FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO XXVI EDIZIONE Lecce, 15 - 22 NOVEMBRE 2025 Multisala Massimo


Concorso lungometraggi europei | Ulivo d’Oro Premio Cristina Soldano Anteprime Italiane | Eventi Speciali Fuori Concorso

 I Protagonisti del Cinema Europeo | Lars von Trier I Protagonisti del Cinema Italiano | Saverio Costanzo

XVI edizione Premio Mario Verdone, XIII edizione Premio Emidio Greco

Cinema e Realtà: Premio Lux del Pubblico e EFA Shorts, Puglia Show, Vetrina CSC

 

 La XXVI edizione del Festival del Cinema Europeo, diretta da Alberto La Monica, si svolgerà a Lecce da sabato 15 a sabato 22 novembre 2025, presso il cinema Multisala Massimo.

Il programma del Festival si articola attorno ad una competizione ufficiale di lungometraggi europei e sezioni volte a delineare figure della cinematografia italiana ed europea. Le altre sezioni, tra cortometraggi e documentari, rappresentano un percorso di ricerca di temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.

 

 LE SEZIONI DEL FESTIVAL

CONCORSO ULIVO D’ORO - PREMIO CRISTINA SOLDANO


Dieci i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati dai registi o dagli attori protagonisti, che incontrano il pubblico al termine della proiezione. Le pellicole indagano, ciascuna con una voce distinta, le crepe dell’amore, della famiglia e dell’identità personale.

Da Francia, Inghilterra fino all’Islanda, passando per Spagna, Portogallo, Belgio e Balcani, emerge un mosaico di racconti in cui l’intimità diventa terreno di conflitto, ma anche di rinascita.

 

La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Lene Børglum e composta da Marco Giusti, Dubravka Lakic, Paolo Strippoli e Olena Yershova, assegna l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, sono assegnati anche il Premio Fipresci (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Nicola Angerame, Susanne Gietl e Stojan Sinadinov; il Premio Cineuropa attribuito dalla Giuria presieduta dal direttore di Cineuropa Valerio Caruso e consegnato a Lecce da Pilar Campos; il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli; il Premio della Critica del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani attribuito dalla Giuria composta da Giuseppe Ghigi, Irene Gianeselli e Marco Lombardi; il Premio del Pubblico attribuito tramite votazione dagli spettatori del Festival.

 

I 10 FILM IN CONCORSO:

Out of Love di Nathan Ambrosioni (Francia, 2025). Il film si sofferma sui temi della sorellanza, di una genitorialità inaspettata e sulle conseguenze anche sociali di una scomparsa volontaria per quelli che restano. Suzanne con i suoi due bambini fa una visita inaspettata alla sorella Jeanne, ma il mattino dopo scompare improvvisamente, lasciando i bimbi e una lettera. Sua sorella deve così prendersi cura dei due nipoti... In anteprima in concorso al Festival di Karlovy Vary.

The Love that Remains di Hlynur Pálmason (Islanda, 2025). Le conseguenze della crisi coniugale sulla quotidianità della famiglia. Anna e Manni si sono separati senza drammi e sono uniti nel prendersi cura dei loro tre figli. Il loro rapporto muta nel corso di un anno mentre, quando sono soli, i ragazzi più grandi inventano giochi talvolta pericolosi. In anteprima mondiale nella sezione Cannes Première del Festival di Cannes 2025 dove il cane Panda ha vinto il Palm Dog Award, nella shortlist per gli EFA 2026. Il film sarà nelle sale italiane con Movie Inspired nel 2026.

The Luminous Life di João Rosas (Portogallo, Francia 2025). Ѐ il ritratto di una generazione portoghese nel contesto precario offerto da Lisbona. Nicolau, 24 anni, vive nella casa paterna, bloccato dal sogno di diventare musicista che non si avvera, incapace di andare avanti e inventarsi una vita propria. Accetta lavori saltuari fino a quando scopre che anche chi lo ha cresciuto è insoddisfatto della vita. Intanto trova un lavoro: si trasferisce in una casa condivisa e la vita comincia a correre. In concorso al Festival di Karlovy Vary.

The Pupil di Karin Junger (Olanda, Belgio, 2025). Uno sguardo sul drammatico mondo dell'adescamento dei minori. Il dodicenne Daan ammira Ries, suo allenatore di calcio, che lo manipola lentamente fino all’abuso sessuale ripetuto. Per la vergogna, Daan tiene la cosa segreta e tende a isolarsi sempre di più ma, quando poi tutto viene a galla, deve affrontare le reazioni anche spietate di chi lo circonda.

The Son and The Sea di Stroma Cairms (UK, 2025). Il film segue tre giovani mentre imparano cosa significhi crescere se non c’è nessuno a mostrare loro la strada. Jonah e Lee fanno un viaggio sulla costa nord-orientale della Scozia, dove Jonah spera di sfuggire al disastro che sta combinando nella sua vita. Incontrano Charlie e, attraverso un'amicizia in via di sviluppo, creano una connessione che fa scoprire a Jonah il coraggio di essere vulnerabile e che la gioia può essere trovata nonostante tutto. Selezione Ufficiale Toronto International Film Festival; Selezione Ufficiale San Sebastián International Film Festival; Selezione Ufficiale BFI London Film Festival.

