Borghi Divini
Di EMANUELA TOMMASI
Quando la bellezza si svela con lentezza
Ci sono viaggi che ti portano lontano, e poi ci sono esperienze che ti portano dentro: dentro un territorio, dentro la sua anima, dentro storie che sembrano scolpite nella pietra e cucite nelle mani di chi, qui, ci vive ogni giorno.
È stato così durante il press tour "Borghi Divini: tra Santi, Fiabe e Megaliti", che dal 23 al 25 giugno mi ha permesso di vivere Minervino di Lecce e Giuggianello non come semplice turista, ma come testimone privilegiata di un racconto corale, fatto di terra, vento, memoria e rinascita.
Due borghi. Un cuore antico che pulsa ancora
Minervino e Giuggianello non si visitano, si ascoltano. Ti parlano attraverso il silenzio delle campagne, il profumo dei fichi maturi al sole, il canto delle cicale che scandisce il tempo lento di una terra che non ha mai perso la sua identità.
A Minervino ho toccato con mano la potenza della pietra millenaria: il Dolmen “Li Scusi”, maestoso e misterioso, racconta di una spiritualità antica che ancora oggi vibra tra gli ulivi. Ho camminato tra i vicoli e ho sentito l’eco delle Tavole di San Giuseppe, una tradizione che sa di pane, di condivisione e di comunità. Non è folklore, è vita vera.
Giuggianello mi ha aperto le porte dei suoi segreti preistorici: tra i Massi della Vecchia, ho visto il volto della Dea Madre scolpito nella roccia, rivolto al tramonto del solstizio d’inverno. Un allineamento sacro che parla di astronomia, fertilità, sacralità femminile e connessione con il cielo. Non è leggenda, è geografia dell’anima.
Gusto, terra e persone: la vera ricchezza
Abbiamo incontrato produttori, agricoltori, custodi di saperi antichi che oggi si raccontano con nuove parole. Le cantine ci hanno accolto con calici generosi e storie da bere; le aziende agricole ci hanno mostrato cosa significa vivere di terra e per la terra, tra innovazione sostenibile e rispetto per i cicli naturali.
Abbiamo assaggiato formaggi freschissimi, olio che sa di erba tagliata e sole, pane appena sfornato, vini che raccontano l’anno che li ha generati. Abbiamo parlato con chi questa terra la ama e la coltiva non solo per lavoro, ma per missione.
Dormire nel silenzio, svegliarsi nella bellezza
Tra una degustazione e una visita guidata, abbiamo avuto il privilegio di vivere anche la “vita lenta”: strutture immerse nel verde, stanze che profumano di pietra leccese e gelsomino, il tempo dilatato di un caffè all’alba, di una chiacchierata con i proprietari, di una passeggiata senza fretta tra ulivi e muretti a secco.
Una visione condivisa
Grazie al progetto PNRR Borghi Divini e all’impegno delle amministrazioni comunali, qui si sta costruendo un modello di turismo gentile, consapevole, che guarda al futuro senza spezzare il filo con le proprie radici. Le parole dei sindaci Antonio Marte e Luca Benegiamo non sono state discorsi istituzionali, ma vere dichiarazioni d’amore per il proprio territorio.
Questo non è stato un tour. È stato un rituale collettivo di riscoperta. Un atto di cura verso luoghi che non chiedono di essere consumati, ma ascoltati. Se il futuro del viaggio è nelle esperienze che lasciano traccia, allora Borghi Divini è un manifesto per chi crede in un turismo che sa emozionare, nutrire, trasformare.
Io ci sono stata e ho voluto raccontarvi questa storia come si raccontano le cose che ti cambiano un po’: con gratitudine, con meraviglia, con rispetto.
Si Ringrazia:
Forno Caroppo di Specchia – Gallone
Casanova di Minervino di Lecce
Casale Maria b&b di Minervino di Lecce
Elicicultura Rinascita di Minervino di Lecce
Agrifattoria Il Maceificio di Minervino di Lecce
Azienda Vizzino - Conserve Alimentari Orto Buono di Minervino di Lecce
Le Vigne di Menhir Marangelli
L’azienda Infuso Natura di Cocumola
Salumi Baccaro e Braceria di Minervino di Lecce