Il ventinovenne deceduto nell’estate del 2014 investito da una Daewoo Matiz.
Si e’ celebrata l’udienza innanzi gup dott. Giovanni Gallo a seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal p.m. dott. Carducci. L’accusa era ed è rimasta di omicidio colposo aggravato dalla violazione di numerose norme del codice della strada.
L’imputata Marta M. procedeva in senso vietato – secondo la ricostruzione degli inquirenti e sostenuta dalla Procura Salentina – ed invadeva la corsia dalla quale proveniva nello stesso momento il povero Sergio Bassani. Tesi questa fortemente sostenuta pure dal legale delle parti civili, l’avv. Francesco Toto, che ha chiesto un risarcimento di un milione di euro in favore della sorella e dei genitori della vittima. Partita questa che i legali Toto e Francesco D’Agata dovranno giocare in separata sede. Nessuna attenuante è stata riconosciuta dal GUP alla donna che investì Sergio Bassani, la quale pertanto ha patteggiato ottenendo con il rito premiale una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena oltre al ritiro della patente di guida per 8 mesi. Le fonti di prova prodotte dai procuratori dei parenti di Sergio, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che difende da anni anche le vittime della strada, spesso ricercando le verità, sembrano non lasciare spazio a dubbi circa l’evidenza delle responsabilità.
