venerdì, Aprile 19, 2024
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PRIMA UNIONE CIVILE A LECCE: OFFICERÀ L’ASSESSORE ANDREA GUIDO

PRIMA UNIONE CIVILE A LECCE: OFFICERÀ L’ASSESSORE ANDREA GUIDO

“In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”. Per la prima volta a Lecce, finalmente, sarà pronunciata questa frase per costituire ufficialmente l’unione tra 2 innamorati.

È fissata per questo venerdì mattina l’unione tra Giuseppe e Mino, si tratta della prima unione civile tutta leccese da quando è in vigore la Legge n.76. Il nuovo istituto giuridico italiano verrà celebrato per la prima volta in città presso la sede comunale, al cospetto di un pubblico ufficiale con tanto di fascia tricolore. Ruolo che, per questa grande prima, sarà dell’assessore all’ambiente Andrea Guido.

A seguito, nel maggio di questo anno, dell’approvazione della legge 76/2016 il Comune di Lecce si è rapidamente adeguato alle nuove disposizioni ed è stato in grado di corrispondere, nei tempi previsti, alle richieste di unione civile pervenute.

La prima questo venerdì. Ma sono già in programma altre due unioni.

“Da tempo – afferma l’assessore Guido – il nostro Paese attendeva una normativa chiara che sancisse il riconoscimento pubblico, anche sul piano giuridico, di diritti e doveri di ogni coppia che, nell’amore, nel rispetto e nel reciproco sostegno, decida di condividere la vita. La legge approvata lo scorso maggio rappresenta dunque un primo passo, ancora timido dal mio punto di vista, verso il pieno riconoscimento della molteplicità di famiglie, che di fatto sono già presenti nella nostra società. Per me sarà davvero – e senza alcuna retorica – un grande piacere ed un vero onore costituire la prima unione civile del nostro Comune e partecipare alla festa di due persone che si amano e che, dopo tanti anni di vita insieme, vedono oggi riconosciuta e costituita ufficialmente la loro unione”.

La cerimonia di costituzione dell’unione civile si aprirà con la lettura del comma 11 della legge 76/2016: “Con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”. E sarà poi data lettura del comma 12: “Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato”. Si chiuderà con un classico adattato: “In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”.

“Si tratta di un passo doveroso anche per una città conservatrice come la nostra – ha fatto sapere, inoltre, Andrea Guido – Anche se questa, secondo me, è una faccenda che va analizzata soprattutto da un punto di vista nazionale. La Legge 76 fa fare all’Italia un passo in avanti sui diritti dopo anni in cui siamo rimasti fanalino di coda in Europa e, al di là di quello che poteva essere, e delle modifiche apportate durante l’iter parlamentare, rappresenta un punto di svolta. Mi sento onorato, naturalmente, ad essere il primo amministratore della città a celebrare questo nuovo istituto giuridico. Forse una delle pochissime cose buone che questo governo ci avrà lasciato alla fine del suo mandato. Ho sempre creduto nei buoni sentimenti. Ho sempre creduto nell’uguaglianza. Ho sempre creduto nella Costituzione che oggi più che mai va difesa dagli attacchi di chi la vuol piegare ai suoi scopi. Non dimentichiamo l’articolo 2, relativo ai diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali e all’uguaglianza dei cittadini senza distinzione di sesso, e l’ articolo 3, sulla pari dignità sociale dei cittadini senza distinzione di sesso. Ho sempre avuto fiducia nel prossimo. Ed è per questo – ha concluso l’assessore leccese – che non credo si debba avere tutta questa paura del fenomeno della pratica dell’utero in affitto. Cosa costa a tutti noi credere veramente nell’amore? Non costa nulla. E ci aiuta a riacquistare un po’ di fiducia nel futuro. Visti i tempi che viviamo”.

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