Calimera, la Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu 2025

di Davide Tommasi

Un trionfo di comunità, tradizione e musica

CALIMERA 21GIUGNO 2025– È stato un successo travolgente quello della 24ª edizione della Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu, l’evento simbolo dell’estate calimerese che ancora una volta ha saputo unire migliaia di persone attorno ai valori dell’identità, della condivisione e della creatività popolare. Un trionfo reso possibile dalla forza silenziosa ma instancabile dei soci della Pro Loco di Calimera, che, sotto la guida del presidente Pierluigi Cillo e del suo direttivo, hanno lavorato con passione e precisione, dando vita a una macchina organizzativa impeccabile.

Dal primo giorno dei preparativi all’ultimo applauso della serata finale, ogni dettaglio è stato curato con amore e dedizione: l’allestimento degli spazi, la comunicazione, la logistica, l’accoglienza degli ospiti, la promozione delle tradizioni gastronomiche, culturali e artigianali. La Pro Loco ha dimostrato ancora una volta che quando una comunità crede davvero nel valore delle proprie radici, può costruire qualcosa di grande, che va oltre l’evento in sé e lascia un segno profondo in chi partecipa.

Un’intera città in festa: i lampioni come simbolo di bellezza collettiva

Nel cuore di Calimera, tra vicoli e piazze, centinaia di lampioni realizzati a mano hanno colorato le notti della festa, diventando simboli luminosi di un’arte che nasce dal basso, dalle mani dei cittadini, bambini e adulti, famiglie e associazioni. Queste creazioni, realizzate con materiali di recupero e fantasia, hanno raccontato storie di quartiere, di memoria e di attualità, in un dialogo continuo tra passato e presente.

L’intera comunità si è mobilitata, riscoprendo nel gesto della costruzione del lampione non solo un’espressione artistica, ma un rito collettivo, un momento di unione e partecipazione che ha coinvolto tutte le generazioni. È questo spirito che ha fatto della Festa dei Lampioni molto più di un evento folklorico: un patrimonio immateriale vivo, condiviso, rinnovato anno dopo anno.

Gastronomia, arte, cultura: un viaggio multisensoriale nel cuore del Salento

La festa ha offerto un programma variegato, capace di soddisfare i gusti più diversi. Non solo spettacoli e tradizione, ma anche mostre, esposizioni d’arte, laboratori, incontri culturali, performance musicali e installazioni, a dimostrazione di come l’evento sia diventato un vero e proprio contenitore di innovazione culturale.

Particolarmente apprezzati gli spazi dedicati al cibo, con la gastronomia tipica che ha saputo raccontare, attraverso i suoi sapori, la storia contadina e semplice della comunità calimerese. Il protagonista indiscusso: “lu cuturusciu”, il pane simbolo di Calimera, riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale, che ha saputo conquistare i visitatori insieme ai tradizionali pezzetti di cavallo, alle pittule, alle fave e cicorie, e a tanti altri piatti del Salento autentico.

Il 21 giugno la piazza esplode: Super Taranta Orchestra e Tosca infiammano Calimera

Apice emotivo ed estetico dell’intera manifestazione è stata la serata di sabato 21 giugno, che ha visto la partecipazione straordinaria della Super Taranta Orchestra, formazione d’eccellenza capace di mescolare i suoni tradizionali della pizzica con arrangiamenti contemporanei, ritmi travolgenti e una presenza scenica capace di coinvolgere ogni angolo della piazza.

A rendere la serata indimenticabile è stata la guest star Tosca, la raffinata interprete romana che ha incantato con la sua voce calda e potente, intessendo il repertorio della musica d’autore con i ritmi popolari salentini. Il pubblico, gremito in ogni spazio disponibile, ha risposto con entusiasmo, ballando, cantando e lasciandosi trasportare in un viaggio sonoro che ha unito epoche, territori e culture.

Mai come in questa edizione si è percepito un senso profondo di appartenenza, un orgoglio collettivo che ha saputo trasformare Calimera in un crocevia di emozioni, scambi e scoperte.

Un lavoro corale che merita gratitudine e riconoscimento

Il successo della festa non sarebbe stato possibile senza l’impegno costante e silenzioso di tanti: i volontari della Pro Loco, le associazioni del territorio, che hanno fatto squadra con entusiasmo e spirito di servizio, i direttori artistici Antonio Castrignanò e Samuele Tommasi, che hanno saputo creare un palinsesto equilibrato, emozionante e ben strutturato.

Fondamentale anche il supporto del Comune di Calimera, delle forze dell’ordine, della Protezione Civile, dei Vigili Urbani e del Comando dei Carabinieri, che hanno assicurato sicurezza e gestione dei flussi in un evento che ha fatto registrare numeri record di partecipazione.

Un ringraziamento speciale va rivolto ad ogni singolo socio della Pro Loco, perché ognuno, con il proprio contributo, ha costruito qualcosa di unico. Calimera ha dimostrato che una comunità unita può generare bellezza, memoria e futuro.

Una festa che è simbolo, anima e visione

La Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu non è solo un evento: è un gesto d’amore verso il territorio, un tributo alla creatività popolare e un’espressione di resilienza culturale. Un simbolo di come la tradizione, se vissuta con autenticità e visione, possa diventare motore di crescita sociale, culturale ed economica.

Calimera, ancora una volta, ha saputo accendere le luci non solo sulle sue strade, ma soprattutto nei cuori di chi c’era.

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