Al Bano vince contro il Consorzio di bonifica Arneo

Al Bano vince contro il Consorzio di bonifica Arneo: il Tribunale annulla la cartella del “tributo 630”

di Davide Tommasi

BRINDISI – Una “questione di principio”, come l’ha definita lui stesso, ma anche un piccolo precedente in una lunga battaglia legale che da anni coinvolge centinaia di agricoltori pugliesi. Al Bano Carrisi, celebre cantante e imprenditore agricolo di Cellino San Marco, ha vinto il ricorso contro il Consorzio speciale per la bonifica dell’Arneo (oggi Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia), ottenendo l’annullamento della cartella di pagamento relativa al cosiddetto “tributo 630”.

Il giudice tributario ha riconosciuto le ragioni della società Casa Carrisi, disponendo la cancellazione della somma di 394,78 euro richiesta per l’anno 2016 e condannando il Consorzio a rimborsare anche circa 800 euro di spese legali.

La disputa sul “tributo 630”

Il contributo 630 è un’imposta consortile destinata, in teoria, al finanziamento delle opere di bonifica e alla manutenzione delle reti idrauliche nelle aree agricole. Tuttavia, in Puglia – e in particolare nel territorio del Salento – il tributo è da anni al centro di una controversia generalizzata: molti proprietari terrieri contestano di dover pagare un servizio che, a loro dire, non viene effettivamente svolto.

Le cause civili e tributarie si moltiplicano. Alcune sentenze, come quella che ha dato ragione ad Al Bano, mettono in discussione la legittimità delle pretese dei consorzi, richiedendo la prova concreta dell’attività di bonifica effettuata a beneficio dei terreni interessati.

La posizione dell’artista

Al Bano, che da decenni gestisce una vasta tenuta agricola a Cellino San Marco, ha spiegato di aver agito “non per l’entità della somma, ma per un principio di giustizia”.

“Non è questione di soldi – ha dichiarato il cantante – ma di rispetto per chi lavora la terra e paga per servizi che spesso non vede. Se la legge dice che devo contribuire, lo faccio. Ma voglio sapere per cosa.”

Un caso simbolico per molti agricoltori

La vittoria di Carrisi, pur riguardando un importo modesto, ha un valore simbolico per gli agricoltori pugliesi che da anni contestano la gestione dei consorzi di bonifica. Gli effetti della sentenza si inseriscono nel più ampio contesto di riforma e razionalizzazione degli enti, oggi riuniti nel Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia.

Mentre il dibattito politico e giudiziario prosegue, la decisione rappresenta un segnale forte: anche un “tributo minore” può diventare il terreno su cui riaffermare il diritto dei cittadini a una tassazione trasparente e giustificata da servizi reali.

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