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Premio Letterario Internazionale Vittorio Bodini

 I vincitori Mussapi, Girimonti Greco, Camilleri, De Nardis, Rizzo

Il Premio “Poesia” a Roberto Mussapi, il Premio “Traduzione” a Giuseppe Girimonti Greco, Un Premio speciale ad Andrea Camilleri. Riconoscimenti anche a Luigi De Nardis e Fiorella Rizzo

Al Teatro Apollo di Lecce la cerimonia di premiazione, sabato 14 ottobre 2017 alle 20.30

Si è svolta questa mattina, all’Open Space di Palazzo Carafa a Lecce, la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Premio Letterario Internazionale “Vittorio Bodini”.
Sono intervenuti: il sindaco della Città di Lecce Carlo Salvemini, l’assessore alla Cultura della Città di Lecce Antonella Agnoli, Valentina Bodini, il Prof. Lucio Giannone, Antonio Minelli, direttore artistico della cerimonia di premiazione. L’assessore regionale Loredana Capone non ha potuto partecipare per un imprevisto, ed ha inviato una sua dichiarazione sul premio.
Valentina Bodini: “Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare il progetto del Premio nel nome di mio padre. L’emozione provata con Camilleri mi ha fatto pensare che, se fosse stato vivo mio padre, avrei avuto accanto a me una figura di quello spessore. Voglio che il Premio Letterario apra alla cultura, non solo per la letteratura, ma per tutte le espressioni dell’arte. Spero che il Premio possa rappresentare in modo esemplare un momento di alta cultura e innovazione per tutta la città di Lecce ma anche per tutta la Regione, territorio spesso complicato e difficile.”

Lucio Giannone: “Vittorio Bodini è il maggiore interprete della nostra terra, ha avuto contatti con la cultura europea. Non è uno scrittore provinciale, ha messo al centro della sua opera il sud, in anni difficili. Si è impegnato direttamente, soffrendo anche una sorta di emarginazione da questa città. Bodini è stato un grande poeta e un grande traduttore, ma anche un grande narratore e il Centro Studi intende restituire alla memoria di tutti ogni aspetto della sua produzione”.

Carlo Salvemini: “Bodini è figura di intellettuale moderno che questa città ha il dovere di ricordare, valorizzare e far conoscere. Nel momento in cui si affermano valori come l’appartenenza locale, Bodini, il cui rapporto con la città viene definito irrisolto, ci ricorda quanto contino il rapporto col mondo e la lettura delle cose da punti diversi e più alti. Un premio si misura dalla qualità del comitato scientifico e dalla capacità di reggere al tempo e questo premio è esperienza culturale di valore enorme, anche per il recupero della propria memoria. Voglio ricordare che Bodini fu anche un grande traduttore e senza le traduzioni le lingue nazionali sarebbero un fortino inespugnabile e non ci sarebbe la cultura per come oggi la conosciamo.”

Antonella Agnoli: “Confrontandomi con Valentina Bodini e i membri del Centro Studi ho percepito che c’è una voglia enorme di valorizzare l’opera del Bodini scrittore e poeta, che sono gli aspetti di lui meno conosciuti. Bisognerebbe affidare ai poeti anche la traduzione della prosa, come disse Maria Luisa Speziali, per il ritmo e l’armonia nella composizione. Sono sempre alla ricerca dei modi per allargare il raggio di interesse della prosa, il tema importante è proprio quello anticipato da Camilleri: trovare il modo per creare il contagio epidemico della cultura che se diffuso non trova vaccini. Mi piacerebbe che tra questa e la prossima edizione del Premio, leggessimo il Don Chisciotte di Bodini, coinvolgendo i cittadini.”

Loredana Capone: “Sulle pianure del sud non passa un sogno” scriveva Vittorio Bodini. Noi vogliamo, invece, che questo sogno passi, che si radichi sulle nostre pianure, perché si possa tornare a scommettere sulla bellezza, sulla cultura, sulla conoscenza. Affinché questo avvenga, però, occorre crederci e investirci. Insieme possiamo dare valore al nostro grande patrimonio materiale e immateriale, di cui Bodini fa parte, per far sì che questo divenga strumento di investimento economico. L’investimento sulla cultura per la Regione Puglia è un investimento strategico, lo abbiamo dimostrato in questi anni, in questo mesi, con le importanti risorse messe in campo a favore della cultura e dello spettacolo. Lo stiamo facendo con il Piano strategico della cultura che prpprio ai grandi di Puglia dedica una parte rilevante. Quei grandi che con le loro opere hanno costruito la coscienza di un popolo. Quei grandi di cui Vittorio Bodini fa parte a pieno titolo.”

