Dalla ricerca alla realtà: serviranno anni per verificare la resistenza del nuovo Leccino x Coratina

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce

Dall’incrocio tra le piante di Leccino e Coratina è in corso una sperimentazione volta a selezionare nuove piante di olivo che possano combinare tolleranza a Xylella fastidiosa e qualità dell’olio. La ricerca si svolge nel campo e nella cella climatica di Forestaforte a Gagliano del Capo, sotto la supervisione del Dottore Agronomo e imprenditore agricolo Giovanni Melcarne e dei ricercatori del CNR di Bari, coordinati dalla dottoressa Maria Saponari, dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (IPSP).

Il progetto prevede la realizzazione di incroci tra diverse varietà di olivo e la selezione dei migliori genotipi. In particolare, si sta studiando la combinazione tra Leccino, noto per la sua relativa tolleranza a Xylella, e Coratina, cultivar pugliese apprezzata per la qualità dell’olio. La tecnica utilizzata consiste nell’impollinazione dei fiori di Leccino con polline di Coratina, con l’obiettivo di ottenere piante con caratteristiche agronomiche e qualitative interessanti.

I primi risultati, ancora preliminari, mostrano che le micro-moliture della progenie hanno prodotto oli con profili organolettici simili a quelli della Coratina, confermando la possibilità di mantenere caratteristiche qualitative elevate. Tuttavia, la reale resistenza a Xylella della progenie sarà verificata solo dopo test su larga scala e nel tempo, poiché la tolleranza alla malattia è determinata da più geni e può variare tra singoli alberi.

La sperimentazione fa parte di un più ampio piano di miglioramento genetico che prevede lo studio di oltre 3.000 incroci. Il progetto include anche l’analisi di parametri agronomici come resa, pezzatura dei frutti e adattamento a sistemi di coltivazione superintensiva. I dati preliminari indicano che l’incrocio potrebbe adattarsi a densità elevate di piantagione, ma tali risultati devono ancora essere confermati sul lungo periodo.

Se gli sviluppi futuri confermeranno le osservazioni preliminari, questo incrocio potrebbe diventare una nuova cultivar, integrandosi con le varietà già riconosciute come tolleranti a Xylella (Leccino, Fs17/Favolosa, Lecciana e Leccio del Corno), inserite anche nel disciplinare della Dop Terre d’Otranto.

Intanto, la situazione fitosanitaria in Puglia resta critica: nel foggiano, a Cagnano Varano, sono stati recentemente segnalati 153 ulivi positivi al batterio, a dimostrazione dell’urgenza di strategie di selezione e miglioramento genetico. La ricerca, si legge oggi nella stampa locale, continua, con l’obiettivo di coniugare resistenza e qualità dell’olio, ma è importante sottolineare che la conferma della stabilità dei caratteri richiederà ancora diversi anni di sperimentazione.

 

Indietro
Indietro

Splende di nuovo Santa Domenica: Scorrano si riconosce nella sua Protettrice

Avanti
Avanti

WONDER CHRISTMAS LAND