Ortelle ospita le Giornate Europee del Patrimonio 2025
di Davide Tommasi
La Cripta della Madonna della Grotta e le architetture medievali salentine al centro dell'evento culturale europeo.
Ortelle, piccolo borgo che rappresenta l’essenza autentica del Sud Salento, è stato protagonista di un evento straordinario nelle giornate del 27 e 28 settembre 2025: le Giornate Europee del Patrimonio, una manifestazione che ha messo in luce la storia, l'arte e l'architettura salentina attraverso il tema "Architetture – l’Arte di costruire", proposto dal Consiglio d’Europa. Questo evento ha trovato la sua sede ideale nella Cripta della Madonna della Grotta, uno dei luoghi più suggestivi e storicamente rilevanti del territorio, recentemente restaurato e riqualificato per valorizzare ancora di più il patrimonio medievale della zona.
Ortelle: un borgo che racconta la storia del Salento
Ortelle si è confermata come un punto di riferimento culturale per il Salento, capace di attrarre l’attenzione europea grazie alla bellezza e alla storia che permeano ogni angolo del paese. Con la sua tradizione millenaria, che affonda le radici nell'epoca bizantina, Ortelle è il luogo perfetto per celebrare il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo a livello locale, ma anche a livello europeo. L’evento, organizzato dall’associazione “Italia Nostra – Sezione Sud Salento”, con il patrocinio del Comune di Ortelle e della Provincia di Lecce, ha rappresentato un'occasione unica per sensibilizzare la comunità e le istituzioni sull’importanza di tutelare e preservare questo tesoro storico.
La Cripta della Madonna della Grotta: un simbolo di storia e arte
Il cuore dell’evento è stato senza dubbio la Cripta della Madonna della Grotta, un luogo che racchiude secoli di storia e di fede. La cripta, oggetto di un recente restauro, ha riacquistato il suo splendore originario, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia millenaria del Salento. "La Cripta della Madonna della Grotta è un simbolo della nostra identità storica e culturale", ha dichiarato Marcello Seclì, componente di Italia Nostra – Sezione Sud Salento. "Questa iniziativa è l’occasione per riflettere sull'importanza di tutelare il nostro patrimonio medievale, che troppo spesso viene trascurato, e per far capire a tutti quanto sia fondamentale l’impegno collettivo nella sua conservazione."
Il restauro della cripta, che ha permesso di riscoprire l'antica bellezza delle sue pitture murali, ha fornito il contesto perfetto per il tema delle Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno ha esplorato il valore delle architetture storiche e il ruolo cruciale che giocano nella costruzione dell’identità di una comunità.
Un programma ricco di incontri, visite guidate e conferenze
Il programma delle Giornate Europee del Patrimonio ha offerto una serie di eventi di grande valore storico e culturale. Sabato 27 settembre, i partecipanti hanno avuto la possibilità di scoprire la Cripta della Madonna della Grotta grazie alle visite guidate organizzate dal Gruppo "Giovani Ciceroni" di Ortelle. La giornata è proseguita con una serie di conferenze che hanno approfondito il tema delle "Architetture bizantine nel Salento", con interventi di esperti come Maurizio Lazzari del CNR – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, e Michela Catalano, della Soprintendenza per i Beni Culturali delle Province di Brindisi, Lecce e Taranto. "Le architetture bizantine non sono solo un patrimonio da conservare, ma una testimonianza vitale per comprendere l’evoluzione culturale e storica del nostro territorio", ha dichiarato Catalano, sottolineando l’importanza di riconoscere la rilevanza di questi siti, che spesso vengono considerati marginali.
Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo di Sergio Ortese, storico e studioso salentino, che ha dedicato la sua vita alla valorizzazione della Cripta della Madonna della Grotta e del patrimonio medievale salentino. La sua figura è stata ricordata da Deodato Giovanni Guida, Consigliere comunale di Ortelle, e Silvia Scoditti, consorte di Ortese, che hanno ripercorso il suo impegno instancabile nella conservazione del patrimonio culturale del Salento.
Un’eredità che guarda al futuro
Le Giornate Europee del Patrimonio ad Ortelle hanno rappresentato un'importante occasione di crescita culturale per la comunità locale, ma anche una vetrina per il Salento, che ha dimostrato di saper coniugare il rispetto per la tradizione con la voglia di guardare al futuro. "Questa manifestazione è solo l'inizio di un percorso di valorizzazione del nostro patrimonio che deve continuare a crescere e a coinvolgere sempre più persone", ha dichiarato il Sindaco di Ortelle, Edoardo De Luca, che ha espresso la sua soddisfazione per l’accoglienza dell’evento e per l'impegno a garantire la tutela e la valorizzazione del territorio. "La Cripta della Madonna della Grotta è il nostro biglietto da visita, ma l’intero Salento è una terra ricca di storia e cultura, pronta ad essere scoperta e amata da tutti."
Domenica 28 settembre, l'evento è proseguito con una seconda visita guidata alla Cripta e la presentazione della 27ª edizione di "Identità Salentina", un’altra manifestazione che si concentra sulle testimonianze bizantine nel Salento. Gli incontri e le conferenze hanno continuato a esplorare la ricchezza storica del territorio, culminando con una conferenza di Paul Arthur, docente di Archeologia Medievale presso l'Università del Salento, che ha parlato della vita nel Salento bizantino.
Le Giornate Europee del Patrimonio ad Ortelle hanno dimostrato quanto sia fondamentale il lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Salento. L’iniziativa ha messo in luce non solo la bellezza della Cripta della Madonna della Grotta, ma anche l’importanza di preservare le testimonianze storiche del Salento, affinché possano continuare a raccontare la storia di un popolo e di una terra unica. Ortelle, con il suo patrimonio medievale e la sua tradizione culturale, ha dimostrato di essere non solo una perla del Salento, ma anche una meta ideale per chi desidera esplorare le radici più profonde della storia e dell’arte pugliese. Un evento che, senza dubbio, ha contribuito a rafforzare l'identità culturale del Salento e a proiettarlo nel panorama europeo come custode di una storia millenaria da preservare e condividere con il mondo.