Tecnologia avanzata per salvare gli ulivi pugliesi minacciati
di Antonio Bruno
In un’Italia che cambia a ritmo sempre più serrato, a volte la modernità si trova a dover lottare per difendere ciò che è più antico e sacro. È questo il caso della Puglia, terra di ulivi millenari, simbolo di cultura, economia e identità nazionale. La Xylella fastidiosa, quel batterio subdolo e spietato, ha messo in ginocchio la nostra piana degli ulivi monumentali, causando un danno non solo ambientale, ma anche emotivo e culturale.
Ecco allora che il progetto Fixyll si presenta come un faro di speranza in questa battaglia. Non è solo tecnologia, non è solo scienza: è il tentativo di coniugare l’innovazione con la salvaguardia di un patrimonio irrinunciabile. Droni che volano alto, satelliti che scrutano da lontano, sensori iperspettrali che penetrano nelle foglie degli ulivi per scovare i primi segnali di sofferenza. È una guerra su più fronti, fatta di pixel, dati e analisi, ma soprattutto di passione per la nostra terra.
Il valore di Fixyll non sta soltanto nella precisione con cui individua i focolai o le piante resistenti. Sta nella capacità di unire istituzioni, scienziati, agricoltori, associazioni in un unico progetto condiviso, che racconta una Puglia che non si arrende. In un mondo dove spesso la tecnologia sembra allontanarci dalla natura, qui accade il contrario: la tecnologia diventa strumento di rispetto e tutela.
E mentre il batterio continua il suo cammino, noi impariamo a osservarlo dall’alto, a capirlo, a prevederne le mosse. È una sfida dura, complessa, che richiede impegno e intelligenza. Ma se c’è una cosa che ho imparato in tanti anni di vita pubblica è che il futuro appartiene a chi sa innovare senza dimenticare le proprie radici.
Questo è Fixyll: un progetto che è molto più di un insieme di tecnologie. È un segno di speranza per la Puglia, per l’Italia, per un futuro dove tradizione e progresso possono convivere e prosperare insieme.
per approfondire: https://centrostudiagronomi.blogspot.com/2025/06/progetto-fixyll-per-contrastare-la.html