 

Vitrival di Noëlle Bastin & Baptiste Bogaert (Belgio, 2025). Poliziesco sui generis con senso dell'umorismo è un ritratto di Vitrival, un villaggio dove tutti si conoscono e soprattutto tutti sono legati, spesso, da vincoli familiari. Benjamin e Pierre, cugini e poliziotti locali, pattugliano il villaggio, cercando di venire a capo degli atti di vandalismo e del crescente numero di suicidi nella loro comunità, altrimenti pacifica. Nel Concorso Tiger dell’International Film Festival Rotterdam.

What Marielle Knows di Frédéric Hambalek (Germania, 2025). Una storia che affronta temi universali e inquietanti: il diritto alla privacy, il peso della verità, il rapporto tra genitori e figli. Julia e Tobias sembrano una coppia perfetta che incarna l'ideale della borghesia benestante. Quando a causa di un piccolo trauma Marielle sviluppa improvvisamente il potere di vedere e sentire giorno e notte tutto ciò che fanno i suoi genitori la vita della famiglia viene sconvolta. In concorso alla Berlinale 75, nella shortlist per gli EFA 2026. Nelle sale con Lucky Red da giovedì 27 novembre con il titolo italiano “Lo schiaffo”.

When a River Becomes the Sea di Pere Vilà Barceló (Spagna, 2025). Un’esplorazione della zona grigia dell’abuso nelle relazioni tra giovani adulti. Gaia, studentessa di archeologia, che vive solo con il padre panettiere, subisce un rapporto non voluto dal suo ragazzo, che poi si nega al confronto. Isolata, trova nella sua professoressa, anche lei vittima di violenza di genere in passato, uno spazio di aiuto e comprensione reciproca.

In concorso al Festival di Karlovy Vary 2025 con Àlex Brendemühl (il padre) premiato come Migliore Attore.

White Snails di Elsa Kremser e Levin Peter (Austria, Germania, 2025). Esordio alla finzione per i 2 autori che in questa opera affrontano il tema dei marginali, a loro caro. Una modella bielorussa Masha obbligata, per lavoro, a mantenere un corpo bello e perfetto, è attratta da un solitario lavoratore in un obitorio, Misha, che pratica autopsie e la tanatoprassi, cura del corpo dei morti. Tra i due outsider, apparentemente diversi, si sviluppa reciproca attrazione e desiderio. Premio Speciale della Giuria al Locarno Film Festival.

Yugo Florida di Vladimir Tagić (Serbia, Montenegro, Bulgaria, Croazia, Francia, 2025). Il film indaga le dinamiche padre-figlio e quelle della solitudine attraverso la storia di Zoran, lavoratore del turno di notte di un reality show serbo, con una vita solitaria e apparentemente inutile. La sua esistenza viene sconvolta quando apprende da una telefonata che suo padre, per lui estraneo e insopportabile, ha una malattia terminale. Anteprima mondiale al Sarajevo Film Festival 2025 e Premio Cuore di Sarajevo Miglior Attore al protagonista Andrija Kuzmanović.

 

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO: LARS VON TRIER

Sezione dedicata alle figure centrali del cinema europeo che quest’anno rende omaggio a Lars von Trier, tra i cineasti danesi più amati e influenti della scena internazionale. Il tributo, a cura di Massimo Causo, comprende una retrospettiva dei suoi film più rappresentativi, un incontro sul cinema di Trier con l’intervento della produttrice Louise Vesth, e la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera, riconoscimento riservato ai maestri che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema.

Saranno dieci i titoli presentati, dagli esordi fino alle opere più recenti: L’elemento del crimine (1984), Epidemic (1987), Europa (1991), Le onde del destino (1996), Dancer in the Dark (2000), Dogville (2003), Melancholia (2011), Nymphomaniac: Vol. I e II (2013) e La casa di Jack (2018). Il Festival del Cinema Europeo celebra, così, un autore che ha saputo ridefinire il linguaggio cinematografico europeo, esplorando con radicalità e visione i limiti dell’animo umano e della rappresentazione filmica.

Sono intervenuti a Lecce nelle precedenti edizioni Carlos Saura, Otar Iosseliani, Theo Angelopoulos, Costa-Gavras, Emir Kusturica, Aki Kaurismaki, Marco Bellocchio, Danis Tanovic, Fatih Akin, Bertrand Tavernier, Krzysztof Zanussi, Nuri Bilge Ceylan, Agnieszka Holland, Stephen Frears, Ildikò Enyedi, Michael Winterbottom, Alexander Sokurov, Olivier Assayas, István Szabó, Claire Denis, Roman Polanski, e l’anno scorso Ken Loach.

 

I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANO: SAVERIO COSTANZO

Il Festival del Cinema rende omaggio a Saverio Costanzo, uno dei più significativi autori del nostro cinema degli ultimi vent’anni, offrendo l’occasione per ripercorrere un percorso autoriale originale e coerente, capace di unire introspezione psicologica, tensione narrativa e sguardo umanista. L’appuntamento prevede un incontro con il pubblico, moderato da Enrico Magrelli, cui seguirà la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera. In programma sei lungometraggi che raccontano l’evoluzione artistica del regista: Private (2004), Auschwitz 2006 (2007), In memoria di me (2007), La solitudine dei numeri primi (2009), Hungry Hearts (2015) e Finalmente l’alba (2023).