Al Teatro Apollo di Lecce la cerimonia di premiazione, sabato 14 ottobre 2017 alle 20.30

 

Sono il poeta Roberto Mussapi e il traduttore Giuseppe Girimonti Greco i vincitori della quarta edizione del Premio Internazionale “Vittorio Bodini”, rispettivamente per la poesia con il libro La piuma del Simorgh, edito da Mondadori nella collana Lo Specchio, e per la traduzione con il libro Vertiginedi Julien Green pubblicato da Nutrimenti.

CAMILLERI 2

Un premio speciale sarà inoltre assegnato ad Andrea Camilleri, il celeberrimo scrittore autore, tra le altre cose, della saga poliziesca del commissario Montalbano, per il rapporto di amicizia che lo ha legato a Vittorio Bodini.

Due riconoscimenti saranno assegnati anche alla memoria di Luigi De Nardis, illustre francesista Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma e amico di Bodini, e Fiorella Rizzo, artista visiva le cui istallazioni hanno impreziosito alcune edizioni del Premio.

Il Premio Letterario Internazionale “Vittorio Bodini” è promosso e organizzato dal Centro Studi Vittorio Bodini con il Patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, della Città di Lecce, della Città di Nardò, dell’Università del Salento e di Besa editrice.

I vincitori saranno premiati sabato 14 ottobre, quest’anno in un luogo di particolare prestigio: il Teatro Apollo, restituito ai cittadini lo scorso febbraio dopo oltre trent’anni di chiusura e un restauro durato dieci anni. La serata prenderà il via alle 20.30 e sarà condotta dal giornalista Antonio Caprarica con la partecipazione di uno dei nomi più affermati del teatro italiano, l’attrice e regista Daniela Poggi.

Nel corso della serata sarà trasmessa l’intervista integrale inedita ad Andrea Camilleri – che non potrà essere presente – realizzata nella sua casa romana a cura del Centro Studi Vittorio Bodini con la collaborazione di imovepuglia.tv.

La cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Letterario Internazionale, con la direzione artistica di Antonio Minelli, indaga il rapporto che Vittorio Bodini ha avuto con l’Andalusia, tracciando un filo conduttore tra la regione spagnola e il Salento. Si inseriscono in questo filone le letture di brani di Bodini tratti da Barocco del Sud e Corriere spagnolo, gli interventi musicali, tra canti popolari e flamenco, che vedono protagonisti la cantautrice salentina e voce de La Notte della Taranta Alessandra Caiulo, la danzatrice Maristella Martella e la band “Flamenco nuestro”.

Il Premio

Il Premio Letterario Internazionale “Vittorio Bodini” è assegnato a opere edite in lingua italiana e si articola in due sezioni dedicate alla poesia e alla traduzione con due rispettivi contributi in denaro. Il Premio prevede anche tre premi speciali assegnati a personalità che si sono adoperate in favore della divulgazione del nome di Bodini e della sua opera: il premio La Luna dei Borboni, il premio Le mani del Sud e l’Omaggio alla Memoria.

Numerosi autori e le maggiori case editrici hanno partecipato nelle quattro edizioni: moltissimi volumi pervenuti al vaglio della giuria sono stati pubblicati da editori noti e importanti come Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Adelphi, Garzanti, Marsilio, Sellerio, e altri ancora. E tra i nomi dei partecipanti spiccano poeti come Franco Marcoaldi, Chandra Livia Candiani, Anna Maria Carpi, Umberto Piersanti, Roberto Mussapi, Cesare Viviani, Gezim Hajdari e traduttori dalla riconosciuta bravura come Michele Mari, Susanna Basso, Gianni Pannofino, Ilide Carmignani, Anna Mioni Elena Cappellini, Ottavio Fatica, Anna Linda Callow e numerosi altri.

Protagonisti del Premio da vincitori, nelle scorse edizioni, sono stati Valerio Magrelli e Fabio Pusterla, Matteo Colombo e Nicola Crocetti, Vivian Lamarque e Massimo Bacigalupo.

La Giuria

La Giuria è composta da eminenti personalità dell’accademia italiana e internazionale e da professionisti dell’editoria ed è presieduta dalla prof.ssa Anna Dolfi, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Firenze. I membri: Laura Dolfi, Luciano Formisano, Giancarlo Quiriconi, Beatrice Sica, Francesco Cataluccio, Pasquale Guaragnella, Camillo Faverzani, Antonio Caprarica, Antonio Lucio Giannone, Livio Muci, Valentina Bodini.

