Dal 9 al 16 ottobre a Lecce torna il Festival dell’Appartenenza e dell’Inclusione
di Antonio Bruno
Ci sono occhi che vedono e occhi che scelgono di non guardare. Il Festival dell’Appartenenza e dell’Inclusione, in programma a Lecce dal 9 al 16 ottobre, invita a usare il primo tipo, quelli che sanno fermarsi davanti alla fragilità, alla diversità, alla solitudine degli altri. Nella seconda edizione, il titolo è già un manifesto: “Occhi per vederli”. Gli “altri” di cui parla questo festival non sono lontani o astratti: sono gli anziani, chi ha una disabilità, chi è stato privato della libertà personale. Persone che spesso il mondo attraversa senza notare.
Promosso da Div.ergo Onlus, in occasione del decennale della Fondazione, e con il patrocinio della Provincia di Lecce, il Festival si articola in incontri, mostre, musica e cinema, diffondendosi tra Lecce e Santeramo in Colle fino al 24 ottobre. La tappa principale, però, è nel cuore del capoluogo salentino.
Si comincia giovedì 9 ottobre al Teatro Apollo con un concerto di Carolina Bubbico & Corolla, e tra gli ospiti artisti come Margherita Vicario, Erica Mou, Cristina Verardo e Maria Mazzotta. Anche il teatro nazionale avrà il suo spazio grazie a Fabrizio Saccomanno, interprete di primo piano.
Sabato 11 ottobre, al Museo Castromediano, si inaugura la mostra fotografica collettiva “Mani che raccontano”. Cinque fotografi, cinque storie, cinque sguardi sulla vita degli anziani. Perché vedere significa anche narrare.
Il 13 ottobre, alla Libreria Liberrima, spazio alle parole dei fratelli Tercon e di Philipp Carboni con il libro “L’imprevisto di diventare adulti”, un racconto di diversità, sogni e autismo. Il giorno successivo, il Cinema Massimo ospiterà la proiezione del film “La vita da grandi”, tratto dalla loro storia, mentre al Convitto Palmieri si parlerà di terza età con Tiziano Gomiero della Fondazione Lega del Filo d’Oro.
Mercoledì 15 ottobre sarà la giornata della disabilità e dell’inclusione attiva. Tra conferenze e testimonianze, spicca l’incontro con Nico Acampora, fondatore di PizzAut, che con passione e tenacia costruisce spazi di autonomia e socialità per giovani con autismo. La serata si chiuderà con “Convivio - Indovina chi viene a cena”, una conversazione su cinema e disabilità pensata per pochi, per chi sa ascoltare davvero.
Il Festival si chiude giovedì 16 ottobre con una tavola rotonda dedicata a chi ha vissuto l’esperienza della privazione della libertà personale. Procuratori, educatori, direttori di carceri e anche attori, tutti insieme per ricordare che la dignità umana non si misura in metri quadrati o in reclusione, ma nella capacità di riconoscere l’altro.
In fondo, il Festival dell’Appartenenza e dell’Inclusione ci ricorda che esistono occhi che vedono davvero. E che a volte basta aprirli un po’ di più per scoprire storie che meritano di essere raccontate.