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PRESEPE CITTADINO, GLI ARTIGIANI LECCESI DELLA CARTAPESTA RESTAURANO I PUPI E LI RIPORTANO AL VECCHIO SPLENDORE

Furono 10 gli artigiani leccesi della cartapesta che lo scorso febbraio risposero all’appello lanciato dall’allora assessore comunale Andrea Guido attraverso le pagine di Facebook e con cui l’amministratore chiedeva aiuto per la manutenzione e il restauro dei personaggi che compongono il presepe cittadino.
Nei mesi trascorsi i maestri hanno recuperato gratuitamente 16 elementi in cartapesta realizzati 16 anni fa e che, dopo tante edizioni, necessitavano di accurati interventi di ripristino e restauro. Si è trattato di interventi importanti, nella maggior parte dei casi volti alla ricostruzione non solo del vestiario dei personaggi, ma di interi arti o degli stessi volti, i quali hanno subito danni ingenti per via dell’esposizione alla pioggia, alla neve, al freddo e alle intemperie in genere.
In base ad un accordo sottoscritto con Guido, gli artigiani che hanno aderito all’iniziativa hanno avuto tempo fino alla fine dello scorso novembre per effettuare tutti gli interventi necessari a riportare i pupi allo status originario. In tempo utile, quindi, per l’allestimento del Natale 2017.
“Dopo 16 anni di utilizzo i pupi del presepe dell’Anfiteatro Romano erano ridotti davvero male – commenta il consigliere Guido – chi meglio dei nostri maestri della cartapesta avrebbe potuto restituire il vecchio splendore a queste bellissime opere d’artigianato leccese? Sono soddisfatto per l’entusiasmo e il calore con cui i maestri leccesi hanno risposto all’appello. E ancora di più per come hanno saputo recuperare le statue. Grazie davvero a Dante Vincenti di Dan’Art Cartapesta, Gianpaolo Buscicchio della Bottega del Restauro, Carmelo Schipa, i giovani Gabriele D’AurelioGaetano De Pascali e Marina Micelli, allievi del Prof. Mario Didonfrancesco, Stefania Guarascio del laboratorio Terra, Carta, Fuoco, Rosaria Pallara del Laboratorio Cartapesta, Carmen Rampino e Gigi Baldari del Museo Misteri e Memoria. Quando lanciai l’iniziativa, poco meno di un anno fa, fu un passaparola generale. Maestri, allievi, imprenditori dell’artigianato e amici in genere mi sommersero di offerte. A chi più voleva portare il suo contributo all’iniziativa. A chi più mi indicava altri amici disponibili e laboratori volenterosi di poter dare una mano. Fiero di essere leccese anche per questo. Unica nota negativa, per quest’anno, la delusione avuta quando ho appreso che la nuova amministrazione decideva di interrompere la tradizione dell’allestimento nell’Anfiteatro, diventato ormai un simbolo del Natale leccese. Anche perché, grazie all’aiuto di un amico imprenditore, ogni anno sono riuscito ad assicurare la visibilità del presepe anche ai cittadini diversamente abili con l’installazione di una pedana panoramica”.
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