Semplificazione, proroga e continuità nei fondi PSR: cosa cambia per i beneficiari pugliesi

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Provincia di Lecce

La recente determina regionale del 31 ottobre 2025 segna un passaggio cruciale per tutti i beneficiari del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 in Puglia, in attesa del nuovo ciclo del CSR 2023-2027 legato alla PAC.

Il provvedimento, appena pubblicato sul BURP e sui siti istituzionali, stabilisce la proroga al 12 novembre 2025 per completare gli interventi finanziati, con una nuova scadenza per la presentazione della Domanda di pagamento del saldo fissata al 17 novembre. Una boccata d’ossigeno per tutti coloro che, per ritardi e criticità amministrative, rischiavano di vedere revocati i contributi ottenuti spesso con grande fatica.

La Regione, recependo quanto disposto dal regolamento UE 2021/2115, attua la migrazione automatica degli impegni finanziari dal PSR “storico” al Complemento CSR della nuova programmazione, garantendo così ai professionisti e alle aziende agrarie la possibilità di portare a termine i progetti, senza perdere il sostegno pubblico.

Cosa cambia realmente per i Laureati in Scienze Agrarie e Forestali e i loro assistiti?

·         Meno ansia da scadenze: qualche settimana in più può significare la salvezza per tanti interventi sospesi o rallentati.

·         Nessuna nuova burocrazia sostanziale: le nuove disposizioni non introducono iter complessi, ma semplicemente aggiornano e prorogano la tempistica.

·         Maggiore tranquillità gestionale per la pianificazione dei lavori, specie per chi opera su cantieri e pratiche multiprogettuali.

·         Confermata la centralità del ruolo professionale dell’agronomo, chiamato a sorvegliare, rendicontare e accompagnare le aziende fino al saldo finale.

Questa misura dimostra come una pubblica amministrazione attenta ai fabbisogni reali del comparto agricolo può facilitare il raggiungimento degli obiettivi strategici, senza appesantire gli iter procedurali. Un modello che, nella transizione verso la nuova PAC, mette al centro competenza tecnica e pragmatismo operativo — valori da sempre promossi dai Laureati in Scienze Agrarie e Forestali pugliesi.

— Antonio Bruno

 

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