Nel corso delle precedenti edizioni, il Festival ha realizzato il primo omaggio in assoluto ad Ugo Tognazzi e poi, a seguire, Carmelo Bene, Giancarlo Giannini, Fabrizio Bentivoglio, Virna Lisi, Lucia Bosè, Valeria Golino, Michele Placido, Margherita Buy, Carlo Verdone, Toni Servillo, Sergio Castellitto, Francesca Neri, Claudia Cardinale, Milena Vukotic, Paola Cortellesi, Christian De Sica, Elio Germano, Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Stefania Sandrelli, Dario Argento, Giovanna Ralli, Sergio Rubini, Micaela Ramazzotti e, l’anno scorso, Giovanna Mezzogiorno.

 

ANTEPRIME | EVENTI SPECIALI FUORI CONCORSO

La XXVI edizione del Festival propone in apertura l’anteprima di Breve storia d’amore di Ludovica Rampoldi (Italia, 2025), con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Valeria Golino e Andrea Carpenzano, prodotto da Indigo Film e Rai Cinema con il contributo del Ministero della Cultura, nelle sale con 01 Distribution da giovedì 27 novembre. La trama ruota intorno la storia di due coppie. I trentenni Lea e Andrea, e i cinquantenni Rocco e Cecilia. Quattro personaggi i cui destini collidono la sera in cui Lea conosce Rocco in un bar e inizia con lui una relazione clandestina.

40 secondi di Vincenzo Alfieri (Italia, 2025), nelle sale con Eagle Pictures da mercoledì 19 novembre, Premio Speciale della Giuria del Concorso Progressive alla Festa del Cinema di Roma. Ispirato alla drammatica vicenda di Willy Monteiro Duarte, ventenne capoverdiano aggredito e ucciso a mani nude dopo aver cercato di difendere un amico coinvolto in una lite. Nel cast: Francesco Di Leva e Sergio Rubini.

Under the stars di Michelle Danner (USA, 2025) con Alex Pettyfer, Eva De Dominici, Andy Garcia. Una commedia romantica divertente e commovente sull’amore, la verità, la bellezza: è la storia di un giovane inglese alla ricerca dell'ispirazione per completare il suo romanzo e della sua avventura pugliese in una masseria dove conoscerà Giacomo, il proprietario, e sua figlia Arianna.

Cuore di carta di Kristina Sarkyte (Italia, 2025). Nel cast Stefania Rocca, che interpreta la maestra di Luca, un ragazzo che cerca di sopravvivere in una famiglia difficile trovando conforto nella casa dei vicini. Menzione Speciale e Premio del Pubblico allo Sguardi Altrove Film Festival, Miglior Colonna Sonora del Maestro Alessandro Quarta al Festival Villammare.

From Ground Zero di Rashid Masharawi (Palestina, 2024). Ideato dal cineasta palestinese è un progetto che raccoglie 22 cortometraggi girati sia in chiave documentaristica che in forme narrative a soggetto da registi di Gaza sotto le bombe per denunciare storie della guerra… Il film, dopo l’anteprima torinese, è stato presentato in numerosi festival in giro per il mondo, tra cui Toronto, Sarajevo, Salonicco, Montpellier, Istanbul, Valencia, Il Cairo.

 

PREMIO MARIO VERDONE

Per il Premio Mario Verdone, consueto appuntamento all’interno del Festival e giunto alla sua XVI edizione, si annunciano i cinque finalisti: Greta Scarano per La vita da grandi, Christian Filippi per Il mio compleanno, Giovanni Tortorici per Diciannove, Edgardo Pistone per Ciao bambino e Sara Petraglia per L’albero.

Il Premio dedicato a Mario Verdone, riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell'ultima stagione cinematografica per la sua opera prima uscita in sala, è stato istituito in accordo con la famiglia Verdone dal Festival del Cinema Europeo in collaborazione con il SNGCI. La selezione dei film finalisti è curata da Alberto La Monica e Laura Delli Colli, Presidente del SNGCI, con il Direttivo. La Giuria è costituita da Carlo, Luca e Silvia Verdone che scelgono il vincitore tra gli autori selezionati.

La precedente edizione è stata vinta da Margherita Vicario per Gloria!.

 

PREMIO EMIDIO GRECO

Per il tredicesimo anno, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e d’intesa con la famiglia, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di premiare un giovane autore italiano (massimo 35 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio.

Il Comitato di Selezione è composto da Alessandro Giorgio (Centro Nazionale del Cortometraggio) e Alberto La Monica (Direttore Festival del Cinema Europeo), la Giuria dalla Famiglia Greco.

I dieci cortometraggi finalisti: Dream Now Revolution Tomorrow di Francesco Manzato; Supersilly di Veronica Martiradonna; Né Una Né Due di Lucia Catalini; Comunque Bene di Beatrice Baldacci; Abuse of perfect data di Viola Casartelli; Sommersi di Gianmarco Pezzoli; Movie & Sound di Daniel Contaldo; Le prime volte di Giulia Consentino, Perla Sardella; Pizza Flash di Luca Guanci, Nebbia di Tommaso Diaceri.

La scorsa edizione è stata vinta da Maddalena Crespi per Miranda's Mind.

 

CINEMA & REALTÀ

La sezione, rassegna in anteprima regionale, è un viaggio nel documentario italiano che esplora la vita, la memoria e i luoghi del nostro tempo. Un mosaico di sguardi diversi che raccontano il Paese di oggi, tra sfide sociali, ambientali e identitarie, dando voce a chi spesso non ne ha. Tutti i titoli concorrono alla Menzione speciale “Cinecittà News” per il Miglior Film scelto dalla giuria composta dalla redazione di Cinecittà News.

