TÄRA sul palcoscenico del Concertone di Melpignano
Il Concertone della Notte della Taranta 2025, in programma il 23 agosto, accoglie quest’anno la giovane e potente voce di TÄRA, cantante italiana di origine palestinese, che sarà ospite sul palcoscenico di Melpignano.
In soli due anni di carriera, TÄRA ha saputo imporsi con un sound unico, capace di fondere l’R&B contemporaneo con le melodie e le sonorità della sua cultura d’origine. Il suo ultimo singolo, Offline, parte del progetto Arab’nB, è una dichiarazione di intenti: un genere nuovo, ancora poco esplorato in Italia. TÄRA è convinta che il suo approccio unico a tale genere, arricchito dalla lingua, dalle melodie e dalla visione della sua eredità culturale, rappresenti un contributo prezioso e innovativo sulla scena musicale italiana.
Italiana di seconda generazione, TÄRA canta le incertezze, le discriminazioni e gli stereotipi che la hanno accompagnata nel suo percorso di crescita, insieme all’orgoglio per le proprie radici. Elementi che insieme alla passione per l’R&B hanno contribuito a forgiare il suo stile, con testi trilingue in italiano, arabo e inglese che ben descrivono l’identità plurale di un’artista unica, tra le più promettenti del panorama musicale italiano.
Oggi, TÄRA è un’artista fiera della sua cultura, quella della comunità palestinese in Italia e impegnata a creare uno spazio sicuro per tutte quelle giovani donne e uomini che, come lei, hanno dovuto affrontare le sfide imposte da un contesto incapace di rappresentarli. Continua a creare musica che riflette la sua anima e che risuona con i sentimenti di una generazione in cerca di rappresentazione e autenticità. TÄRA è la seconda ospite speciale del Concertone ad essere annunciata, dopo il Canzoniere Grecanico Salentino che La Fondazione La Notte della Taranta ha voluto omaggiare in occasione dei 50 anni dalla nascita. Lo storico gruppo, fondato nel 1975 da Rina Durante si esibirà anche a Zollino il prossimo 17 agosto, in una delle tappe del Festival Itinerante, con il nuovo show “Il Mito” che prende il nome dalla celebre canzone composta dalla scrittrice salentina e musicata da Daniele Durante.