L’Istituto di ricerca sulla scuola inaugura la sede per il Mezzogiorno
Rappresentare il punto di riferimento nel Mezzogiorno per la ricerca educativa e l’innovazione scolastica. Con questo obiettivo è stato inaugurato ufficialmente oggi a Napoli il nucleo territoriale di Indire (Istituto Nazionale per la Documentazione, Innovazione e la Ricerca Educativa). Con l’occasione, sono stati resi noti i dati più significativi sulla scuola, sugli ITS (Istituti Tecnici Superiori), sul PON (Programma Operativo Nazionale)e sul programma Erasmus+ relativi alle regioni del Sud.
Nella sede di via Melisurgo,4 a Napoli sono intervenuti il Presidente di Indire, Giovanni Biondi, il neo assessore regionale alla Scuola e Politiche Sociali Lucia Fortini – alla sua prima uscita pubblica – Monsignor Gennaro Acampa, vescovo ausiliario di Napoli, il capo staff dell’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli, Cinzia Tina, i rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali del Sud, i Rettori degli atenei campani, i rappresentanti delle più importanti società italiane di pedagogia e didattica.
L’inaugurazione è stata inoltre l’occasione per ospitare parte della mostra fotografica “Barbiana e la sua scuola”. Si tratta di un progetto della Fondazione Don Lorenzo Milani, a cura di Sandra Gesualdi – direttore scientifico della FDLM – e di Pamela Giorgi – ricercatrice dell’Indire – dedicato proprio alla figura del sacerdote e alla scuola da lui fondata nel 1954 a Barbiana, un piccolo paese in provincia di Firenze. «Indire è un ente di ricerca nazionale con 90 anni di storia – ha dichiarato il Presidente Giovanni Biondi – ed è operativo sul fronte dell’innovazione didattica e della realizzazione di progetti educativi all’avanguardia nel sistema scolastico. L’inaugurazione del nucleo territoriale di Napoli è un passaggio importante nella strategia di crescita dell’Istituto che vuole ulteriormente rafforzare il rapporto con i vari soggetti della scuola operanti nel Mezzogiorno».
I DATI SULLA PUGLIA
PROGETTI DI FORMAZIONE PER DOCENTI – Nel corso dell’ultima programmazione europea l’Indire ha realizzato in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia progetti di formazione finanziati dal MIUR con fondi UE (PON FSE 2007/2013 – Competenze per lo sviluppo) rivolti ai docenti della scuola primaria, secondaria di I grado e del biennio della secondaria di II grado. Indire ha elaborato il modello formativo, preparato i tutor, sviluppato la piattaforma di e-learning. I corsi sono stati erogati in presenza, nelle scuole più vicine al luogo di lavoro dei docenti, e online nell’ambiente dedicato. I progetti sull’educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue, sull’educazione scientifica, sulla matematica e sulle lingue (italiano e lingue straniere) in una dimensione europea nel quadriennio 2009-2013 hanno formato 6146 docenti, di cui 1616 in Puglia. Il 46% dei docenti coinvolto ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, mentre il 43% tra i 50 e i 60 anni. Solo nell’ultima annualità 2012-13, la Puglia ha formato 200 docenti nelle 4 discipline. Sempre con finanziamenti PON, il progetto DIDATEC ha avuto l’obiettivo di sostenere e agevolare l’integrazione delle tecnologie nella didattica, grazie a un’offerta formativa di oltre 170 learning object. In totale sono stati formati circa 15 mila docenti, di cui oltre 3 mila in Puglia, con Bari (1086) che si piazza al terzo posto per numero di iscritti tra le province del Sud. In totale, la quota principale degli iscritti ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni. Tra livello base e avanzato, nelle 4 regioni sono stati attivati 579 corsi, di cui 123 in Puglia (21,2%). La più alta concentrazione riguarda le aree metropolitane del Mezzogiorno, con Bari che da sola vanta 43 corsi attivati (7,4%). Il tasso di abbandono aumenta ovunque al crescere dell’età, in Puglia dal 21,6 al 29%.
PROGETTO VALES – finanziato nelle 4 regioni con fondi PON, l’Indire ha formato 92 esperti che hanno condotto la sperimentazione nelle scuole per potenziare il sistema di valutazione e miglioramento delle performance italiano e allinearlo alle esperienze più avanzate in ambito internazionale. Sono 189 scuole delle regioni del sud che hanno partecipato a questa attività; di queste 46 in Puglia. Questi istituti hanno sperimentato le varie fasi – autovalutazione, valutazione esterna e miglioramento – che sono state poi introdotte nel nuovo sistema nazionale di valutazione italiano e di cui si è discusso nel convegno internazionale che Indire ha organizzato il 14 e 15 maggio scorso a Napoli.
