Brindisi, Sacra Corona Unita

Fermati quattro storici esponenti a Tuturano

Operazione della DDA di Lecce con Squadra Mobile e SISCO: in manette figure ai vertici della frangia tuturanese, accusate di associazione mafiosa ed estorsione ai danni di un imprenditore agricolo. Intercettazioni rivelano summit, minacce e la prospettiva di una guerra interna per riaffermare l’egemonia del clan

Una vasta operazione antimafia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi e della SISCO di Lecce ha portato al fermo di quattro esponenti della Sacra Corona Unita, due dei quali ritenuti ai vertici della storica frangia “tuturanese”.

I fermati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso – per due aggravata dall’essere stata commessa in regime di semilibertà – e di tentata estorsione ai danni di un imprenditore agricolo, costretto a pagare 3.000 euro più un canone mensile di 150 euro per poter svolgere l’attività. Le indagini hanno documentato summit interni, piani di estorsione, ritorsioni e la volontà di riaffermare la supremazia dello storico clan contro le giovani leve della SCU.

Le intercettazioni hanno rivelato l’intenzione di scatenare una vera e propria “guerra” sul territorio di Tuturano, frazione di Brindisi, arrivando persino a paventare azioni omicidiarie contro soggetti ritenuti rivali. La gravità del quadro, unita al rischio concreto di fuga e alla pericolosità sociale degli indagati – due dei quali già condannati in passato per omicidio – ha spinto la DDA a emettere il fermo, eseguito questa mattina con l’impiego di oltre 50 uomini tra Brindisi, Tuturano e Napoli.

Il caso non è solo giudiziario ma anche politico: la vicenda riaccende i riflettori sulla tenuta della sicurezza nel Salento e in tutta la Puglia, dove clan storici cercano di riaffermarsi e i contrasti generazionali rischiano di degenerare in nuovi scenari di violenza. Un terreno che chiama in causa la Regione e il Governo nazionale sulla necessità di rafforzare risorse, presidi e strategie di contrasto alla criminalità organizzata.

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