LECCE ANFITEATRO ROMANO

SABATO MATTINA L’ANFITEATRO ROMANO DIVIENE LUOGO DI RACCONTO E CONFRONTO PER ARCHITETTI E INGEGNERI

 

A cura del Gruppo di Lavoro “Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità” dell’Ordine APPC di Lecce, la visita - già sold out – sarà guidata dal Direttore dei lavori e dai progettisti, per osservare da vicino le soluzioni di restauro, consolidamento strutturale e accessibilità

 Si conclude sabato mattina 22 novembre con una visita guidata nell’Anfiteatro romano di Lecce, recentemente riaperto alla città dopo un complesso e delicato intervento di restauro finalizzato ad assicurare una migliore conservazione delle strutture antiche e contemporaneamente favorire la maggiore accessibilità al percorso di visita, la due giorni declinata sul tema delle “Convergenze_La sicurezza come strumento di valorizzazione e conservazione: accessibilità, consolidamento strutturale, impianti e design”, promossa dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto in collaborazione con l’Ordine degli APPC della provincia di Lecce e l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Lecce.

 Realizzata su input del Gruppo di Lavoro Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità dell’Ordine APPC di Lecce, come attività culturale collaterale esclusivamente dedicata ad architetti e ingegneri iscritti al Convegno (venerdì 21 novembre Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza – Ecotecke Lecce, n.d.r.), la visita nell’Anfiteatro romano, prevista dalle 10 alle13 e già sold out, vedrà la presenza dell’arch. Michela Catalano, coordinatore della progettazione e Direttore dei lavori (specialista in restauro dei monumenti e funzionario della SABAP-Br-Le-Ta) e dei progettisti e direttori operativi arch. Marcello Macagnano, ing. Massimo Macagnano, arch. Giulia Monte coinvolti nell’intervento di Restauro, riduzione delle vulnerabilità e miglioramento dell’accessibilità dell’Anfiteatro romano di Lecce.



“Obiettivo della visita”, sottolinea l’architetta Michela Catalano, consigliere OAPPC provincia di Lecce delegato per il Gruppo di lavoro Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità, “è osservare da vicino le soluzioni di restauro, miglioramento strutturale e dell’accessibilità realizzate, che hanno destato particolare apprezzamento in ambito tecnico-scientifico specialistico proprio dell’ambito della tutela e della valorizzazione dei beni culturali. Soluzioni capaci di tenere insieme gli interventi di restauro delle superfici e di consolidamento statico con soluzioni di accessibilità indifferenziata a favore di ogni tipo di utenza che ha ribaltato la prospettiva urbana di percezione e fruizione di un bene culturale così importante per la storia e l’identità cittadina, non a caso dichiarato Monumento Nazionale”.


 “Con la visita guidata nell’Anfiteatro romano”, dice Franco De Lorenzi, Presidente Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce, “si inaugura il percorso del nostro Gruppo di lavoro impegnato sui temi del patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità e si apre una nuova stagione delle visite nei cantieri per offrire l’opportunità a tutti i nostri iscritti e le nostre iscritte di osservare da vicino le best practice territoriali sancite da alleanze virtuose tra istituzioni e professionisti. Ascoltare in loco le diverse fasi dell’intervento di recupero, verificare il modo in cui, dinanzi alle domande e alle sfide che ogni cantiere impone, l’équipe di progetto ha risposto, confrontarsi con le soluzioni adottate, si configura come esperienza appassionante e altamente formativa. Un vero e proprio laboratorio dal vivo non solo sulla natura, le identità, il destino dei beni architettonici interessati ma soprattutto sulla realizzazione degli interventi effettuati e sul modo in cui ogni intervento di restauro deve poter pensare a monte la valorizzazione, l’accessibilità, la relazione con le comunità territoriali, il modo migliore in cui aprirsi anche all’offerta turistica”.

 I lavori nell’Anfiteatro romano di Lecce, avviati nella primavera del 2023 dalla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto e di concerto con l’Amministrazione comunale della città, hanno permesso di restituire alla comunità l’originaria immagine di una delle più preziose testimonianze dell’antica Lupiae.

Gli interventi conservativi hanno interessato le arcate e i pilastri che soffrivano di maggiori problemi statici: le arcate sono state consolidate con sottarchi e fasciature metalliche strutturali a vista, in acciaio inossidabile, reversibili, facilmente monitorabili, ma con un minimo impatto visivo. I grandi blocchi di pietra leccese che costituiscono i pilastri delle arcate sono stati restaurati con interventi mirati e solo alcuni, ormai troppo compromessi staticamente, sono stati sostituiti con puntuali interventi, utilizzando conci delle stesse dimensioni.

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