 

Il Centro Studi

Il Centro Studi Vittorio Bodini, presieduto da Valentina Bodini, figlia e unica erede di Vittorio, è stato istituito con l’intento di promuovere la conoscenza dell’opera letteraria di Vittorio Bodini attraverso molteplici attività culturali, artistiche ed editoriali. Da quattro anni i componenti del Centro Studi operano nel tentativo di restituire a Vittorio Bodini, poeta tra i più originali e significativi del Novecento e tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola, spazi e riconoscimenti consoni alla sua memoria.

Dal 2017 al Centro Studi è stata affidata una sede permanente a Nardò, nel Castello degli Acquaviva, dove è esposta la mostra permanente multimediale dell’uomo e del letterato dal titolo “Viviamo in un incantesimo. Vittorio Bodini tra letteratura e vita” a cura di Antonio Minelli. L’attività sin qui intrapresa sarà divulgata anche attraverso gli atti del Convegno Internazionale su Vittorio Bodini, tenutosi in occasione dei cento anni dalla nascita del poeta e traduttore, di recente pubblicazione per i tipi di Besa editrice.

Vittorio Bodini nasce a Bari il 6 gennaio 1914 da una famiglia di origine e tradizioni leccesi. È uno dei più significativi e originali scrittori italiani del Novecento. Poeta, narratore, critico, operatore culturale, è ritenuto unanimemente uno dei più raffinati interpreti e traduttori della letteratura spagnola.

I premiati e le opere

Vertigine di Julien Green, tradotto da cinque professionisti guidati da Giuseppe Girimonti Greco

Editore: Nutrimenti

Venti racconti di Julien Green che esplorano varie strade e sperimentano diversi modi di mettere in scena il mistero, il fantastico e il perturbante. Racconti che attraversano tutto il periodo d’oro dello scrittore francese, composti tra il 1920 e il 1956 e raccolti in volume per la prima volta nel 1984. Molti di questi scritti hanno in comune, come suggerisce il titolo della raccolta, quell’istante di vertigine capace di scuotere una vita e cambiare un destino. Con questa edizione dei racconti di Julien Green si ripete l’esperienza di traduzione collettiva già apprezzata in Viaggiatore in terra. A tradurre i racconti cinque voci diverse: tre esperti traduttori (Giuseppe Girimonti Greco, Lorenza Di Lella e Francesca Scala) e due scrittori colti e raffinati come Ezio Sinigaglia e Filippo Tuena.

Giuseppe Girimonti Greco è nato nel 1973 a Martina Franca (TA), laureato in Letteratura. Dopo due lunghi soggiorni in Francia, fra il 1998 e il 2005, diventa traduttore di narrativa francese. Lavora per varie case editrici (soprattutto per Adelphi) e continua a studiare (soprattutto Proust). Contrattista presso l’Università degli studi di Milano, è anche insegnante di materie letterarie.

La piuma del Simorgh di Roberto Mussapi – Editore: Mondadori, collana Lo Specchio

Mussapi prosegue, con l’impeccabile lucidità del visionario autentico, nella costruzione d’incanto dei suoi sapienti percorsi di narrazione lirica. Innumerevoli sono le figure e i personaggi in cui coinvolge il lettore nelle diverse sequenze, nei diversi “sogni”, di questo suo nuovo libro, dove, come ha scritto Yves Bonnefoy, torna a porsi in uno «spazio di poesia antropologica aperta alle proposte di differenti culture». Presenze che possono essere quelle dell’eroe Achille, della piuma del Simorgh, l’uccello divino della mitologia persiana, o quelle di grandi autori d’oggi come Wole Soyinka o lo stesso Bonnefoy, di artisti del nostro tempo, come Marco Nereo Rotelli o Omar Galliani, ma anche figure direttamente prelevate dalle più grandi e più note fiabe, a cui il poeta dedica un capitolo, fino al racconto in versi dedicato a Maria. E insieme allude al grande cinema di Kurosawa, torna su opere poetiche remote e mirabili. Il tutto si articola, si integra e compone nell’equilibrio alto della voce, nel gioco dei ritmi, e dunque nel grande “segreto della forma”.

Roberto Mussapi (Cuneo, 1952), è poeta tra i nostri più affermati, già autore di opere uscite nello Specchio, ha pubblicato il volume di versi riassuntivo “Le poesie” (Ponte alle Grazie, 2014), curato da Francesco Napoli, con gli autorevolissimi interventi di Wole Soynka e Yves Bonnefoy. Ha scritto anche testi teatrali e saggistici.

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