONI CON RUGGINE E AMIANTO. GESTIONE PASSI DA ARIF AD ACQUEDOTTO PUGLIESE”
“Un incubo: dai rubinetti delle abitazioni di Frigole, marina di Lecce, l’acqua esce col contagocce o ad intermittenza, oltre ad essere torbida, giallognola e maleodorante. Praticamente imbevibile e inservibile per gli usi domestici: cucinare, lavarsi, fare il bucato e persino innaffiare. Dopo le tante denunce ricevute dai residenti, sono andato a constatarlo di persona, e ho trovato una situazione ai limiti della civiltà. Un degrado e un abbandono davvero preoccupanti, documentato da immagini e testimonianze, che danno la misura dei disagi a cui sono sottoposti i residenti di Frigole e delle altre località servite dagli Acquedotti rurali: San Cataldo, Nardò e Torchiarolo. Anzi, parlare di disagi è riduttivo, perché si tratta di una situazione da terzo mondo. Per sopperire alla mancanza di acqua corrente, i residenti sono costretti ad attingerla dai pozzi (se hanno la fortuna di averli) o a farne scorta in bottiglie e bacinelle per gli usi quotidiani. Ma c’è di più: lo stato di degrado delle tubazioni è allarmante. Ci sono tratti ancora in amianto, altri di ferro corroso dalla ruggine, da cui fuoriescono residui scuri. La gente è esasperata e molto preoccupata per la sua salute, visto che la zona è fortemente soggetta alla diffusione di patologie tumorali.
A questo si aggiunge il deterioramento degli elettrodomestici dovuto ai residui e alle impurità contenuti nell’acqua: lavatrici, lavastoviglie, boiler, da sostituire almeno una volta l’anno.
Tutto questo deve finire. Ho già presentato un’interrogazione urgente all’assessore Pentassuglia, in cui chiedo anche l’annullamento degli avvisi di pagamento che stanno piovendo per l’acqua non pagata per gli anni pregressi, a partire dal 2019. Richieste presumibilmente illegittime, visto che la legge di bilancio 2018 dello Stato dispone la prescrizione dopo due anni delle bollette dell’acqua non pagate, a partire dal 1° gennaio 2020. Dall’assessore ci aspettiamo una risposta immediata. Così come sulle mancate manutenzioni della rete idrica di Acquedotti rurali da parte del gestore Arif, evidentemente inadempiente. Per garantire un’erogazione costante, una pressione idrica adeguata ai bisogni della popolazione, e soprattutto un’acqua sana e pulita, è necessario che la gestione della rete idrica – attualmente un colabrodo – passi all’Acquedotto Pugliese. Questo trasferimento è previsto in un emendamento che ho presentato al disegno di legge sull’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee, incagliato nella discussione in Consiglio regionale a causa delle ripetute cadute del numero legale per defezioni in maggioranza. Ma questa è una vera emergenza, e mi batterò perché venga assicurato il diritto all’acqua dei cittadini serviti dall’Acquedotto rurale di Frigole, San Cataldo, Nardò e Torchiarolo”.