I DOCUMENTARI IN RASSEGNA

Come fosse luce di Corrado Punzi (2025), anteprima italiana. Alessio, ragazzo ipovedente, ama il calcio. Così come Salvatore e Davide, di mezz’età, che hanno fondato l’Ascus Lecce, la squadra di calcio paralimpico più titolata d’Italia.  

Elvira Notari. Oltre il silenzio di Valerio Ciraci (2025), anteprima regionale, restituisce la voce a una pioniera del cinema muto dimenticata dalla storia.

I diari della felicità di Davide Barletti, Renato Chiocca, Claudia Mollese (2025), prima mondiale, inizia con la frase di Zavattini “se i bambini potessero raccontare la loro giornata con una cinepresa, capiremmo molto di più del mondo in cui viviamo”, documentario che ha coinvolto tutti gli alunni/e delle classi seconde dell’Istituto Comprensivo Statale di Calimera, Caprarica di Lecce, Martignano.

Metti che piove di Giuseppe Pezzulla (2025), anteprima assoluta, è un film contro la violenza di genere, prodotto dall’Istituto G. Falcone di Copertino, con le musiche originali dei Sud Sound System.

Nyumba di Francesco Del Grosso (2025), anteprima regionale. Abdulaye, Alex, Hafsa, Moussa, Sisì: sulla spiaggia di Cutro un intreccio tra il racconto corale del viaggio della speranza e quello individuale, che scava nelle loro vite precedenti. La sand art, lasciando impronte indelebili, accompagna paure, dolori ed emozioni dei cinque protagonisti.

La pizzica di Romolo Crudo di Tommaso Faggiano (2025), prima mondiale. Romolo Crudo, che ama ballare la pizzica tradizionale, ha scoperto che con i social può diventare qualcuno, fino a una telefonata che sembra possa spalancare la via del successo.

Lasciateci perdere di Niccolò Ferrero (2025), anteprima regionale, opera prima del giovane attore che passa dietro la macchina da presa per raccontare le storie di tre giovani non vedenti che fanno parte delle Paralimpiadi della Nazionale italiana di calcio a 5.

Core preciatu di Giulio Neglia (2025), prima mondiale. Un documentario dall'interno della squadra femminile del Lecce, scrutandone i valori sportivi, di fratellanza e di uguaglianza. Il calcio, lo sport più bello del mondo raccontato dagli occhi delle donne, da calciatrici professioniste che hanno scelto parastinchi e calzettoni per realizzare le loro ambizioni.

We are the Forest Enclosed by the Wall di Oliver Ressler (2025), prima mondiale: l’austriaco Oliver Ressler racconta la battaglia dei Custodi del Bosco d’Arneo contro l’espansione del Nardò Technical Center di Porsche, una lotta civile che ha portato alla salvaguardia dell’ultima foresta rimasta nel Salento: una vittoria reale, che dimostra come l’impegno collettivo possa ancora cambiare il corso delle cose.

 

CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX DEL PUBBLICO

Il Premio LUX del Pubblico promuove i valori dell’Unione Europea attraverso la forza evocativa del cinema. Il Premio è organizzato annualmente dal Parlamento europeo e dalla European Film Academy in partenariato con la Commissione europea (Europa Creativa) e Europa Cinemas. L’iniziativa promuove la diversità culturale e fornisce un sostegno tangibile al cinema indipendente europeo. Il Premio vuole rafforzare i legami tra politica e cultura, invitando gli spettatori a valutare uno o più dei film selezionati e a partecipare a dibattiti su questioni sociali e politiche attuali. Il Parlamento Europeo fornisce i sottotitoli nelle 24 lingue ufficiali dell’UE per superare ogni barriera linguistica, permettendo così ai film di viaggiare all’interno dei 27 Stati membri. L’iniziativa conferisce maggiore visibilità ai film selezionati e li aiuta a varcare le frontiere e a raggiungere un pubblico più vasto poiché consente ai cittadini di vedere gratuitamente film che non sarebbero stati proiettati nel loro Paese.

Il Festival del Cinema Europeo presenta alcuni dei film finalisti al Premio Lux del Pubblico 2026 (https://lux-award.europarl.europa.eu/it). Il voto del pubblico di tutta Europa decreterà il vincitore.

I FILM IN RASSEGNA:

Christy di Brendan Canty (Irlanda, Regno Unito, 2025). Il film narra di Christy, 17 anni, che, cacciato dalla famiglia affidataria, trova rifugio da Shane, il fratello maggiore. Per Shane è solo una sistemazione temporanea. Ma Christy inizia a sentirsi parte di quel mondo. Shane, invece, cerca di impedirglielo: per lui, il modo migliore di prendersi cura di Christy è spingerlo verso un futuro diverso — anche se questo significa lasciarlo andare.  Gran Premio della Giuria Internazionale al Miglior Film nella sezione Generation 14+ della Berlinale, nella shortlist per gli EFA 2026.

Love Me Tender di Anna Cazenave Cambet (Francia, 2025). La storia di Clémence, che confessa all’ex marito di aver avuto relazioni con alcune donne. La sua vita viene sconvolta quando lui presenta istanza per toglierle la custodia del figlio. Inizia così una lunga battaglia di diversi anni in cui Clémence lotterà per difendere il suo diritto di essere madre, donna e libera di fare le proprie scelte. In concorso nella sezione Un Certain Regard di Cannes, nella shortlist per gli EFA 2026.

