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PREMIO TEATRALE NAZIONALE CALANDRA

Serata conclusiva per il Premio Calandra 2015:

GRAN FINALE CON I RACCUNTI E LA MAGIA DEL VIDEO MAPPING A TUGLIE   

Ultimo spettacolo fuori concorso venerdì 31 luglio 2015 alle ore 21.00 in piazza Garibaldi a Tuglie. In scena la Compagnia “CALANDRA”, organizzatrice del Premio, con lo spettacolo “RACCUNTI”, di Antonio Giuri e Patrizia Miggiano, per la regia di Giuseppe Miggiano. Al termine dello spettacolo la suggestiva proiezione sul campanile di Piazza Garibaldi a cura dei video artist Piero Schirinzi, Andrea Raho e Giuseppe Donadei. Infine gli interventi delle autorità e le PREMIAZIONI DELLE COMPAGNIE VINCITRICI. Interverranno: Salvatore SELCE (responsabile organizzativo Compagnia Teatrale Calandra), Massimo STAMERRA (Sindaco di Tuglie), il Dott. Antonio GABELLONE (Presidente della Provincia di Lecce) e Annamaria CARELLA (Responsabile Fita Puglia).
 
Si conclude la Decima Edizione del PREMIO TEATRALE NAZIONALE CALANDRA 2015, che ha visto esibirsi cinque spettacoli e Compagnie teatrali provenienti da Trento, Taranto, Ancona e Cuneo, dal 24 al 31 luglio 2014. Cinque intense serate per la fase finale del Premio Teatrale Nazionale che da dieci anni porta il teatro di ricerca e narrazione nel cuore del Salento.
Uno spettacolo dolce, malinconico e divertente sul filo dei racconti e delle radici del Salento sarà al centro della serata conclusiva della Decima Edizione del PREMIO TEATRALE NAZIONALE CALANDRA 2015.
Ognuno di noi, che lo sappia o meno, dovunque vada si porta dentro tutti i racconti che un paese ci soffia addosso, come fa il vento di scirocco. Storie e personaggi che non lambiscono solo la nostra pelle ma ci penetrano, fin dentro la nostra carne, e diventano noi stessi, mentre noi diventiamo loro, non importa quante coperte o cappotti la vita ci abbia messo addosso. Così ogni pietra, ogni odore o suono, si confondono con il nostro sguardo mentre ci guardiamo allo specchio.
Calandra mette in scena cinque attori e tante di quelle infinite storie, accompagnate dalle melodie originali eseguite dal vivo da Federico Della Ducata e con la regia di Giuseppe Miggiano.
C’era una volta  lu Toti, lo scemo, che raccontava di quando i soldati polacchi, durante la guerra, un giorno volevano portarsi con loro la statua della Madonna, mentre i bambini giocavano per strada a fare i mostri con le scorze delle noccioline. E c’erano i fuochi d’artificio che si confondevano con le stelle e chi ne contava di più vinceva un premio. C’era il vecchio professore che si ricorda di quando le ragazze raccoglievano le olive e, ogni tanto, andavano a letto col padrone. C’erano i vecchi frantoi ipogei, le oscure grotte nelle quali durante l’inverno gli operai,  li trappitari e lu nachiru, restavano rinchiusi per mesi come l’equipaggio di una nave durante una lunga traversata al buio verso il centro della terra. Poi c’erano la Pippi te l’ove, il vecchio mendicante che parlava con Gesù Bambino, il carnevale, le  caremme, le curti nelle quali i bambini giocavano fino a sera, fino a quando le mamme urlando li richiamavano in casa.
Da qualche parte c’erano anche i racconti delle nonne, che spaventavano i più piccoli con le storie te lu Moniceddhru, te lu Menzuculu o te lu Nanniorcu. C’erano le masserie e le campagne di notte che confinavano con il paese solo per  una  sottile linea invisibile che non faceva più distinguere la realtà dal sogno. E che si fosse adulti, bambini, santi o dei, non faceva differenza, perché si era tutti parte di una medesima storia.
Al termine dello spettacolo, Piazza Garibaldi verrà magicamente trasformata in altri luoghi reali e immaginari, un’allucinazione visiva resa possibile dai video artist Piero Schirinzi, Andrea Raho e Giuseppe Donadei e al video mapping proiettato sul Campanile e sugli edifici intorno e tra il pubblico.
Il PREMIO TEATRALE NAZIONALE CALANDRA giunto alla sua Decima Edizione, è divenuto uno dei più importanti e più suggestivi appuntamenti per il teatro off di ricerca e di narrazione in Italia.
La location dell’evento è stata ancora una volta la splendida cornice di Piazza Garibaldi a Tuglie, un vero e proprio teatro all’aperto incastonato in uno dei più evocativi e magici centri storici di tutto il Salento.
Organizzato, come di consueto, dalla Compagnia Teatrale Calandra, in collaborazione con il Comune di Tuglie e con la Provincia di Lecce, il Premio quest’anno è giunto alla sua fase finale con un Programma ancora più ricco composto da cinque spettacoli realizzati da Compagnie provenienti da tutta Italia. La concomitante Mostra collettiva di arti figurative “CARPìE – Miscellanea Visiva”, allestita nei giardini del Museo dell’Arte Contadina del Comune di Tuglie, per una settimana ha visto inoltre la partecipazione delle opere di 12 dei migliori illustratori e artisti provenienti da tutto il territorio pugliese, rendendo il Premio Calandra un happening culturale di ancora maggiore rilevanza e richiamo nel panorama degli eventi dell’estate salentina. Gli artisti in esposizione sono: Valter Greco, Andrea Calzolaro, Noemi De Feo, Enzo De Giorgi, Vincenzo Sanapo, Luisa Nascosto, Massimiliano di Lauro, Domenico Scalisi, Valeria Puzzovio, Luana Vincenti, Andrea Raho, Piero Schirinzi.
Quattro le Compagnie nazionali pervenute alla fase finale del Premio, provenienti da Cuneo, Ancona, Trento e Taranto, con spettacoli eterogenei sia per contenuto che per linguaggi e interpretazioni registiche.
“Arrivati alla Decima Edizione del Premio Calandra, Tuglie mira a porsi e a divenire sempre di più uno degli appuntamenti più suggestivi per il teatro in Puglia”, dichiara Salvatore Selce, Responsabile organizzativo della Compagnia Calandra. “Cinque serate che lasceranno ancora una volta sicuramente il segno negli occhi e nel cuore del pubblico”.
“Ancora una volta il pubblico, i vicoli e gli attori si confonderanno in un’unica messinscena che coinvolgerà e racconterà il teatro contemporaneo e la società a se stessa”, dichiara Giuseppe Miggiano, regista della Compagnia Calandra. “E’ questa la magia del Premio, in uno dei più suggestivi angoli del Salento. Uno spettacolo nello spettacolo creato dagli stessi abitanti del borgo antico, dai vicoli caratteristici, dagli attori e dai tecnici sin dalle prime ore del pomeriggio, mentre la scenografia prende vita, gli artisti provano sul palco e gli spalti vengono lentamente occupati dal pubblico. Una magia che continua a sera, quando le luci sulla piazza si spengono e si illumina il palcoscenico, e che si concluderà con la proclamazione dello spettacolo vincitore”.
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