Addio Pippo, Signore della TV
di Davide Tommasi
Con lui se ne va una leggenda, ma resta un’eredità che nessun tempo potrà cancellare.
Roma, 17 agosto 2025 – L’Italia si ferma, commossa, per salutare Pippo Baudo, il volto più amato e rispettato della televisione italiana. Un uomo che non ha solo fatto la storia dello spettacolo, ma ne è diventato simbolo e custode. Si è spento serenamente nella serata di sabato 16 agosto, all’età di 89 anni, presso il Campus Bio-Medico di Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari.
A confermare la triste notizia è stato il suo legale e amico di sempre, Giorgio Assumma, che ha parlato di un addio “dolce, silenzioso, dignitoso… proprio come era lui, lontano dai clamori inutili ma pieno di luce”.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde molto più di un conduttore: perde una voce familiare, una guida culturale, un artista raffinato, un uomo che ha saputo parlare al cuore del Paese con garbo, ironia e profonda umanità. Pippo Baudo non era solo Pippo Baudo. Era la televisione stessa.
Un gigante dello schermo: 60 anni di carriera che resteranno per sempre
In oltre sei decenni di carriera, Baudo ha attraversato epoche, mode e rivoluzioni, rimanendo sempre al centro della scena, con la sua inconfondibile eleganza e una capacità straordinaria di evolversi senza mai snaturarsi. Ha condotto ben 13 edizioni del Festival di Sanremo, stabilendo un record che nessuno ha ancora eguagliato, trasformando ogni edizione in un evento culturale, non solo musicale.
La sua voce, il suo sorriso, il modo in cui guardava la telecamera come se parlasse direttamente a ogni italiano nel salotto di casa: Pippo era rassicurante, presente, “uno di famiglia”. Poteva intervistare un giovane sconosciuto con la stessa attenzione riservata a una star internazionale, perché per lui ogni persona aveva valore, e ogni talento meritava di essere visto, scoperto, valorizzato.
È grazie a lui se oggi conosciamo nomi come Lorella Cuccarini, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Beppe Grillo, e tantissimi altri. Era un maestro silenzioso, che non cercava il protagonismo, ma lo metteva al servizio degli altri. Sapeva ascoltare, guidare, consigliare. Era un faro per molti giovani artisti, e una certezza per milioni di telespettatori.
Un Paese intero si stringe nel dolore
Alla notizia della sua morte, l’Italia ha reagito con un’ondata di affetto e commozione sincera. I social si sono riempiti di ricordi, foto d’epoca, aneddoti personali. Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di colleghi, politici, artisti e gente comune.
La Rai, la sua casa professionale per gran parte della vita, ha parlato di “una perdita incolmabile per il servizio pubblico e per la cultura del Paese”.
Amadeus, suo erede simbolico alla conduzione di Sanremo, ha scritto:
“Pippo era un maestro. Un gigante gentile. Se oggi siamo qui, lo dobbiamo a lui. Nessuno come lui ha saputo insegnarci il rispetto per il pubblico, l’importanza del contenuto, la magia dell’equilibrio tra spettacolo e verità.”
Fiorello, visibilmente commosso, ha dichiarato:
“Pippo non era solo un conduttore. Era una voce nella notte, un amico nei giorni di festa, un volto che sapeva di casa. Era un pezzo della nostra infanzia, della nostra adolescenza, della nostra vita.”
Un’eredità che va oltre lo spettacolo
Pippo Baudo ha incarnato una televisione educata, elegante, intelligente. Una televisione che sapeva far riflettere senza mai annoiare, che univa le famiglie davanti allo schermo, che divertiva con classe. Era un uomo di cultura profonda, amante dell’arte, della musica, della letteratura. Parlava con passione della lingua italiana, delle bellezze del nostro Paese, e delle sfide della contemporaneità.
Il suo esempio vivrà non solo nei programmi che ha lasciato, ma nello stile con cui ha lavorato. In un tempo in cui l’intrattenimento corre veloce e spesso si dimentica, Pippo ci ha insegnato la lentezza della qualità, l’importanza della preparazione, la dignità del mestiere.
L’ultimo applauso
I funerali si terranno nei prossimi giorni a Roma, in forma pubblica, per permettere a chi lo ha amato – ed è davvero un Paese intero – di salutarlo un’ultima volta. Sarà un momento solenne e intenso, ma anche un’occasione per ricordare con gratitudine ciò che Pippo ha saputo donare a tutti noi: tempo, emozioni, arte, bellezza.
Le sue ultime parole, riportate da chi gli è stato vicino, sono state semplici ma potenti:
“Sono felice. Ho fatto quello che amavo.”
E in queste parole c’è tutto Pippo Baudo: un uomo che ha vissuto la vita con passione, con dignità, con amore per il suo lavoro e per il suo pubblico.
Ciao Pippo, e grazie di tutto
La TV non sarà più la stessa. Le domeniche pomeriggio non saranno più le stesse. Le sigle, i festival, i sorrisi, gli applausi… tutto porterà il tuo nome, ancora e per sempre.
Ma il tuo ricordo resterà vivo, nitido, profondo.
Nel cuore di chi ti ha seguito, di chi ti ha conosciuto, di chi ti ha voluto bene.