 

 CINEMA ED EUROPA: EUROPEAN SHORT FILM SELECTION ON TOUR

Come di consueto, in collaborazione con l’European Film Academy, vengono presentati in anteprima i cortometraggi che hanno appena ottenuto la nomination all’European Best Short Film Awards dell’EFA.

In programma a Lecce i cortometraggi candidati agli European Film Awards 2026:

Being John Smith di John Smith (United Kingdom, 2024, documentario). Dopo decenni di imbarazzo e disagio, il regista riconosce finalmente che portare il nome più comune del mondo anglofono ha inciso profondamente sulla sua identità. Intrecciando frammenti autobiografici, Being John Smith ci accompagna in un percorso intimo e rivelatore sul potere che un nome può esercitare sulla vita di una persona.

City of Poets di Sara Rajaei (Olanda, 2024, documentario).  Attraverso un collage di filmati d’archivio personali e fotografie, prende forma la storia di una piccola città immaginaria, dove ogni strada porta il nome di un poeta. La sua psicogeografia rispecchia gli stati d’animo dei suoi abitanti, che vivono in un’illusione utopica plasmata dalla poesia.

L’avance di Djiby Kebe (Francia, 2024). Aliou, giovane talento delle Beaux-Arts di Parigi, vende a un rinomato collezionista un dipinto che ritrae la madre defunta per 3.000 euro. La consegna dell’opera si trasforma in un viaggio lungo e rivelatore, durante il quale Aliou comprenderà il vero peso del denaro guadagnato.

Man Number 4  di Miranda Pennell (Regno Unito, 2024, documentario sperimentale) Gaza, dicembre 2023. Una fotografia inquietante sui social media diventa l’occasione per riflettere su cosa significhi davvero essere spettatori.

The Flowers Stand Silently, Witnessing di Theo Panagopoulos (Regno Unito, 2024, documentario). Un regista palestinese che vive in Scozia ritrova un raro archivio scozzese di filmati sui fiori selvatici della Palestina e sceglie di riappropriarsene. Il suo film-saggio, intimo e riflessivo, esplora il duplice volto dell’immagine, al contempo testimonianza e violenza, nel rapporto indissolubile tra uomo e territorio.

 

VETRINA FONDAZIONE CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA

La sezione promuove alcune delle attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, con la presentazione in anteprima regionale di un film restaurato a cura della Cineteca Nazionale e una selezione dei lavori e film di diploma degli allievi delle varie sedi della Scuola Nazionale di Cinema.

Quest’anno, inoltre, in occasione del 90° anniversario della Fondazione, verrà presentato in anteprima regionale il documentario Note al centro di Costanza Quatriglio, che racconta il ruolo del Centro Sperimentale di Cinematografia nella storia del cinema italiano.

Come di consueto, in programma in anteprima regionale il restauro del film Roma ore 11 di Giuseppe De Santis, restaurato nel 2025 dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale in collaborazione con Titanus SpA.

Per la rassegna dedicata alla Scuola Nazionale di Cinema, dalla sede di Roma (Cinema):

I film di diploma: Kushta Mayn, la mia Costantinopoli di Nicolò Folin; Sante di Valeria Gaudieri.

Le esercitazioni di laboratorio: Dissidia di Letizia Zatti; Festa in famiglia di Nadir Taji; L'acqua sotto la pelle di Renata La Serra; L’attaque di Aureliana Bontempo; Marina e Star di Paoli De Luca.

Dalla sede di Torino (Animazione) i film di diploma: Antonio di Elisa Fanais, Daniela Zottola; Scuritate di Marta Anselmi, Miriam Ceribelli, Dario Lauritano, Anna Xiccato; Vista mare di Nicola Bartoleschi, Nicoletta Busto, Emanuele Ricciardi.

Dalla sede di Palermo (Documentario) i film di diploma: D'un autre côté di Luna Zimmermann; Grazie, buona giornata di Giuseppe Modafferi e l’esercitazione: Occupante senza titolo di Gabriele Armenise e Dario Leani.

Dalla sede de L’Aquila (Reportage audiovisivo) le esercitazioni: Exproprio di Francesco Lovino; Nima di Francesca Schirru; Sui miei passi, la corsa degli zingari di Edoardo Menichini.

Dalla sede di Milano (Pubblicità e cinema d’impresa) le esercitazioni: Oniria di Daniele Pellecchia e Antony Cavarretta; The Box di Giovanni Matteucci; Materia di Giovanni Matteucci, Il morto di Francesca Marra.

 

PUGLIA SHOW - CONCORSO DI CORTOMETRAGGI

Puglia Show, tradizionale Concorso riservato a giovani registi pugliesi, è realizzato in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio e Augustus Color.

La sezione, a cura di Luigi La Monica, propone in concorso cortometraggi realizzati da registi pugliesi (età max 35 anni) prodotti tra il 2024 e il 2025.

La Giuria del Concorso, composta da Salvatore Caracuta, Chiara Idrusa Scrimieri e Giacomo Toriano, assegnerà il Premio CNC ed il Premio Augustus Color al miglior cortometraggio in concorso.

