giovedì, Marzo 28, 2024
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Presunti abusi a Porto Miggiano, chieste nove condanne

Presunti abusi a Porto Miggiano, chieste nove condanne

La Procura di Lecce ha chiesto la condanna per nove persone nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi edilizi nella baia di Porto Miggiano, suggestivo tratto di costa adriatica ricadente nell’area del Comune di Santa Cesarea. Le accuse, a vario titolo, sono distruzione e deturpamento di bellezze naturali e falso ideologico in atto pubblico. La pubblica accusa ha invocato un anno di reclusione per l’ex sindaco di Santa Cesarea Terme Daniele Cretì, per il geometra Salvatore Bleve, dirigente dei Lavori pubblici del Comune e responsabile unico del procedimento; per Maria Grazia Doriana, amministratore unico della società che ha eseguito i lavori; per Daniele Serio, direttore dei lavori; per l’architetto Francesca Pisano; per Giovanni Bosco, 59enne di Palermo; Mario Rotolo, 61enne di Monopoli; Francesco Leo e Antonio De Fazi autori del progetto. Chiesta l’assoluzione, invece, per Luigi Stanca.

I lavori eseguiti sulla scogliera, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, con tre milioni di fondi pubblici avrebbero irrimediabilmente danneggiato la falesia creando anche dei rischi per la fruizione dei bagnanti andando ad incidere sulla stabilita idrogeologica dell’intero tratto di costa.

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