ASD Otranto Calcio scuola calcio d’eccellenza tra valori e futuro
Di Davide Tommasi
OTRANTO – In una terra che vive di passione sportiva come il Salento, c’è un luogo dove il calcio non è solo un gioco, ma una vera e propria esperienza di crescita. Lì, tra il vento che arriva dal mare e il profumo dell’erba appena tagliata, l’ASD Otranto Calcio 2025 ha costruito molto più di una scuola calcio: ha costruito una comunità educativa, fatta di bambini, famiglie, allenatori, dirigenti e sogni condivisi.
La società, che negli anni ha calcato palcoscenici importanti nel panorama dilettantistico pugliese, ha scelto di invertire la rotta, puntando con decisione sul settore giovanile. Non un semplice vivaio, ma un progetto formativo, culturale e umano, dove ogni bambino è protagonista.
Una società che cambia direzione ma non identità
La nuova missione nasce dalla volontà dei dirigenti di tornare alle radici più vere del calcio, mettendo al centro la crescita dell’individuo prima del calciatore. Un cambiamento guidato da figure esperte, appassionate e profondamente legate al territorio.
“Abbiamo fatto una scelta che richiede coraggio e pazienza: investire nei ragazzi, nei valori, nel tempo lungo. Non cerchiamo gloria domenicale, ma risultati che durano una vita”, spiega Tonino Ruggeri, coordinatore tecnico e punto di riferimento insostituibile della società.
Piccoli Amici e Primi Calci (5-7 anni)
Mister Stefano Ruggeri: “Qui si gioca per imparare ad amare il calcio”
Nel primo step del percorso, i protagonisti sono bambini tra i 5 e i 7 anni. Si gioca, si corre, si ride. Il pallone è una scoperta, il campo è un parco giochi. Ed è proprio così che Mister Stefano Ruggeri, tecnico storico del settore base, ha impostato il lavoro.
“Per noi l’obiettivo non è insegnare come si fa gol, ma insegnare a innamorarsi del gioco. È una fascia d’età delicatissima: ogni parola pesa, ogni gesto conta. Dobbiamo essere guide, non giudici.”
Gli allenamenti si svolgono in un clima sereno e gioioso, con esercizi semplici, colorati, stimolanti. I genitori assistono partecipi, e spesso vengono coinvolti anche in attività parallele.
“Vedere questi bambini entrare timidi e, dopo qualche mese, correre felici in campo… è questo il nostro successo più grande.” Pulcini (8-10 anni)
Mister Ruggeri: “Rispetto, regole e divertimento: ecco il nostro calcio”
Salendo di età, cresce anche la complessità. Nella categoria Pulcini, Mister Stefano Ruggeri prosegue il lavoro impostando un percorso che unisce tecnica di base e valori forti.
“Insegniamo il passaggio, il controllo, il gioco di squadra. Ma accanto a questo lavoriamo sul rispetto dell’avversario, sull’educazione, sulla gestione delle emozioni. Il calcio è un veicolo educativo potentissimo.”
Durante gli allenamenti, i bambini imparano a comunicare in campo, ad ascoltare l’allenatore, a correggersi con serenità. Le partitelle non servono solo a vincere: servono a comprendere il significato profondo dello stare in gruppo.
Non mancano le iniziative extracalcistiche: giornate sociali, incontri con psicologi dello sport, tornei amichevoli con altre scuole calcio del territorio.
“Non formiamo campioni, formiamo bambini sani, curiosi, felici. Se poi arriveranno i campioni, tanto meglio. Ma la base è questa.”
Esordienti (11-13 anni)
Mister Antonio Bisconti: “Qui inizia il calcio vero, ma senza perdere l’anima”
È nella categoria Esordienti che il calcio comincia a prendere forma nella sua interezza: moduli, ruoli, lettura del gioco. A guidare questa fase c’è Antonio Bisconti, allenatore preparato e molto stimato dai genitori per la sua capacità di trasmettere disciplina senza mai spegnere l’entusiasmo.
“Con gli Esordienti si alza il livello. I ragazzi iniziano a capire il significato di sacrificio, attenzione, responsabilità. Ma dobbiamo essere bravi a non esagerare. Il calcio resta un gioco, anche quando diventa più tecnico.”
“Lavoriamo su moduli semplici, introduciamo i primi principi di tattica, ma mettiamo al centro il gruppo. Nessuno deve sentirsi escluso o inferiore.”
Bisconti segue ogni ragazzo da vicino, individua le caratteristiche, costruisce percorsi personalizzati per chi ha qualità particolari, ma sempre mantenendo l’equilibrio tra individualità e collettività.
“Il talento va coltivato, non sfruttato. Ci sono ragazzi che meritano attenzione, e noi gliela diamo. Ma senza pressioni, senza illusioni.”
Progetto Inclusione: il calcio che accoglie
Uno degli elementi più distintivi della scuola calcio è il Progetto Inclusione, voluto con forza dalla società e oggi fiore all’occhiello dell’Otranto Calcio.
“Crediamo che il calcio debba essere per tutti. Nessun bambino deve restare fuori dal campo per motivi economici, fisici o familiari. Se il calcio è vita, allora deve essere una vita accessibile”, spiega Tonino Ruggeri.
Il progetto prevede percorsi individuali per bambini con disabilità motorie o cognitive, sostegno economico per famiglie in difficoltà, e incontri formativi per lo staff tecnico.
“Allenare un bambino con autismo o con una difficoltà di linguaggio è una sfida che ti migliora come uomo e come professionista. E quando quel bambino segna un gol… ti viene da piangere. Perché quel gol vale più di mille coppe.”
Talenti in crescita, sogni che prendono il volo
Il lavoro fatto sul campo sta già dando frutti importanti. Diversi giovani cresciuti nel vivaio dell’Otranto sono stati selezionati da club professionistici.
“Non ne parliamo troppo per scaramanzia, ma abbiamo ragazzi che sono finiti nei radar di società di Serie B e C”, confida Antonio Bisconti.
“Vederli giocare con altri colori fa un certo effetto, ma è la prova che il nostro lavoro funziona. Non vendiamo sogni, accompagniamo percorsi.”
Il campo come casa, l’ASD Otranto come famiglia
Oggi l’ASD Otranto Calcio 2025 è un punto di riferimento per decine di famiglie. Il centro sportivo è sempre aperto, vivo, animato. Si organizzano eventi, incontri, feste, tornei, giornate ecologiche.
“Il nostro obiettivo è che ogni bambino entri in campo con gioia e torni a casa con un sorriso. Se ci riusciamo, allora abbiamo vinto la nostra partita”, conclude Tonino Ruggeri.
Il calcio vero abita qui
In un calcio giovanile sempre più inquinato da eccessi, pressioni e illusioni, l’Otranto Calcio 2025 rappresenta una via alternativa e virtuosa. Una scuola calcio dove si gioca, si cresce, si sogna. Dove gli allenatori sono educatori, i genitori sono partner, e i bambini sono — semplicemente — bambini.
Questa non è solo una società. È una missione. È una promessa al futuro.