Leone de Castris: il primo rosato d’Italia

Leone de Castris: il primo rosato d’Italia e una storia che attraversa i secoli

Fondata nel 1665 a Salice Salentino, in provincia di Lecce, Leone de Castris è una delle più antiche aziende vitivinicole d’Italia tuttora in attività. Le sue origini affondano nel XVII secolo, quando Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti de Castris, nobile spagnolo giunto in Puglia al seguito del Re di Spagna Filippo IV, decise di stabilirsi nel cuore della Terra d’Otranto per dar vita a un’impresa agricola fondata su possedimenti estesi, visione illuminata e rapporto diretto con la comunità rurale locale.

Nel corso dei suoi 360 anni, Leone de Castris è diventata molto più di un’azienda: è un’istituzione culturale e produttiva, capace di accompagnare la storia del Sud Italia attraverso guerre, unificazioni, rivoluzioni industriali, mantenendo sempre al centro il valore della terra, dell’identità e della famiglia.

Il nome Leone de Castris è indissolubilmente legato a un primato storico che ha segnato l’enologia italiana: nel 1943, in pieno secondo conflitto mondiale, l’azienda produce e imbottiglia il primo vino rosato d’Italia destinato alla commercializzazione. Nasce così il Five Roses, su intuizione di Piero de Castris, figura carismatica e visionaria, che in un momento di grandi difficoltà logistiche e produttive decide di puntare su un vino dal profilo innovativo, delicato nel colore ma ricco di sostanza.

Le prime bottiglie vennero riempite con contenitori riciclati di birra, a causa della penuria di vetro, e furono immediatamente apprezzate dal generale americano Charles Poletti, responsabile degli approvvigionamenti per le truppe alleate in Italia. Il nome “Five Roses” richiama sia la contrada dove sorgevano le vigne sia un curioso elemento genealogico: per cinque generazioni consecutive, nella famiglia de Castris nacquero figli maschi, ciascuno con una rosa nel nome.

Da quel momento, il Five Roses non è stato solo un vino, ma un simbolo di rinascita, un ponte tra la tradizione agricola del Sud e il mondo moderno, un prodotto che ha reso il rosato una categoria nobile dell’enologia italiana.

Oggi l’azienda è guidata con autorevolezza e sensibilità dal Cav. Piernicola Leone de Castris, che ha saputo interpretare l’eredità di famiglia con uno stile sobrio ma deciso, accompagnando l’azienda in una fase di consolidamento e rinnovamento. Al suo fianco, il figlio Piero, giovane ma già protagonista, sta progressivamente assumendo un ruolo centrale: la sua passione per il vino e il territorio si traduce in un impegno tangibile, segno che la storia della famiglia Leone de Castris continuerà con coerenza e visione.

La qualità tecnica dei vini è oggi affidata a due nomi di primo piano dell’enologia italiana, Riccardo Cotarella e Pierpaolo Chiasso. La loro presenza garantisce rigore stilistico, equilibrio espressivo e valorizzazione dei vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera e il Primitivo, che trovano in Leone de Castris una delle loro più alte interpretazioni.

Oltre al celebre Five Roses, la produzione include vini di forte carattere identitario come il Salice Salentino Riserva, il Donna Lisa, il 50° Vendemmia: etichette che rappresentano al meglio la vocazione storica del Salento vitivinicolo, con uno sguardo rivolto all’eccellenza internazionale.

Nel 2025, alla Vinoway Selection, l’azienda Leone de Castris ha ottenuto riconoscimenti di altissimo prestigio: il Five Roses 2023 ha ricevuto l’ambito premio 5 Way Stella, mentre le 5 way sono state assegnate a Saliscendi 2020 Doc Gioia del Colle, Colpo di Zappa 2021 Doc Gioia del Colle, Donna Lisa 2021 Igt Salento e Il Lemos 2023 Igt Salento. Premi che confermano il valore qualitativo e la coerenza stilistica di una cantina capace di innovare restando fedele alle proprie radici.

Nel rispetto della propria vocazione culturale, Leone de Castris ha realizzato anche un elegante Wine Resort, un luogo dove la storia si può vivere e non solo degustare. Ricavato all’interno della tenuta storica, offre camere raffinate, atmosfere d’altri tempi e percorsi di degustazione, pensati per far vivere agli ospiti un’esperienza immersiva nella cultura del vino pugliese.

Ad arricchire il percorso, il Museo del Vino Leone de Castris, che custodisce documenti, fotografie, strumenti agricoli e soprattutto la prima bottiglia di Five Roses del 1943, autentico cimelio della storia enologica italiana.

Leone de Castris è molto più di un’azienda vinicola: è un archivio vivente della storia del Sud, una famiglia che ha saputo attraversare le epoche rimanendo fedele ai propri valori, un esempio virtuoso di come il passato e il presente possano camminare insieme.

Dal 1665 a oggi, ogni scelta fatta, ogni vino prodotto, ogni passo compiuto ha avuto lo stesso obiettivo: onorare la terra e raccontarla attraverso il vino. Il Five Roses è stato il primo rosato d’Italia. Ma è anche, ancora oggi, una dichiarazione d’identità. E nel volto giovane di Piero, nella guida esperta di Piernicola, e nella visione di Cotarella e Chiasso, si intravede la certezza che questa storia continuerà a ispirare le generazioni che verranno.

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