Verranno inoltre attribuiti dalle rispettive giurie il Premio Rai Cinema Channel ed il Premio Unisalento

Sono 27 i cortometraggi selezionati in concorso per Puglia Show, tradizionale appuntamento riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni. A questi si aggiungono 11 fuori concorso.

In concorso:

Ahínco di Simona Palmieri. La saracinesca si apre come un sipario e dà il via al teatro quotidiano della vita. Protagonista di questo spettacolo è Manuel Alfredo Torres Alfaro, Manolo per i più. È l’edicolante di via Roen ed entra in scena ogni giorno per gli anziani clienti che si avvicendano al suo chioschetto.

Brindisi n25 di Simone Giancaspero.  In una moderna cittadina brindisina che sogna ancora i vibranti anni Venti, la famiglia De Luca si prepara per l’annuale incontro del circolo culturale. Tra cravatte male stirate, sorrisi di circostanza e un profumo di finto benessere, sogni più grandi di un modesto salotto portano i cuori sopra le stelle, lontano da ciò che la realtà, invece, concede.

C.A.B.oO.M. (Contenuti Audiovisivi Bellici o Orrori Mediatici) di Giuseppe Manodritta. 2027, scoppiata la Terza Guerra Mondiale, Francesco e Antonio, rispettivamente aspirante attore e regista, muoiono dalla voglia di affermarsi nel settore. La loro occasione arriva quando vengono selezionati per il bando “Film per la vittoria” in cui dovranno realizzare un cortometraggio per promuovere l’esercito italiano e l’arruolamento.

Carattere unico di Gerry Ciccimarra. Pietro, 11 anni, fatica a scrivere un tema su sé stesso. Con l’aiuto del nonno e dei caratteri mobili di una vecchia tipografia, scopre un modo unico per raccontarsi.

Carezza di Marta Ignazio. Una carezza è una “semplice” dimostrazione d’amore. Questa però assume significati diversi a seconda dell’intenzione che c’è dietro quel semplice gesto. Dalia sta cercando di vivere la sua vita nel modo più sereno possibile, grazie a Saverio, Irina e Francesco che la rendono felice.

Eggplant di Luigi Imola. In un piccolo paesino di provincia, un giovane meccanico di biciclette, vive le sue giornate scandite dal silenzio della stanza in cui giace il padre in coma. “Melanzana”, così soprannominato dai compaesani, sopporta con rassegnazione l’inerzia del suo ambiente, tra piccole vessazioni e una profonda malinconia fino a quando non incontra Greta.

Erion di Marius Gabriel Stancu. Siamo in provincia dove un giovane meccanico di biciclette, vive le sue giornate scandite dal silenzio della stanza in cui giace il padre in coma. “Melanzana”, così soprannominato dai compaesani, sopporta con rassegnazione l’inerzia del suo ambiente, tra piccole vessazioni e una profonda malinconia fino a quando non incontra Greta.

Felicidad di Francesco Mastroleo. Un giardiniere che lavora in un resort a La Palma sale fino alla cima del vulcano per piantare un giardino tra le rovine. Intanto, una giovane ospite dello stesso hotel si perde nella noia, riflette sull’utopia e vaga alla ricerca della felicità.

Figlio di Giacomo Scoditti. Una donna attraversa la città per raggiungere l’appartamento del figlio scomparso e recuperare il suo gatto, l’unico inquilino rimasto in casa, per ritrovarsi a confronto con le tracce di una vita svanita. Ma qualcosa di magico e inatteso potrebbe ancora trovare spazio.

Fortuna di Giorgia Colonna. In un paesaggio rurale sospeso nel tempo, due uomini, Cecio e Franco, partono alla ricerca di una donna enigmatica di nome Fortuna. Fortuna è una favola onirica e grottesca, tra realismo magico e ritualità contadina, fonde sacro e profano, corpo e mito, per riflettere sull’identità, la memoria e la fede.

Il premio di Lorenzo Sepalone. Un padre e la sua giovane figlia trascorrono una giornata insieme tra risate, confidenze e momenti di complicità. Dietro quell’apparente spensieratezza si cela un’amara realtà.

Il respiro della notte di Lorenzo Santo. Un tassista di mezza età inizia il suo turno di notte con l’animo appesantito da un matrimonio vuoto e una vita personale in stallo. Mentre attraversa le strade semideserte di Roma, incontra una serie di figure notturne che gli restituiscono frammenti dell’umanità da cui si sente ormai distaccato. Ma è solo quando riceve una chiamata dal suo stesso indirizzo che il viaggio prende una svolta emotiva.

Il vuoto ad ogni gradino di Giorgio Picinni Leopardi. Sofia (24 anni) è impiegata presso un’agenzia molto particolare, la Feel Good Inc., che si occupa della risoluzione di traumi psicologici delle persone, facendo interpretare a degli attori il ruolo degli individui - vivi o morti - che hanno lasciato un vuoto nella vita dei clienti. La giovane, per non affrontare la sua vita, ha deciso di vivere quella degli altri.

