Tutto tra noi è infinito” sbarca a Otranto

di Davide Tommasi

OTRANTO, 20 AGOSTO 2025 – Una serata densa di significato e partecipazione quella ospitata presso la Lega Navale di Otranto, che ha accolto l’incontro culturale “Tutto tra noi è infinito” con l’attore e regista Nicola Campiotti..L’evento si è inserito nel ciclo di iniziative dedicate al tema “Porto e inclusione”, riscuotendo un grande successo di pubblico.

A introdurre l’incontro è stato il Presidente della Lega Navale di Otranto, Paolo Forgione, che ha illustrato le attività svolte dall’associazione e ha sottolineato l’importanza del progetto proposto da Silvana Marrocco.

“Noi, come Lega Navale, non potevamo non accettare questa proposta. Anzi, ne siamo contenti: rappresenta appieno i nostri valori di apertura, cultura e solidarietà.”

La terrazza panoramica della Lega Navale, affacciata sull’area portuale, si è trasformata in una vera e propria location da cinema, capace di ospitare un pubblico numeroso e attento, coinvolto da un’atmosfera suggestiva, tra parole, immagini e riflessioni.

Presente anche l’amministrazione comunale di Otranto, rappresentata dall’Assessore al Bilancio Lorenzo Bello, il quale ha rivolto un saluto ai partecipanti, soffermandosi sul valore simbolico e sociale dell’iniziativa:

“Il porto di Otranto non è solo un’infrastruttura: per noi è storia, identità, ricchezza, ma soprattutto un simbolo di inclusione. È da qui che sono passate persone, vite, speranze, e da qui si continua a costruire un futuro aperto e accogliente.”

A seguire, l’intervento di Silvana Marrocco, ideatrice dell’incontro, che ha tracciato un’appassionata e toccante riflessione sul ruolo del porto come spazio culturale e umano, luogo di passaggi, incontri e opportunità. Con parole misurate e intense, Marrocco ha evidenziato come il mare e il porto rappresentino, da sempre, elementi centrali di dialogo tra popoli, simboli di un’umanità in cammino, aperta e solidale. Ha sottolineato come l’iniziativa “Tutto tra noi è infinito” sia nata con l’intento non solo di proporre un momento culturale di qualità, ma anche di stimolare una riflessione collettiva sul concetto di inclusione come pratica quotidiana e concreta, capace di unire generazioni, esperienze e sensibilità differenti. Il suo intervento ha restituito con chiarezza la visione di un porto non solo come infrastruttura logistica, ma come crocevia vivo e pulsante di storie e identità. La passione e la cura con cui ha progettato e promosso l’evento sono state riconosciute e apprezzate dal pubblico, che le ha tributato un sentito applauso. La sua figura, ponte tra cultura, impegno civile e territorio, è stata centrale nel dare forma a un momento di rara intensità emotiva e valoriale.

Con “Tutto tra noi è infinito”, Nicola Campiotti ha portato sul palco un messaggio di umanità e speranza, in perfetta sintonia con i temi del mare, del viaggio e dell’accoglienza, centrali nella storia e nell’identità della città di Otranto.

LEGA NAVALE E PORTO DI OTRANTO: STORIA DI UNA VOCAZIONE INCLUSIVA

Il primo documento scritto che fa riferimento al porto idruntino è il Periplum di Scilace di Carianda, databile al VI a.C., e testimonia il ruolo fondamentale di Otranto nei contatti tra Oriente e Occidente. Già in età del Ferro (IX–VIII sec. a.C.), gli scambi con il mondo greco erano intensi, confermati da scavi e ricerche condotti dall’Università del Salento e dalla Soprintendenza.

Nel corso dei secoli, sotto Romani, Longobardi, Bizantini, Normanni, Aragonesi e Spagnoli, il porto di Otranto ha mantenuto la sua centralità nei traffici commerciali e nei rapporti interculturali. Da qui partì la flotta di Federico II per la crociata del 1228, e da qui, nei secoli successivi, ripresero le rotte verso il Levante, la Dalmazia e il Montenegro. Con gli accordi commerciali del 1496 con Venezia, Otranto visse un vero apogeo economico.

