Calimera inaugura il Festival dei Piccoli Lettori 2025

Un trionfo di emozioni, storie e di una comunità che cresce leggendo

di Davide Tommasi

Calimera, 10 dicembre — Con un’emozione che ha attraversato la sala come un’onda luminosa, questa mattina si è sollevato il sipario sulla 24ª edizione del Festival dei Piccoli Lettori – “La lettura ti fa grande!”, autentico gioiello culturale del Salento e appuntamento imprescindibile nel calendario della vita sociale e formativa di Calimera. Un Festival che non si limita a essere un evento, ma si conferma ogni anno come una vera e propria festa della parola, un rito collettivo in cui bambini, famiglie, docenti e cittadini si ritrovano attorno al fuoco antico della narrazione.

Il Cinema Elio, luogo simbolo e cuore vibrante della manifestazione, ha accolto la cerimonia inaugurale con un’atmosfera di attesa fervente e gioiosa. Qui è stato consegnato il prestigioso Premio Città di Calimera 2024 – Sezione Narrativa Ragazzi, tributo agli autori che hanno saputo parlare ai più giovani con sensibilità e rispetto, offrendo storie capaci di lasciare un segno nel tempo.

Protagonisti acclamati di questo primo, emozionante momento:

  • Emanuela Da Ros, autrice di Come ti rapisco il nonno (Feltrinelli Junior),

  • Antonio Ferrara, con Il mare ci aspettava (Einaudi Ragazzi),

entrambi accolti da un pubblico partecipe, curioso, desideroso di ascoltare e farsi attraversare dalle loro parole.

Il dialogo con gli studenti ha rivelato una profonda attenzione verso i temi dell’empatia, del legame intergenerazionale e della crescita emotiva, ribadendo il ruolo del libro come rifugio, compagno, specchio e finestra sul mondo.

Le voci delle istituzioni: quando la cultura diventa un patto con il futuro

La cerimonia inaugurale è stata impreziosita dagli interventi delle istituzioni, vere custodi e promotrici di un progetto che da anni tiene insieme scuola, territorio e volontariato culturale con un equilibrio virtuoso e raro.

Il Sindaco di Calimera

Con parole vibranti, il Sindaco Ing.Gianluca Tommasi ha ricordato il valore simbolico e sociale del Festival:

“Il Festival dei Piccoli Lettori è una delle manifestazioni che più rappresentano l’anima della nostra comunità: una Calimera che crede nella cultura, nei ragazzi e nella loro capacità di immaginare il futuro. Ogni libro aperto è un seme che piantiamo insieme, e vedere questa partecipazione ci conferma che stiamo coltivando terreno fertile.”

Una dichiarazione che restituisce l’immagine di un’amministrazione attenta, consapevole del potere trasformativo della cultura e capace di investire in ciò che lascia tracce durature.










Leo Palumbo, Presidente del Consiglio Comunale di Calimera

A seguire, l’avv. Leo Palumbo ha ribadito con forza l’impatto civico dell’iniziativa:

“Questo Festival non è soltanto un evento culturale: è un laboratorio di crescita civica. I nostri ragazzi imparano a confrontarsi, ad ascoltare storie diverse, a mettersi in dialogo con autori e docenti. La lettura costruisce cittadini consapevoli e le istituzioni hanno il dovere di sostenerla con convinzione.”

Parole che sottolineano una visione educativa ampia, dove la lettura è strumento di libertà, confronto e maturazione democratica.

Prof.ssa Elisabetta Dell’Atti, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Calimera–Caprarica–Martignano

La dirigente scolastica ha offerto una riflessione intensa sulla relazione scuola–territorio:

“Per noi questo Festival è un percorso condiviso che dura tutto l’anno. I nostri studenti lo vivono, lo preparano, lo accolgono. Sono loro i veri protagonisti, insieme ai docenti che li guidano con passione. La lettura è un ponte tra scuola, famiglie e territorio, e questo Festival ne è la prova più bella.”

Un’immagine potente: la scuola come luogo che genera comunità, e la comunità come spazio che si fa educativo.

Michele Bravi inaugura la rassegna: la fantasia come rivoluzione, la parola come libertà

La serata inaugurale ha visto come protagonista un ospite d’eccezione: Michele Bravi, artista amatissimo, recentemente confermato tra i partecipanti al Festival di Sanremo 2026. Il suo talk, “La fantasia come rivoluzione”, ha trasformato il Cinema Elio in un luogo intimo e vibrante, dove musica, parola e introspezione hanno dialogato in armonia.

Bravi ha presentato il suo libro e ha invitato il pubblico a riflettere sulla fantasia come forza capace di ricostruire mondi interiori, affrontare le difficoltà, generare identità autentiche.

Temi che risuonano perfettamente con l’edizione 2025 del Festival, dedicata a Pippi Calzelunghe, icona di coraggio e libertà nel suo 80° anniversario. Una figura che rappresenta, come Bravi, la bellezza dell’essere se stessi, anche quando questo significa andare “controcorrente”.

Il suo intervento — accolto con partecipazione e affetto — ha ricordato come la creatività, in un’epoca complessa come la nostra, sia davvero un gesto rivoluzionario.

Il Festival come abbraccio collettivo: una comunità che si mette in cammino

Il Festival dei Piccoli Lettori non sarebbe ciò che è senza l’impegno corale di un’intera comunità: dall’Amministrazione Comunale ai Presìdi del Libro, dall’Istituto Comprensivo Calimera–Caprarica–Martignano all’IISS “Trinchese”, dalla cooperativa Il Dado gira alla libreria Il Giardino delle Nuvole, fino alla preziosa consulenza scientifica di Paola Zannoner.

Calimera, per quattro giorni, diventa un laboratorio culturale diffuso: scuole che si aprono, biblioteche che si animano, vie del paese che si riempiono di ragazzi con un libro sotto il braccio, famiglie che partecipano insieme, docenti che accompagnano i lettori di domani con entusiasmo e competenza.
Un modello di comunità educante che molti territori guardano con ammirazione.

Un viaggio che continua, un orizzonte che si allarga

Il Festival proseguirà fino al 14 dicembre con una programmazione fitta, variegata, pensata per alimentare immaginazione e curiosità. Ogni giornata sarà un tassello di un mosaico più grande, un viaggio collettivo che attraversa generi narrativi, emozioni, età e visioni del mondo.

Le immagini della prima giornata parlano da sole: sorrisi, sguardi emozionati, libri stretti al petto come tesori preziosi.
Segni inequivocabili di un legame forte, radicato e crescente tra Calimera e la cultura.

Un viaggio fatto di storie e di incontri che, come ogni anno, promette di lasciare una traccia luminosa nel cuore dei piccoli lettori — e di tutti coloro che, insieme a loro, credono che leggere sia uno dei gesti più belli per diventare grandi.

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