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Salvemini: “Nessun parere dall’Autorità di Bacino. Pug da ritirare in autotutela”

Salvemini: “Nessun parere dall’Autorità di Bacino. Pug da ritirare in autotutela”

“L’autorità di bacino ha confermato quello che sostenevamo”: nella conferenza stampa convocata oggi da Carlo Salvemini, il candidato sindaco del centrosinistra ha ribadito come, a tredici giorni dall’invito alla giunta Perrone, ad annullare in autotutela la delibera 65 del 6 febbraio 2017 “Proposizione al consiglio comunale del Pug ai fini dell’adozione ai sensi della L.R. n 20/2011”, anche l’autorità di bacino ravvisi la stessa necessità.

Il motivo per cui Salvemini aveva chiesto quel ritiro era rafforzato dal parere dell’avvocato Valeria Pellegrino e si fondava sul’attestazione di un parere favorevole dell’Autorità di Bacino, preliminare e vincolante ai fini dell’adozione, di fatto mai rilasciato e tutt’ora non disponibile.

Salvemini aveva evidenziato l’interesse pubblico di non procedere all’adozione di un provvedimento legato ad un delibera che “contiene informazioni false, che è priva delle sue fondamenta, che espone i contenuti del Piano che si andrebbe ad adottare, e dunque l’Amministrazione, a licenziare scelte urbanistiche che potrebbero non avere la coerenza del Piano di Assetto Idrogeologico e che espone la città al rischio concretissimo di contenziosi e ricorsi dagli esiti imprevedibili che vanno in tutti i modi scongiurati”.

Il candidato sindaco del centrosinistra sottolinea come ad oggi non abbia ricevuto nessun riscontro all’istanza regolarmente protocollata il 24 marzo. L’unica dichiarazione ufficiale è quella dell’assessore Martini a cui Salvemini replica: “Io sono sereno, come sempre. Con questo stato d’animo informo la cittadinanza che il 3 aprile l’Autorità di Bacino ha trasmesso una nota al sindaco di Lecce”.

Nel testo si leggono diverse informazioni importanti: che la nota del 14/1/2016, resa in occasione della seconda conferenza di copianificazione del Pug, “ha carattere meramente interlocutorio e non rappresenta un parere, tantomeno favorevole”. L’Adb chiede ufficialmente dei chiarimenti al sindaco sul come, invece, la Giunta ha considerato quella nota al momento della delibera di Giunta n°65 del 6 febbraio 2017. 

“L’Autorità di Bacino – racconta Salvemini – scrive che le attività di analisi e studio sono ancora in itinere nell’ambito del tavolo tecnico ancora non concluso e richiede ufficialmente copia della delibera di Giunta n°65 del 6 febbraio 2017 con la quale si è avviato a Palazzo Carafa l’iter di adozione del Pug (che per ora è fermo ai lavori della Commissione Consiliare urbanistica)”.

“L’Adb – prosegue – richiede gli allegati della delibera per verificare la conformità degli stessi con quelli che le sono stati trasmessi insieme alla richiesta formale del parere di compatibilità che il sindaco Perrone ha inviato solo il 23 marzo scorso, cioè dopo aver avviato, con la delibera di giunta n°65 del 6 febbraio 2017, l’iter per l’adozione del PUG”. 

Inoltre, viene segnalato che gli elaborati del Pug allegati alla nota del 23 marzo scorso siano privi di firma da parte dei professionisti incaricati e del dirigente comunale all’Urbanistica (necessarie per rendere autentici quei documenti e avviare l’istruttoria richiesta).

“Dopo questa nota – chiarisce Salvemini – è ancora più evidente che Palazzo Carafa non ha il parere favorevole dell’Autorità di Bacino (che invece chiede importanti precisazioni) e che quello che si dichiara di voler proporre al Consiglio Comunale non è un PUG ma una bozza priva di elementi decisivi”.

Alla luce di ciò, il candidato del centrosinistra chiede che il Comune proceda senza indugio all’annullamento in autotutela della delibera per falso ideologico.

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