Anche in epoche difficili, come sotto i Viceré spagnoli, Otranto riuscì a conservare scambi con città dell’Impero Ottomano, mantenendo viva una tradizione di accoglienza e apertura. Gli scambi comprendevano vino, olio, tele, cavalli e anche, tragicamente, schiavi.

Otranto fu protagonista anche nel XX secolo: nel 1999 accolse le prime imbarcazioni di profughi albanesi, segnando l’inizio di una nuova stagione di migrazioni che avrebbe trasformato la città, offrendo nuove sfide ma anche nuove possibilità.

Oggi, il porto di Otranto continua a essere non solo una porta d’accesso al mare, ma un luogo simbolico di transito, scambio e accoglienza. Un crocevia culturale dove la vocazione all’inclusione affonda le radici nella storia.

LA LEGA NAVALE DI OTRANTO: IL MARE COME INCONTRO

La Sezione di Otranto della Lega Navale Italiana, fondata nel 1966, è da sempre impegnata nella promozione della cultura del mare, dell’inclusione e del rispetto per l’ambiente.

Oggi più che mai, la Lega si distingue per il suo impegno nel rendere il mare accessibile a tutti, anche attraverso attività rivolte a persone con disabilità e collaborazioni con associazioni che promuovono la diversità, l’equità e l’integrazione. La sezione si pone come obiettivo quello di trasformare Otranto da “città sul mare” a “città di mare”, dove il mare è parte integrante della vita, della cultura e dell’identità collettiva.

NICOLA CAMPIOTTI E IL POTERE NARRATIVO DELL’INCLUSIONE

L’autore e regista Nicola Campiotti, classe 1982, laureato in Filosofia, è conosciuto per lavori come Sarà un Paese (documentario patrocinato da Unicef e Libera), Il mondo sulle spalle con Beppe Fiorello, e La stoccata vincente con Flavio Insinna. Ha lavorato per Rai Fiction e collabora con le Nazioni Unite per dare voce ai giovani impegnati nella lotta al cambiamento climatico.

Con “Tutto tra noi è infinito”, suo romanzo d’esordio edito da Sperling & Kupfer, Campiotti propone una profonda riflessione sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta, attraverso la storia di Teo Luci, un ragazzo segnato da un amore perduto e da un dolore che lo porta a confrontarsi con i fantasmi del passato.

Il romanzo, strutturato in tre parti – Bambino, Ragazzo e Uomo – è un viaggio interiore ricco di emozioni, simbolismi e consapevolezze. La narrazione si snoda tra la dolcezza degli affetti e la brutalità della vita, fino a un finale potente e sconvolgente, capace di lasciare il lettore senza fiato.

La manifestazione si è conclusa con la lettura scenica di alcuni estratti del romanzo, affidata a due interpreti d’eccezione: Stefania Rocca e Paola Pitagora, che con intensità e sensibilità hanno saputo restituire tutta la profondità emotiva dell’opera.Anche L’attore Ignazio Oliva, volto noto del cinema e della televisione italiana, ha impreziosito la serata con un’intensa performance interpretativa. Con la sua voce calda e penetrante, ha recitato alcune pagine tratte dal romanzo Tutto tra noi è infinito, restituendo con forza e delicatezza le sfumature emotive del testo. L’interpretazione di Oliva, densa di pathos e sensibilità, ha saputo emozionare il pubblico, creando un momento di rara intensità. L’attore, già protagonista in numerose produzioni di successo, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di entrare in sintonia profonda con il cuore delle storie, contribuendo a rendere l’incontro un’esperienza culturale e umana di grande valore.

Al termine dell’incontro, il pubblico ha potuto condividere un momento conviviale con l’autore e gli ospiti, grazie a un buffet di ringraziamento offerto dalla Lega Navale, chiudendo così una serata all’insegna dell’arte, della cultura e dell’inclusione.



Indietro
Indietro

UFFICIALE: Jamil Siebert è un nuovo difensore dell’U.S. Lecce

Avanti
Avanti

OROSCOPO DEL GIORNO