Salento e Lucania, a Cutrofiano Kamafei e Fronni D’alia

Il viaggio del Festival Itinerante La Notte della Taranta prosegue a Cutrofiano, nel cuore del Salento, sabato 9 agosto con una tappa che celebra il dialogo tra la potenza evocativa della tradizione e la libertà creativa della sperimentazione musicale.

Ad aprire il concerto sarà il progetto Fronni D’alia, frutto dell’incontro artistico tra Hiram Salsano e Marcello De Carolis. Il progetto nasce da una melodia di famiglia, una cantilena trasmessa dal nonno con il nome di Verdeauliva. L’antica ballata lucana è reinterpretata dai due artisti con voce e chitarra battente unite a sonorità contemporanee e tecniche moderne come la loop station. Quella nenia diventa così uno strumento di liberazione e resistenza, con una forza narrativa e sonora profondamente personale e contemporanea. 

A seguire, saliranno sul palco i Kamafei, una delle formazioni più energiche e coinvolgenti della scena musicale salentina. Il nome stesso, composto in griko, significa “calore che scorre”: un concetto che racchiude perfettamente lo spirito del gruppo. Fondato e pensato dal compianto Gianni De Santis, il progetto nasce per trasmettere – attraverso la musica – quel calore umano, fisico e simbolico che avvolge i corpi in ogni stagione e che si sprigiona durante le feste popolari.

I concerti dei Kamafei sono vere e proprie ronde estive, in cui la musica si fa rito collettivo. Pizzica pizzica, groove serrati, melodie vocali profonde, taburelli, si intrecciano con basso elettrico, batteria, mandola e fisarmonica. Nello spettacolo dei Kamafei, la spinta delle travolgenti sonorità tradizionali salentine “ben difese” da Antonio Melegari si incontrano con le melodie della grecìa salentina di Giovanni Palma e dal ritmo frenetico del tamburello con le profonde note del basso elettrico di Marco Palumbo con la fisarmonica di Vittorio Chittano, la mandola di Alessio Giannotta il tutto corazzato dai groove della batteria di Matteo Coppola.

A partire dalle ore 20:30, Piazza Municipio si trasformerà in una grande agorà popolare grazie alla Scuola di Danza, a cura dei danzatori della Taranta. Come in ogni tappa del Festival, il pubblico verrà coinvolto nei passi della pizzica pizzica, in un rito collettivo che unisce e prepara al cuore della serata. 

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