Jusqu’au prochain souffle di Andrea Di Salvatore. Gianni vaga ogni giorno, solo, cercando un senso al dolore che lo abita dopo la morte della moglie Ada. Il suo unico gesto quotidiano è imbucare lettere in una vecchia cassetta arrugginita. Lettere per lei, che nessuno legge. O forse sì. Un giorno, una risposta inaspettata: una lettera blu, firmata da uno sconosciuto. Un attacco. Un giudizio. Una condanna. Ma anche un segnale…

La sigaretta di Pavlov di Davide Giarletti. La psicologa di Andrea gli ha suggerito di fumare una sigaretta ogni ora per controllare il suo tabagismo, ma quando i suoi tre amici si accorgono che Andrea associa la sigaretta alla sua sveglia, decidono di iniziare un esperimento Pavloviano.

Lazo di Lorenzo Lo Muzio. Claudio non si fa troppe domande al suo risveglio nel bosco. È solo, con una corda legata in vita, alla quale non dà molta importanza, vorrebbe solo slegarla. Ma è proprio qui che inizia l’incubo. Inizia così il suo viaggio, interiore e non, in cui cercherà la verità sui suoi turbamenti più reconditi.

L’acqua sotto la pelle di Renata La Serra. Eva, quattordici anni, si sente un pesce fuor d’acqua: il suo corpo che cambia, il costume che le sta stretto, le sue nuove forme che le sembrano aliene. È convinta che nessuno riesca a comprenderla, neanche il suo unico amico Gio. Sarà l’incontro con un bizzarro scafandro arrivato dal mare a farle cambiare idea, a tal punto da farle desiderare di non avere un corpo, proprio come lui.

Mate gaudium di Marika Ramunno e Domenico Jean Paul Stanisci. In un momento di tempo rubato alle loro vite, Sandro Calvani e Maurizio Mistretta condividono un rituale semplice ma sacro: una partita a scacchi. Mossa dopo mossa, i due si immergono in un dialogo che svela le loro prospettive uniche e complementari, offrendo al pubblico una narrazione intima che intreccia cultura, filosofia e arte: un racconto che porterà sicuro al dibattito e alla riflessione.

Nadia di Federico E. Cornacchia. Prigioniera di un matrimonio conflittuale, Nadia trascorre con il vicino Francesco una giornata che le restituisce il respiro della libertà, un incontro destinato a cambiarla per sempre.

Occupante senza titolo di Gabriele Armenise e Dario Leani. Tony Pellicane è uno storico attivista per il diritto alla casa attivo a Palermo fin dai primi anni 2000. Tra paura, liti continue e sospetto reciproco, organizzare gli “Occupanti senza titolo” è un compito ancora più arduo di prima. Di fronte all’indistinta criminalizzazione dei media e della politica, Tony cerca per l’ennesima volta di richiamare alla lotta i senza-casa.

Quand tu dors di Salvator Rosa, Pierluigi Rosa. Ispirato a una poesia di Jacques Prévert, il cortometraggio racconta una storia d’amore come tante: quella di due giovani, Matteo e Catherine, intrappolati nella tossicità del loro rapporto e incapaci di fuggire dalla loro stanza. Tra incubi e notti insonni, i due si consumano fino a ritrovarsi, in un ultimo momento di contatto, durante una notte tempestosa.

Rĕgrĕdĭor di Michele Stella. Un uomo in vasca dovrà fare i conti con i suoi deliri e le sue ossessioni.

Risciò - Strada maestra di Cristel Caccetta. Dall’incontro tra Bandarisciò e Pachamama nasce un progetto corale che intreccia musica, trampoli, fuoco, bolle di sapone e voce in una forma d’arte nomade e coinvolgente. Musicisti, cantanti, fuochisti e performer si raccontano nel cuore di Bande a Sud.

Rugiada di vita di Giuseppe Arcieri. Rugiada di vita è un affettuoso ritratto della pittrice novantanovenne Maria Picardi Coliac. Maria fin dall’infanzia mostra una spiccata inclinazione per l’arte, incoraggiata dal padre, un abile disegnatore. A otto anni viene affidata alle cure del pittore Vincenzo De Stefano. Nel suo percorso sperimenta varie attività come la musica, il ricamo e la poesia.

Sette settimane di Enrico Acciani. Luna, una giovane donna che lavora in un supermercato, si trova ad affrontare una delle decisioni più difficili della sua vita: interrompere una gravidanza. Dopo aver appreso l’iter dalla ginecologa, la ragazza cerca di portare avanti la propria vita, nonostante il peso della decisione da prendere. Si districa così tra le pressioni sociali, il senso di colpa e la ricerca di una soluzione.

The Goldfish di Spiridoula Diasparra. Un uomo cieco e senzatetto che vaga per le strade di Atene con la sua unica compagnia: una boccia con dei pesci rossi.

The Taste of Sea di Salvatore De Chirico. Un viaggio poetico nella memoria e nel gusto dello chef Mimmo Soranno, artefice del successo internazionale di Langosteria, dove la cucina diventa simbolo di radici, sacrificio e rinascita.

 

Fuori concorso:

Aut aut di Paolo Rollo, con Andrea Simonetti. Durante un pomeriggio tempestoso, un uomo, oppresso dal peso della vita, tenta il suicidio nel chiuso del suo appartamento, ma un suono improvviso al citofono interrompe il gesto estremo. Risponde e, con suo grande stupore, dall’altro capo si identifica nientemeno che Gesù Cristo.

Due sorelle di Antonio De Palo, con Blu Yoshimi, Geno Diana, Lidia Vitale. Sara è un’adolescente con un passato difficile. In una fredda sera d’inverno, fugge dalla comunità residenziale per liberare sua sorella dalla schiavitù sessuale alla quale il padre la costringe. La scoperta dell’orco costringerà Sara ad una vera lotta per la conquista della libertà.