ISTITUTI TECNICI SUPERIORI – Un dato interessante riguarda la diffusione degli Istituti Tecnici Superiori nel Sud. Gli ITS sono istituti ad alta specializzazione tecnologica non universitaria di collegamento tra scuola e mondo del lavoro in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività in Italia. L’Indire, su incarico del MIUR, realizza la Banca dati nazionale degli ITS per monitorare le attività e favorire il miglioramento continuo del sistema. In Italia gli ITS sono 75, di cui 5 in Sicilia, 4 in Calabria, 3 in Campania e in Puglia. In queste 4 regioni i corsi attivati sono complessivamente 54, con 1.253 corsisti. I diplomati in tutta Italia sono 2.494, di cui 348 tra Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Attualmente i corsi attivi a livello nazionale sono 204 e sono frequentati da 3.975 studenti. Sono 30 in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia i corsi attivi, frequentati da 552 studenti, e sono così suddivisi: 3 dell’area dell’Efficienza Energetica, 7 dell’area della Mobilità sostenibile, 4 dell’area delle Nuove tecnologie della vita, 8 dell’area delle Nuove tecnologie per il made in Italy, 2 dell’area delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, 6 dell’area delle Tecnologie innovative per beni e le attività culturali – Turismo.
MOVIMENTO AVANGUARDIE EDUCATIVE – Indire sostiene l’innovazione nella scuola italiana con il Movimento delle Avanguardie Educative, la rete aperta a tutti gli istituti scolastici, che vuole portare a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola. Il movimento conta attualmente 200 istituti, di cui 13 provenienti dalla Puglia. Tra questi, 2 tra le 22 scuole capofila e fondatrici delle Avanguardie, l’IIISS “Ettore Majorana” di Brindisi e il Liceo Linguistico e Istituto Tecnico Economico Statale “Marco Polo” di Bari.
PIANO DI FORMAZIONE PER DOCENTI NEOASSUNTI – L’Istituto, inoltre, ha accompagnato la formazione iniziale dei docenti, che nell’anno scolastico 2014/2015 in Italia è stata affrontata da 28716 neo-immessi in ruolo, di cui 1400 della Puglia. Il Piano di Formazione è stato condotto dalla Direzione Generale per il Personale scolastico del Miur, con la collaborazione di Indire che ha realizzato la piattaforma tecnologica e offerto assistenza online sulle attività di documentazione, monitoraggio delle varie fasi, accesso a risorse didattiche digitali e sviluppo della pratica professionale riflessiva.
PROGRAMMA ERASMUS+ – La Puglia è una regione a forte vocazione europea come dimostrano i dati dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire. Nel settore scuola sono circa 553 gli insegnanti e gli alunni coinvolti in incontri e scambi in 24 progetti e collaborazioni in partnership internazionali. Saranno 31 le
borse di mobilità per docenti in partenza per un corso di formazione o un periodo di codocenza in scuole europee. Sempre in Puglia, i gemellaggi elettronici eTwinning confermano il trend di crescita mostrato a livello Italiano. Oltre all’aumento nelle registrazioni, con 2.154 insegnanti iscritti (+33% rispetto a fine 2013), si registrano incrementi significativi anche nei progetti didattici, arrivati a 1.230 (+19%). La crescita di eTwinning nella regione è legata a una maggiore attività promozionale svolta sul territorio con eventi organizzati e moderati dagli Ambasciatori eTwinning in Puglia. Riguardo al settore Università, l’anno accademico 2013/2014, ha segnato un record per la regione con 987 studenti pugliesi in Erasmus, di cui 791 partiti per studio e 196 per tirocinio in imprese europee. Nel complesso sono 11 gli Istituti di istruzione superiore pugliesi coinvolti; la più attiva è stata l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con 440 studenti Erasmus (417 per Studio e 23 in tirocinio). All’ateneo barese segue l’Università del Salento con 274 studenti in uscita (187 per Studio e 87 per tirocinio); quindi Politecnico di Bari con 132 studenti (89 per Studio e 43 in tirocinio); quarta l’Università di Foggia con 87 studenti (52 per Studio e 35 in tirocinio). Lo studente Erasmus pugliese ha un’età media di 23 anni e nel 55% dei casi è una studentessa. Il 75% sceglie come destinazione per studio Spagna, Francia, Germania e Polonia, con una permanenza media di 7 mesi; si privilegia, nell’ordine, Regno Unito, Spagna, Germania, Belgio per i tirocini che in media durano 4 mesi. Se si guarda all’accoglienza di studenti europei, sono stati 623 i giovani europei presenti nelle università pugliesi. Gli studenti, che nel 68% dei casi sono ragazze, arrivano principalmente da Spagna, Polonia, Turchia, Francia e Romania, in media hanno 22 anni e mezzo e restano negli atenei della regione circa 7 mesi.