Quando il silenzio divide: la dura replica del PD

Dietro il gesto di tre consiglieri che non hanno osservato il minuto di silenzio per l’attivista USA, un conflitto ideologico latente. E mentre si chiede la cittadinanza per la Flotilla pro-Gaza, si parla (ancora) di strumentalizzazioni.

CALIMERA (LE) – A Calimera, piccolo centro del Salento, la politica si accende su due gesti simbolici dal forte carico ideologico: un minuto di silenzio per Charlie Kirk, attivista ultraconservatore americano assassinato in un attentato, e una proposta di cittadinanza onoraria alla Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria diretta a Gaza. Due iniziative apparentemente lontane, ma che hanno finito per collidere nello stesso consiglio comunale, trasformando un’aula istituzionale in teatro di uno scontro politico sempre più polarizzato.

A scatenare le tensioni è stata la richiesta dell’assessore Brizio Maggiore di commemorare Kirk, figura di riferimento della destra trumpiana e fondatore del movimento “Turning Point USA”, ucciso lo scorso 10 settembre durante un evento alla Utah Valley University, prima tappa del suo tour “America Comeback”. Un gesto accolto dalla maggioranza ma rifiutato da parte dell’opposizione, che ha scelto di non alzarsi, innescando una polemica che va ben oltre i confini locali.

Il PD risponde: “Gogna mediatica e paragoni inaccettabili”

La risposta del Partito Democratico non si è fatta attendere. Ma non è stata una semplice replica: è una denuncia precisa. In un comunicato ufficiale, il circolo locale accusa l’assessore Brizio Maggiore di aver piegato un momento di lutto a fini politici, trasformando un atto simbolico in un’occasione per attaccare l’opposizione.

“Non è la prima volta che Maggiore, in veste di capo politico più che istituzionale, espone persone perbene al pubblico giudizio senza possibilità di replica – si legge nella nota – negando il contesto e ignorando le ragioni di un gesto che avrebbe meritato ascolto, non condanna.”

Il nodo della polemica, secondo i dem, va ben oltre il mancato minuto di silenzio per Charlie Kirk. Il vero bersaglio, sottintende il comunicato, sarebbe un’altra iniziativa: quella avanzata da otto consiglieri, tra maggioranza e minoranza, per convocare un consiglio comunale aperto a sostegno del popolo palestinese.

“L’assessore ha usato la memoria di Kirk come contrappeso politico – attaccano i dem – accostandola in modo forzato alla nostra proposta di solidarietà per Gaza. Un paragone che troviamo moralmente inaccettabile”.

Panese: “Un atto di dignità per la Flotilla”

È stata la consigliera Virginia Panese (PD) a mettere nero su bianco la proposta che ha aggiunto tensione alla seduta: conferire la cittadinanza onoraria alla Global Sumud Flotilla, imponente missione umanitaria internazionale diretta verso Gaza.

“Non è solo un atto simbolico – ha spiegato Panese – è un gesto di vicinanza concreta a un popolo che soffre sotto assedio. La Flotilla non porta solo aiuti materiali, ma anche un messaggio politico e umano: la resistenza della dignità.”

La proposta nasce dall’assessora al Welfare Antonella Campanelli, che ha sollecitato una riflessione collettiva sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza, e ha trovato subito il sostegno di una parte trasversale del consiglio.

Simboli che dividono: quando il lutto diventa terreno di scontro

Lo scontro andato in scena nel consiglio comunale di Calimera è solo l’ultima manifestazione locale di una polarizzazione ben più ampia. A livello globale, le immagini di Gaza e le figure come Kirk sono diventate icone ideologiche, specchi deformanti di ciò che ogni campo vuole rappresentare.

Da una parte, la richiesta di rispetto per la morte di un attivista della destra americana, considerato da molti divisivo. Dall’altra, l’urgenza di schierarsi al fianco delle vittime di un conflitto che non conosce tregua.

In mezzo, una comunità spaccata tra chi vede nei gesti istituzionali un dovere universale e chi li legge come scelte politiche che non possono mai essere neutre. A Calimera, come altrove, anche il silenzio è diventato una forma di dichiarazione.


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