La bambina di carta di Fabio Vasco, con Ahmed Hafiene, Sara El Debuch, Aymen Mabrouk. Italia, una bambina di 12 anni viene venduta come sposa in Yemen. Il suo professore se ne accorge e cerca di convincere la madre della piccola a rivolgersi a un’associazione che tutela i diritti delle donne. Solo il coraggio della mamma, divisa tra l’illusione di una vita migliore e il desiderio di protezione per la figlia, può salvare Aamaal da un destino crudele.

La colonna di Antonio Cofano, con Giorgia Arena, Fausto Romano, Carmelo Giornado. Erika, una giovane archeologa, non si rassegna alla vendita dell’ultima colonna del Tempio di Hera Lacinia a un ricco straniero. In un contesto di abbandono e silenzio, con l’aiuto di un piano ereditato dal padre, ex tombarolo, decide di compiere un gesto estremo e poetico: rubare la colonna, simbolo di resistenza e difesa della propria identità.

Marta vuole giocare di Matteo Quarta, con Fortunato Cerlino, Giulia Coppola, Lucia Lorè. Marta è una ragazzina con un sogno nel cassetto: diventare una calciatrice e ricalcare le orme del suo mito, Barbara Bonansea, attaccante della Nazionale. Per raggiungere il suo obiettivo dovrà però combattere contro un ambiente sociale ostile, permeato da un machismo imperante che si concentra nello stereotipo “il calcio non è uno sport per femmine”.

Megacicli di Davide Barletti. In Basilicata, ogni anno una mandria di vacche intraprende l’antico rito ciclico della transumanza, spostandosi dai montani pascoli estivi alla valle per l’inverno. Un radioamatore segue la carovana con la sua stazione mobile, cercando un contatto nell’etere. Da qualche parte del mondo, qualcuno è in ascolto dei megacicli delle onde sonore, mentre il mondo sembra precipitare verso l’abisso.

Nonna rivoltella di Mario Bucci, con Carmela Vincenti. Carmela, un’anziana vedova costantemente sui social, è introdotta al mondo cospirazionista dalle sue particolari amiche della domenica. Fake-news e disinformazione, passate soprattutto dal blogger Oblivion, la trasformano così in una spietata killer votata all’intolleranza più ottusa.

Un buon padre di Enea Montanelli, con Giulio Neglia. Quando il mondo distoglie lo sguardo dalle atrocità, un uomo è costretto a essere la mano della violenza, ma non il mandante. Nella Roma dei primi dell’Ottocento, Giovanni, in fondo, era solo un buon padre.

Vestigium di Michele Alberto Chironi, con Marco Arena.  Durante i feroci rastrellamenti nazisti del ’44 in Italia, un soldato tedesco, stanco della morte e della distruzione, decide di porre fine a quell’orrore, cercando una sua personale forma di redenzione. La scoperta di alcune foto in una casa perquisita scatenerà una violenta e tragica espiazione.

Xenia di Chiara Idrusa Scrimieri. Nel tempio di Estia di un’antica cucina salentina, sei donne sono immerse in un pomeriggio di luce, di gesti e di sguardi, di attese. Stanno preparando una cena ricca di sapienza e di culture, per celebrare con gli invitati il vincolo sacro della “Xenia”, che onora la cura dell’ospitalità e dell’accoglienza.

Zona Cesarini di Maryam Rahimi, con Laura Garofoli, Michele Lobaccaro. Mina, una madre sorda, vive una quotidianità silenziosa e ordinaria con suo figlio. Un giorno, mentre pulisce la finestra, intravede nel palazzo di fronte un giovane ragazzo con una corda e una sedia accanto. Intuisce immediatamente il pericolo. Inizia così una corsa contro il tempo per intervenire e salvare la vita del ragazzo…

 

PREMIO ROTARY CLUB LECCE

Come per le precedenti edizioni, il Premio “Rotary Club Lecce” viene assegnato ad un film che per tematiche e forma narrativa sia particolarmente vicino alla mission "We serve" della prestigiosa associazione umanitaria.

 

Il Festival del Cinema Europeo, ideato e prodotto dall’Associazione Culturale “Art Promotion”, è sempre stato realizzato con il sostegno di Regione Puglia, Ministero della Cultura-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Comune di Lecce.

Il Festival del Cinema Europeo si svolge sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo ed è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema. Si pregia inoltre della collaborazione di Centro Sperimentale di Cinematografia, S.N.G.C.I., S.N.C.C.I., FIPRESCI, Centro Nazionale del Cortometraggio, e del Patrocinio di Apulia Film Commission, Università del Salento, Camões I.P. e Ambasciata del Portogallo a Roma, Forum Austriaco di Cultura di Roma, Ambasciata di Spagna.

Media Partner: Rai Radio 3, Cinecittà News, Cineuropa, FRED Film Radio.

Festival Partner: Agricole Vallone, Augustus Color, Futuro Remoto Gioielli, Liberrima, Quarta Caffè, Acqua Orsini, Rai Cinema Channel, Rotary Club Lecce.

Indietro
Indietro

Francesco Milizia e le “Memorie degli architetti antichi e moderni”

Avanti
Avanti

Enzo Petrachi e Antonio Castrignanò sullo stesso palco a Squinzano tra folk, pizzica e tradizioni